LA GRANDE DINASTIA DEI PAPERI – FAQ

Bip

A grande richiesta, ecco le possibili risposte alle domande più frequently asked che ho ricevuto in questi giorni rispetto all’iniziativa editoriale de La Grande Dinastia dei Paperi (di seguito citata come LGDDP), in edicola da questa settimana in volumi rilegati diffusi in allegato al Corriere della Sera.

L’iniziativa, realizzata dal Corriere con The Walt Disney Company – Italia, annunciata da una capillare campagna di stampa (vedi la copertina qui a lato di City, uno dei più diffusi quotidiani gratuiti, che all’opera destinava tre intere pagine in coincidenza con il primo volume) si protrarrà con uscite settimanali, ogni lunedì, fino al prossimo autunno.

Cominciamo!

Tutti i commenti, le obiezioni, le correzioni e i suggerimenti sono graditi e anzi, stimolati in questo forum, nei commenti qua sotto. Voglio anche specificare che quanto segue è una sorta di “servizio personale” che mi sento di offrire ai potenziali lettori e acquirenti dell’opera, non una iniziativa ufficiale.

Buona lettura!

L’OPERA CONTIENE TUTTE LE STORIE DI CARL BARKS?

Questa è in assoluto la domanda che mi è stata rivolta più spesso in questi giorni. La risposta è: “Sì!
La dizione “Le più belle storie dei Paperi Disney” impiegata nella campagna pubblicitaria de LGDDP sottintende che fra queste vi siano TUTTE le storie di Carl Barks con i Paperi. Senza escludere quelle, ancora realizzate da Barks, in cui compaiono Topolino, Pluto e altri personaggi disneyani non muniti di penne e becchi.

LE STORIE DELLA COLLANA SONO RIPARTITE IN ORDINE CRONOLOGICO?

Sì, ma nel senso che nei singoli volumi non si troveranno miscellanee di storie realizzate (per esempio) nel 1943 e nel 1965, con stili grafici fra loro contrastanti. Dopo il primo volume, che contiene solo storie del 1950, si proseguirà seguendo il corso degli anni con il secondo che propone storie a cavallo fra i 1950 e il 1951, con il terzo dedicato completamente al 1951 e così via.

Blog_barks

PERCHÉ, SE LA COLLANA RACCOGLIE TUTTE LE STORIE DI BARKS IN ORDINE CRONOLOGICO, IL PRIMO VOLUME HA INIZIATO A PUBBLICARE QUELLE DEL 1950?

Si tratta di una scelta dovuta a una valutazione fatta in sede di riunione generale, fra tutti gli interlocutori che hanno preso parte ad varo del progetto.
Il 1950 è un anno simbolico. Il Novecento ha compiuto metà del suo cammino, il Fumetto circa altrettanto, e Barks ne è già uno dei massimi Maestri. Anzi, ha forse raggiunto il top della qualità espressiva, sia nel dise-
gno che nei soggetti. La seconda metà del secolo sarà influenzata dalla sua statura di artista, non solo nell’ambito dei Fumetti.

Le storie contenute nel primo volume sono particolarmente adatte a interessare anche i lettori “non iniziati”, che possono essere attratti a leggere fumetti (e in particolare questi) semplice-
mente sfogliandolo e riscontrandone i pregi. O magari ritrovando in quelle pagine dei ricordi di quando anni fa leggevano Paperino e Disney in generale; se hanno smesso di farlo per le ragio-
ni più diverse, forse l’eccezionale Barks può riconquistarli.

INSOMMA, CHI ACQUISTA LA GRANDE DINASTIA DEI PAPERI HA LA GARANZIA DI POSSEDERE L’INTERA PRODUZIONE A FUMETTI DI BARKS?

Definitivamente, sì! Si tratta di un investimento in buonumore, riflessione, intrattenimento etc., che non si esaurisce in un arco breve di tempo. Le storie di Barks sono eterne e si possono tramandare anche di padre in fglio, come la Divina Commedia, come la Bibbia.
Forse sto esagerando? 🙂

LA CURA DELLA COLLANA È SOSTANZIALMENTE AFFIDATA ALLO STESSO STAFF DI ZIO PAPERONE E DE I MAESTRI DISNEY?

Si può dire di sì. La collana è a cura di Lidia Cannatella per la Disney e del presente blogger come collaboratore esterno. Alberto Becattini si occupa delle parti introduttive delle singole storie e contribuisce con articoli teorici, il lettering è dell’ottimo Diego Ceresa. Ci saranno poi firme illustri come ospiti, a cominciare da Giulio Giorello, che compare già sul quarto volume. Il coordinatore dell’opera è il grande sceneggiatore Massimo Marconi (che non ha comunque smesso di sceneggiare, e sta preparando una… novità molto consistente in uscita nei prossimi mesi). Altri contributi redazionali vengono dallo staff delle Edizioni IF, da Dea Brusorio a Cristiano Zacchino.

TUTTE LE STORIE SARANNO INTRODOTTE DA ARTICOLI TECNICI DI ALBERTO BECATTINI?

Certo! Alberto Becattini (anche se dal colophon dei primi volumi non risulta in modo suffi-
cientemente chiaro) si occupa non soltanto degli specifici credits delle ristampe delle avventure negli USA e in Italia. Redige anche le note relative alle curiosità, alle traduzioni, agli inside jokes, alle particolarità tecniche e anche contenutistiche che vale la pena rilevare in ogni singola storia.

LA GRANDE DINASTIA DEI PAPERI PUBBLICHERÀ ANCHE LE TAVOLE AUTOCONCLUSIVE, E LE STORIE BREVI?

Certo. TUTTE le storie di Barks, comprese quelle di mezza tavola. Alcune brevi del 1950 saran-
no incluse nel secondo volume.

PERCHÉ LE STORIE ALL’INTERNO DI OGNI SINGOLO VOLUME NON SONO A LORO VOLTA IN ORDINE CRONOLOGICO?

La scelta è stata determinata da un ragionamento legato alla vendibilità dei volumi, tirati in un grandissimo numero di copie (il primo era stato diffuso in oltre 800mila copie, per ottenere una grande visibilità). In apertura di ogni volume sono posizionate le storie più lunghe o me-
morabili, in modo da poter essere introdotte con articoli esplicativi che servono anche come introduzione. Sono storie che i lettori quarantenni possono aver letto in versioni rimontate o rimaneggiate in volumi di grande diffusione. Come l’Oscar Mondadori dal titolo Vita e dol-
lari di Paperon de’ Paperoni
o i vari cartonati giganti dalla copertina bianca come Io Paperino, Io Paperone, Noi Qui Quo Qua.

Doppia_dinastia

Fatta questa scelta, dovendo anche rispettare una foliazione rigida per ogni volume (condizione obbligata), automaticamente veniva negato un ordine cronologico rigido delle storie (che è quanto i veri fans avrebbero più apprezzato, personalmente ne sono del tutto consapevole, e fra quanti collaborano all’opera non solo io).
Tuttavia, i credits e le informazioni tecniche che introducono le storie, e le copertine degli albi a cui sono state abbinate in origine, sono utili guide per individuare l’esatta sequenza cronologica di uscita delle stesse all’interno delle singole collane.

COSA DIFFERENZIA QUESTA COLLANA DALLE ALTRE CHE HANNO PUBBLICATO TUTTE LE STORIE DI CARL BARKS NEL RESTO DEL MONDO (PER ESEMPIO NEGLI STATI UNITI E IN SCANDINAVIA)?

La differenza più rilevante è l’accessibilità dei volumi, che hanno un prezzo assai popolare rispetto alle altre edizioni, tutte molto costose e dalla tiratura enormemente più bassa de LGDDP. Anche per questa ragione, la collana costituisce una enorme operazione di divulgazione culturale dell’opera del più significativo autore di fumetti del Novecento. Tutto Barks virtualmente in tutte le case, per tutte le età. Mai accaduto prima nel mondo.

QUALI ALTRE DIFFERENZE?

Il fatto che le altre collane lanciate in Italia (dalla Comic Art prima, con traduzioni autonome, e poi dalle Edizioni IF, riprendendo gli impianti da Zio Paperone) non sono state terminate; la seconda era in realtà la continuazione della prima.

Il Paperino pubblicato a suo tempo dall’ANAF (operazione all’epoca più che meritoria) non comprendeva le storie che Barks avrebbe realizzato dopo gli anni Settanta, né quelle disegnate da Daan Jippes, Vicar, William Van Horn, Don Rosa e Pat Block, che invece saranno presenti nella GDDP. Inoltre gli articoli, il corredo iconografico, i materiali dei portfolio che appaiono in LGDDP sono in buona parte assenti da tutte queste precedenti edizioni, a parte quella scandinava della Egmont che però è ancora in via di pubblicazione.

PERCHÉ NON AVETE SEGUITO ALLA LETTERA IL MODELLO DI COMPO-
SIZIONE DEI VOLUMI ADOTTATO IN AMERICA CON LA CARL BARKS LIBRARY, CHE RACCOGLIEVA TUTTE LE STORIE DI BARKS RIPARTENDOLE PER COLLANE?

Quando l’iniziativa americana dalla Carl Barks Library è uscita, è stata diffusa in volumi cofanettati, assai costosi, distribuiti a distanza di parecchio tempo l’uno dagli altri. Gli americani hanno adottato una ripartizione cronologia in collane, separando per esempio le storie apparse nel comic book Uncle $crooge da quelle di Walt Disney’s Comics and Stories, e così via.
In tal modo, però, l’evoluzione grafica del’autore, lo sviluppa e la “crescita” della personalità dei singoli characters non era messo in luce a sufficienza come invece può avvenire con la “nostra cronologica”, che pur con una scelta di campo che sicuramente può suscitare qualche obiezione è più fedele alla evoluzione della fabula barksiana.

A questo si aggiunga che per un lettore italiano, che ha letto le avventure di Paperino e soci spesso in versione rmontata nelle dimensioni del pocket Topolino, o degli Albi della Rosa, o peggio ancora nelle strisce degli Albi Tascabili di Topolino, non ha senso una ripartizione cronologica nell’ambito di collane di cui non ha mai avuto la percezione.

Lo stesso ordine di uscita delle storie di Barks in Italia è ampiamente sfalsato rispetto a quello originale degli USA, basandosi solo su esigenze editoriali nostrane.
Come dato incidentale, aggiungo che le date di consegna delle storie di Barks non sono simmetriche rispetto a quelle di uscita degli albi che le avrebbero effettivamente pubblicate.

CI SARANNO ANCHE LE COPERTINE DI BARKS (NEL PRIMO VOLUME NE VEDO SOLO ALCUNE)?

Sì, anche tutte le copertine di Barks saranno pubblicate in formato piccolo, in apertura di ogni storia alla quale sono abbinate.
Nel primo volume ne sono state pubblicate solo tre perché Barks ha realizzato solo quelle per le storie a cui facevano riferimento. In quel periodo, l’Uomo dei Paperi non aveva ancora iniziato a disegnarne tante, a tappeto, come invece avverrà negli anni seguenti (la sua prima è del 1948).
Nei prossimi volumi inseriremo anche le copertine più significative realizzate da altri autori, quando se ne presenterà l’opportunità e saranno pertinenti o significative. Per esempio, ne compariranno alcune d’epoca di Carl Buettner.

CI SARANNO ANCHE LE COPERTINE DELLE EDIZIONI ITALIANE E DI ALTRI PAESI?

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Sì, soprattutto quelle italiane, se significative, e quando siano vistosamente diverse da quelle originali (se esistenti). Per esempio, le copertine delle collane Gli Albi Tascabili di Topolino e Albi della Rosa sono in gran parte realizzate in Italia. Nel primo volume ne compare una a pag. 10 e nel risguardo della retrocopertina.

GLI ARTICOLI SARANNO TUTTI SEMPRE COSÌ BREVI COME NEL PRIMO VOLUME?

No, saranno in media assai più estesi e particolareggiati, con un corredo di immagini spesso rare e introvabili, provenienti in gran parte dalle nostre collezioni personali. Nel primo volume, l’articolo introduttivo della storia Paperino e il sentiero dell’unicorno è stato particolarmente breve per cedere spazio a quello che spiegava a grandi linee lo spirito dell’intera collana.

ANCHE LE STORIE PRECEDENTI AL 1950 SI RECUPERERANNO?

Certo! Alla fine della “cronologia” che ci condurrà fino alle storie di Barks dell’ultimo periodo della sua vita, compresa Somewhere in Nowhere (l’ultima, con un suo intervento minimo, uscita in Italia su Tesori in prima mondiale).
Come annunciato in qualche articolo promozionale, la collana proseguirà con i volumi comprensivi delle storie che vanno dal 1942 all’ultima del 1949.

USCIRANNO SOLO LE LE STORIE CON I DISEGNI DI BARKS (SCRITTE DA LUI STESSO O DA ALTRI AUTORI) OPPURE ANCHE QUELLE SOLO SCENEGGIATE DA BARKS?

Anche queste ultime saranno presenti, come accenno anche più sotto.

TUTTE LE STORIE SARANNO A COLORI?

Sì, a parte qualche materiale che ha senso riprodurre in bianco e nero: tavole inedite e eliminate dallo stesso Barks prima di consegnare le storie, tavole a matita, storyboards

I VOLUMI CONTERRANNO ANCHE MATERIALI SPECIALI, COME DIPINTI A OLIO, ACQUERELLI, DISEGNI PER I FANS, STORYBOARDS?

Certo. In ogni volume, a partire da secondo, una sezione in chiusura chiamata “Portfolio” riprodurrà una serie di materiali di questo tipo, adeguatamente commentati.

L’OPERA RIPROPONE TUTTE STORIE GIÀ USCITE IN ITALIA O ANCHE QUALCOSA DI INEDITO?

Anche alcune inedite totalmente, o tali nella versione in cui compariranno in LGDDP. Ne sono un esempio quelle sceneggiate da Barks e recentemente disegnate da Daan Jippes che ancor non sono state pubblicate in Italia (alcune nemmeno in altri Paesi del mondo; se i miei calcoli non sono errati usciranno per i tipi della Egmont sono nella prossima estate).

QUALI SONO I TITOLI DELLE PRIME USCITE?

Ecco quelli delle prime ventidue settimane: tutti i volumi aprono con storie importanti e memorabili.

VOLUME 1 / 1950
Paperino e il sentiero dell’unicorno

VOLUME 2 / 1950-51
Paperino e le spie atomiche

VOLUME 3 / 1951
Paperino nel tempo che fu

VOLUME 4 / 1952
Zio Paperone e la disfida dei dollari

VOLUME 5 / 1952-53
Paperino e le forze occulte

VOLUME 6 / 1953
Zio Paperone e la Stella del Polo

VOLUME 7 / 1953-54
Zio Paperone pesca lo skirillione

VOLUME 8 / 1954
Zio Paperone e le sette città di Cibola

VOLUME 9 / 1954-55
Zio Paperone e l’isola del cavolo

VOLUME 10 / 1955
Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale

VOLUME 11 / 1955-56
Zio Paperone e i terremotari

VOLUME 12 / 1956
Paperino e il torneo monetario

VOLUME 13 / 1956-57
Zio Paperone e il tesoro sottozero

VOLUME 14 / 1957
Paperino nella terra degli indiani pigmei

VOLUME 15 / 1957-58
Zio Paperone e la città dai tetti d’oro

VOLUME 16 / 1958
Zio Paperone e il re del fiume d’oro

VOLUME 17 / 1958-59
Paperino e il vascello fantasma

VOLUME 18 / 1959 (1)
Zio Paperone e l’oro di Pizarro

VOLUME 19 / 1959 (2)
Zio Paperone e il campionato di quattrini

VOLUME 20 / 1959-60
Zio Paperone e l’isola nel cielo

VOLUME 21 – 1960
Zio Paperone magnate del petrolio

VOLUME 22 / 1960-61
Paperino e la fonte della giovinezza

Il © delle immagini è Disney, per i personaggi di questo post.

  • Luca |

    Caro Roberto, sposto la tua richiesta in coda al post odierno:
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2011/01/lintegrale-di-carl-barks-sbarca-in-francia.html
    Forse qualcuno potrà dirti qualcosa di più.
    Temo proprio che il diritto di vendere per corrispondenza questa collezione, per il Corriere e la Gazzetta sia sfumato da tempo. Temo che non potrai sfuggire ai collezionisti, forse anche con un prezzo non esorbitante.
    Se qualche lettore del blog ha altre soluzioni, si faccia avanti per aiutare Roberto, orsù!
    E buon anno a te!
    L.

  • roberto |

    Aiuto….. vorrei regalare tutta l’opera per un compleanno, escludendo collezionisti ed ebay uno alla volta, sai se il Corriere prevede oggi nel 2011 l’acquisto dell’intera collana come “pezzo unico ”
    Grazie e buon anno

  • asdafasda |

    O sono un mitomane o è tornato tutto com’era. Sono felice che delle due affermazioni la seconda sia vera e la prima no 😉 (ma, in caso fosse vera anche la prima e stessi impazzendo, scusami per il disturbo).

  • asdafasda |

    Toh. Oh com’è che non ci sono più i due commenti che t’avevo fatto a Settembre, dove ti chiedevo lumi sulla questione dell’ispessimento e della brutta definizione del tratto? Al primo commento m’avevi pure risposto (tra l’altro qualcuno riporta il commento qui: http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1199717592;start=all , la risposta #505). E che è successo? Ci sono state le grandi pulizie nel blog? Vabbè, è quasi Natale, se mi regali un’escavatrice facciamo pace 😉

  • asdafasda |

    Ciao Luca,
    credo anch’io che sia un problema di “risoluzione” non impostata correttamente (il minimo accettabile per riproduzioni in scala 1:1, cioè quello di 300 dpi, non è plausibile abbia prodotto quei problemi) . Ti segnalo anche (e di sicuro l’avrai notato) che lo stesso problema affligge moltissime “nuove” ri-edizioni: ad esempio gran parte delle uscite della collana “Grandi Parodie” (buonanima anch’essa). Col lentino tipografico si vede in maniera eclatante il difetto che, ad una “vista normale” fa sembrare tutti i disegni un po’ imprecisi.
    Sennò la spiegazione potrebbe essere anche un’altra, e cioè: mancando le tavole originali in b/n, le tavole da ricolorare sono state ottenute “ripulendo” le vecchie storie a stampa, scansionandole e ripulendole. L’impastatura dei tratti potrebbe essere dovuta alla retinatura (i retini della riproduzione tipografica in quadricromia) che non è stata tolta in maniera efficace.
    Ad ogni modo, ti ringrazio per la risposta e ti invito, te che puoi, a chiedere spiegazioni sulle tecniche di stampa (o meglio, di acquisizione e trattamento delle tavole) usate, penso sarebbe un argomento che potrebbe interessare molti; per fortuna non siamo in tv, e si può scendere “nel tecnico” quanto ci pare, senza pensare all’audience 🙂

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