JUSTICE FARM: GLI ANIMALI SALVANO IL MONDO!

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In occasione della Festa Nazionale della Liberazione (dal nazifascismo), messa stupidamente in discussione da una pattuglia di disprezzabili nostalgici, per i quali l’ignoranza è una virtù (specie se si tratta della loro), vale la pena leggere qualcosa di illuminante. Fumetti che ci ricordano il tragico passato che l’Italia ha subìto agli sgoccioli della Seconda guerra mondiale, nella quale il fascismo, con palese dolo, osò trascinarla.

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Per fortuna, sono in circolazione tre fumetti in diffusione che trattano quel periodo; si tratta di un avvenimento abbastanza eccezionale, dato che molto spesso il nostro amato medium preferisce parlare di altro, magari di mondi fantasy, oppure ci sotterra con una valanga di esternazioni graphicnoveliste, specchio delle nevrosi irrisolte dei loro autori.

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Uno di questi è la bella storia scritta e disegnata da Gigi Simeoni La corsa del Lupo: the albi della collana Le Storie, della Sergio Bonelli Editore, arricchiti dalle splendide copertine di Aldo Di Gennaro.

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Del secondo fumetto, Marzabotto, pubblicato dall’Editoriale Cosmo (in edicola c’è la seconda e ultima parte) abbiamo già parlato.

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Il grosso delle immagini di questo post, a cominciare dalla prima, si riferisce a Justice Farm, primo albone “alla francese” di un ciclo pubblicato dalle neonate Edizioni Bimbo Giallo (il riferimento a un eroe di Outcault è scoperto), scritto da Marco Cannavò e ottimamente disegnata dalla rivelazione Martina Di Luzio.

Troveremo il modo di parlarne direttamente con gli autori, questa può essere considerata un’antologica anteprima visiva.
L’albo è distribuito dalla Star Shop e si può trovare (o richiedere) in ogni fumetteria.

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Martina Di Luzio

Intanto, ricordiamolo insieme: il 25 aprile è Festa nazionale. La Festa della Liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista. Come ogni anno anche domani vedrà migliaia e migliaia di persone nelle piazze e nelle vie di tantissime città e paesi. Nessuno riuscirà a cancellarla.

Ci riferiamo, in particolare, facendo nostre le parole dell’ANPI:

– a chi cerca di negarla, paragonandola ad uno scontro tra “fascisti e comunisti, mentre invece fu una lotta vincitrice del popolo italiano contro il nazIfascismo;

– a chi continua a gettare fango e fuoco sulla memoria delle partigiane e dei partigiani;

– a chi tenta con il solito argomentare razzista e ignorante di riportare l’orologio della storia al ventennio del criminale Benito Mussolini.

Il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura. È il canto corale delle origini autentiche della nostra Repubblica. La maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani si riconosce con coscienza, fedeltà, entusiasmo e passione civile nella Festa della Liberazione.

Gli altri faranno bene a non diffondere frasi (attraverso scritti, messaggi nei social, comizi eccetera) che compiano apologia di un regime illiberale e nemico, mettendosi così automaticamente al di fuori delle leggi basilari sulle quali poggia l’Italia.

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Olivia Di Luzio

Anche Olivia suggerisce Justice Farm!

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Incidentalmente: “Se oggi salvini (scritto volutamente con la minuscola, NdR) può girare libero e dire le cose che dice è grazie alla lotta di liberazione che c’è stata, lui che è un ministro così facendo non sta facendo quello che deve fare, sta facendo un errore grave contro la storia di questo paese”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine del centenario della Camera del Lavoro di Torino.

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