Un sentito ringraziamento a Francesco Manetti (qui con Benito Jacovitti e Mauro Bruni a Vittoria Apuana, nell’ormai lontana estate 1992), animatore con Saverio Ceri e altri amici del blog Dime Web, del quale non abbiamo ancora avuto modo di parlare.
Ma facciamolo, parliamone un attimo di questa versione liquida del vecchio libretto aperiodico, brossurato, formato albo Bonelli, che ebbe una vita lunga e gloriosa.
Molti ricordi riemergono dai pezzi di Francesco.
Cito (abbastanza) a caso, rispetto al Salone dei Comics di Lucca, dove Jac venne premiato:
Posso aggiungere che la sera della premiazione, Jac citò soprattutto l’amico Sebastiano Craveri e fece una battuta sui suoi due nomi, Benito e Franco, riconducibili ad altrettanti dittatori (Benito Mussolini e Francisco Franco).
Aveva talmente vinto quella “reticenza” che mi riuscì addirittura convincerlo, in quel periodo, a fare un collegamento telefonico con la trasmissione televisiva fumettistica Komik’s Road che andava in onda sull’emittente privata pistoiese TVL! Accennavo anche allo Jacovitti Club, che nacque a Roma nel 1993 per iniziativa di Edgardo Colabelli.
Verissimo. Komiks Road andava in onda circa giornalmente, con una sigla di Irene Grandi che seminò perplessità fra i dirigenti cattolici, clericali dell’emittente (“il Paradiso non c’è, l’Inferno non c’è…”) e la conduzione di Paolo Ricci, adesso attore teatral-televisivo in quel di Roma, e Samuele Benedetti, forse a Roma anch’egli e (mi si dice) titolare di un negozio di fumettaggini.
Venti anni fa. Roba da chiodi.
Due decenni (e un mese, circa) di compleanno per il libro sotto, consegnatoci al Ristorante Il Giglio, fresco di stampa, subito dopo la cerimonia di Hallowwen celebrata, con tanto di zucca gigante e due torte pagate da Rinaldo Traini, in compagnia di Frank Thomas e Ollie Johnston.
Poi, Francesco parla di noi.
Innanzitutto: cos’è il Tuscan Bunch? Credo che il nome (il Mucchio Toscano, presumibilmente con un riferimento al film western Il Mucchio Selvaggio diretto nel 1969 da Sam Peckinpah) nasca dalla firma collettiva che i quattro più grandi saggisti italiani (e non solo!) del fumetto disneyano usarono allorquando nel 1989 (o agli inizi dell’anno successivo) scrissero a Carl Barks per avere una prefazione al volume I Disney Italiani che sarebbe stato pubblicato da Granata Press nell’ottobre 1990.
Si tratta – in ordine alfabetico – di Alberto Becattini, Luca Boschi, Leonardo Gori e Andrea Sani, tre autori fiorentini e uno pistoiese che oggi preferiscono definirsi Quartetto Toscano. Insieme o da soli (o a coppie o a triplette sparse) i magnifici quattro sono tra l’altro stati – a partire dagli anni Settanta – chiave di volta di Exploit Comics e del GAF, colonna portante di Funnies, ossatura di Glamour, nerbo di Collezionare e Dime Press, membri di Immagine per Lucca Comics (no, no, Francesco, del Salone Internazionale dei Comics, del Cinema di Animazione e dell’Illustrazione, non di Lucca Comics! NfT) ed <emExpocartoon, prestigiose firme della Comic Art, esperti e storici assoluto per la Walt Disney Italia, collaboratori di collane a riviste americane, disegnatori, traduttori, articolisti, saggisti, scrittori e infine blogger!
A Francesco sottraggo alcune foto che non avevo visto e che non possiedo, che risalgono alla presentazione, con l’allora dirigente Disney Gianni Crespi, del volume su Walt Disney editto dalla Domus
Ecco qua: Firenze, Hotel Baglioni, 1992.
Il Quartetto Toscano presenta Paralleli – Walt Disney. In piedi vediamo Luca Boschi (che ha appena disegnato un Topolino); seduti, da sinistra a destra, Luciano Bottaro, Leonardo Gori, Andrea Sani e Alberto Becattini (foto di Moreno Burattini? o Francesco Manetti?).
Della pietra angolare del nostro lavoro quasi sempre a ottomani, come nell’antica Turchia, vale a dire il libro sopra, parliamo un’altra volta. Autoreferenzialità va bene, ma senza esagerare.
Invece, lasciamo spazio a qualche vlogger (o Youtuber) che arringa i suoi followers che leggono fumetti, prevalentemente manga, parlando invece di Disney. Di nostri lavori, e non solo nostri.
Caverna di Platone elogia (grazie) l’uscita del primo volume de Gli anni d’oro di Topolino.
Infine, qualcosa di analogo: KforKaos dedica una puntata della rubrica Disney’s Best Authors, dedicata a Floyd Gottfredson.
Gracias di kqchuòre a tutti! E’ bello vedere dei lettori giovani con questo entusiasmo per il vecchio Floyd. E’ quel che auspicavamo accadesse quando ci siamo spremuti come limoni per mettere in piedi la collana.
BONUS: Embeddiamo anche l’appassionato video su Carl Barks!
E’ bello vedere qualcuno che recensisce entusiasticamente un oggetto che non solo hai contribuito a venire al mondo, ma del quale hai anche fatto le scansione delle immagini, a cominciare da quella di copertina!