Abbiamo scoperto da tre giorni che tramite Twitter fioccano i tentativi di phishing.
Ma adesso, parliamo d’altro. Se il nostro account ha ospitato questo bug, stringiamoci intorno al vecchio adagio, l'”ospite phishing” dopo tre giorni spussa.
Vero. è umorismo che fa schifo, ricorda il Bagaglino, ma anche il presidente del consiglio uscente.
E il suo predecessore
Parliamo d’altro, per esempio, della nuova versione della Pantera Rosa offertaci (via Twitter) dalla “banda della bomboletta.
Oppure potremmo guardarci il video su Adrian Tomine che tiene banco a lungo alla libreria Skylight Books di Hollywood.
Avendo tempo.
Un po’ ne serve.
Oppure, ancora, potrem(m)o onorarre con 29 giorni di ritardo il cartoonist Bruce Stark (illustrazioni sotto), scomparso a fine anno per un enfisema polmonare.
R.I.P.
O parliamo ancora d’altro. Vi fu un’epoca in cui i giocattoli ispirati al mondo della fantascienza avevano l’aria (per esempio) di quello che mostro un po’ più sopra, derivato direttamente dalla striscia Buck Rogers, il primo personaggio della fantascienza americana a fumetti.
Domani, invece, promesso, proviamo a parlare di Bill Weaver, con un mese di ritardo o poco meno.
Su suggerimento di chi so io, sottopongo ai visitors di inizoi settimana una canizza musicale di teens, otto mesi dopo il suo dispiegamento sul web.
Il video oggetto di critiche, su Directioners, Justin Bieber, Beliebers, Haters e compagnia bella sembra scomparso, ma lo si può ascoltare con i commenti di tre youtubers campane. Come se in programma della Gialappa’s Band, la telecamera fosse orientata nel senso sbagliato.
Qualcuno si è anche preso la briga di doppiare una sequenza animata a commento del video della prima critica musicale giudicata ipertricotica dalle sue coetanee.
Ed ecco anche un ulteriore commento.
Tempo fa avevo tropvato ed embeddato un video che aveva fatto il giro del mondo (come quelli dei “cartoni di Putin“) e che sembra scomparso dal web.
Riguardava la distruzione dei videogiochi del compagno da parte di una ragazza dai nervi irreversibilmente saltati.
Non si tratta di un caso isolato; anzi, pare che abbia aperto una breccia nell’apatica e rassegnata accettazione da parte delle ragazze dello spreco di tempo con questi trastulli alienanti compiuto dai loro boy-friends.
Insomma, i videogames, che danno indubbiamente dipendenza e andrebbero analizzati meglio dal punto vista degli effetti provocati sulla psiche, sono diventati l’obiettivo privilegiato della rabbia di svariate altre ragazze luddiste nel mondo.
A seguire, mostro un altro video, nel quale una ragazza dai tratti asiatici ha voluto artatamente filmare la sua opera di vendicativa purificazione.
Sarà una montatura?
Il montaggio, indubbiamente, c’è stato.