Non abbiamo mai parlato, da quando questo blog agonizzante è sorto, delle opere d’arte, spesso inarrivabili, esposte nella galleria del nostro amico Scott Eder, più volte presente a Napoli COMICON e contributor a vario titolo con le sue tavole originali.
In quel di Broccolino, la Scott Eder Gallery ospita una rassegna di uno dei nostri autori americani preferiti, nella magnificente rassegna Drawing Popp Culture: The Art of Jack Davis.
Chi per natale facesse una scappata dalle parti di NY avrebbe tutto l’agio di visitarla, poiché essa serra la saracinesca il 19 gennaio 2012.
Alla mostra appartengono questi primi disegni-illustrazioni, comperso il quasi natalizio (poiché nevoso) che segue…
… e la rissa da saloon che gli succede a ruota. IL solito CLICCHETTO li amplia, ma non così il successivo con Bill Clinton, che non si dispiega.
Chi volesse fare un acquisto non da poco (robba bonìssima) può orientarsi su questa tavola, dello stesso autore, tratta da Frontline Combat.
Anche l’illustrazione sotto, con Al Gore e un George Bush troppo poco impietoso e quasi belloccio, è in vedita, insieme a tutto quest’elenco.
E veniamo a un argomento contiguo.
Per rasserenarsi la vista e rendere incandescente l’amigdala sarà il caso di fare un giretto attraverso un sito di eccezionale divertimento: quello che riproduce un numero impressionante di copertine di Mad, il comic book (poi divenuto rivista) che negli States e nel mondo ha dato la stura alla voga delle pubblicazioni demenziali, disegnate da dei, scritte da fisici nucleari (come Harvey Kurtzman, ma non solo).
La copertina un po’ sopra, con il giocatore e la strega dal bulbo ottico enfatizzato, è (naturalmente) di Jack Davis anch’essa.
Dell’orrenda ragazza-copertina di Basil Wolverton, qualcuno mesi fa ha anche fatto un video animato.
Il suo nome è Thomas R. Smith. Il risultato mi sembra significativo.
E qualcun altro ha addirittura prodotto delle sculture con i suoi “musoni” repellenti.
Su Basil, segue il video rapido sulla sua mostra personale tenutasi nell’agosto 2009 a New York City.
(il discorso prosegue nel prossimo post)