Bellissima scoperta quella fatta nella rete, con l’intercessione di Sergio Tulipano, sceneggiatore e fresco cronista web nel settore dei libri a fumetti.
Su Sergio Tulipano, le sue interviste e le sue recensioni per Booksweb, il pregevole sito e servizio pubblico librario suscitato da Alessandra Casella, Cartoonist Globale tornerà tra poco e approfonditamente.
Intanto, in bocca ai fumettistici lupi sin da ora.
Prima di questo debutto, il sito Booksweb conteneva però un altro mazzolino di recensioni e servizi fumettistici. Fra questi, anche un paio di interviste realizzate da Sergio Rossi lo scorso anno, in occasione della Fiera del Libro di Torino 2008.
Poiché sono passate un tantinello inosservate (o così mi è parso, almeno nell’ambito del settore) le segnalo e, a mo’ di assaggio, ripropongo la più esaustiva (come vi siete già accorti ben prima di leggere la presente riga, quella che si conclude prima della chiusura della parentesi).
Nel filmato che ripropongo in questo post, lasciato scorrere senza montaggio (compresa una pause dovuto a un annuncio molesto dell’altoparlante), Sergio (Rossi) incontra il grande creatore di storie (racconti e romanzi) Vittorio Giardino, padre di personaggi come Max Fridman e Sam Pezzo, qui in una chiacchierata piuttosto interessante e spigliata che gira intorno al volume No pasaran, uscito lo scorso anno per i tipi della Lizard/Rizzoli.
Il fumetto ci trasporta alla fine del 1938 nella Spagna dilaniata dalla guerra civile, dove Max Fridman continua l’ostinata ricerca di un amico scomparso, passando attraverso battaglie sanguinose e affrontando giorni terribili.
Come si vede dal jpg visualizzabile immediatamente sotto, a fine maggio Giardino ha anche ricevuto un premio ANAFI come autore all’ultima edizione della Mostra Mercato di Reggio Emilia.
Il pdf con resoconto ANAFI e anticipazioni sul futuro (per esempio sulla prossima edizione, quella invernale, che tornerà alla tradizionale data di inizio dicembre) giungono oggi a una lista di fans e iscritti alla newsletter Mano Libera, redatta da Paolo Gallinari.