Chi pedina i miei spostamenti, sappia che oltre ad essere con Massimo Bonfatti (bontà sua) a Castelnuovo Rangone a PARLANDO DI NUVOLE (si veda la pagi-
na <a href="http://lucaboschi.nova100.ilsole24-
ore.com/2007/10/parlando-di-nuv.html#more”>http://lucaboschi.nova100.ilsole24-
ore.com/2007/10/parlando-di-nuv.html#more), il pomeriggio dello stesso 17, sotto l’amorevole guida di Massimo saremo a Modena alla mera-
vigliosa mostra di Paul Campani della quale abbiamo più volte parlato in questo blog, ciò insieme a Silvia Ziche, Casty (Andrea Castellan), Clod (Claudio Onesti), Stefano Intini, e Corrado Mastantuono
con famiglia (fra cui la “new entry”, il piccolissimo Niso, così chiamato in onore di Kremos, alias Niso Ramponi (http://cinemino.kaywa.com/mario-verger/niso-ramponi-alias-kremos.html), maestro di Corrado e outstanding illustratore del “Travaso delle idee”).
Invece, chi volesse leggere una recentissima intervista a Casty, può trovarla alla pagina http://www.lustigetaschenbuecher.de-
/casty_it.php
Per gli interessati, ci si può rivolgere all’Uff. Stampa del Comune: Stefano Bellentani (s.bellentani@libero.it).
Poi, la mattina del 18, con Casty e Bonfa terremo un’incontro didattico, di buon mattino, ad uso delle scolaresche della zona.
Dopodiché un incontro-intervento su Monsignor Bagnasco con Federico Sardelli e Daniele Caluri, quindi in rotta verso Cremona per presiedere all’incontro sulla critica al (nuovo) Centro Andrea Pazienza. E d’un balzo arriviamo già al 21.
A parte questo, la foto che apre questa post riguarda la premiazione di Massimo come miglior cartoonist a opera di Fauso Oneto (U Giancu), alla scorsa edizione del Festival di Rapallo.
Il trofeo è, come sempre, una prestigiosa statuetta raffigurante Pulcinella, su design del compianto Lele Luzzati. Tra parentesi, si noti nella foto uno spicchio dell’invidiabile collezione di tavole originali che costella le mura del ristorante rapallese di U Giancu.
Il quale, ha commentato come segue la manifestazione (e la mostra di Ken Parker).
“Si sa che nel tempo l’attuale sede della Mostra dei Cartoonist è stata una prigione. Ovvio che ormai Ken ci si senta come a casa!!! Infatti, è destino che lui in galera sia destinato a marcire… per colpa di chi non si sa, anzi si sa, ma non si dice.
“Bella mostra davvero, quella di quest’anno. Una storia intera in esposizione e vi assicuro che leggerla è una gioia per gli occhi e per il cuore. Ma veniamo all’inaugurazione. C’era un bel po’ di gente. Tanti disegnatori: Ambrosini, Coppola, Molinari, Macchiavello, Civitelli, Bonfatti, Baldazzini, Milazzo, Freccero, Marcenaro, Staino e via disegnando… E autori: Faraci, Berardi, Gomboli, ecc.
“Secondo me, quel che mancava era la gente di Rapallo, i miei concittadini che continuano ad ignorare la Mostra dei Cartoonist, ormai trentacinquenne. E non capisco perché.
“Io sogno una città che partecipa, che si veste a fumetti, che gioisce… Mi prendo le mie responsabilità. Forse, questo evento non è ben pubblicizzato da noi organizzatori… In futuro, anche con l’aiuto della nuova amministrazione, cercheremo di far meglio.
“A teatro è stato commovente vedere tutto il pubblico in piedi per un lunghissimo applauso a Luciano (Bottaro). Sul palco, grandi personaggi quali Bonelli e Berardi, Chendi, Gomboli scambiare battute con il pubblico e tra di loro come se fossero stati nel salotto di casa. Bellissimo il documentario a fumetti che il regista Marco Soldi ha voluto presentare in anteprima in occasione della Mostra di Rapallo.
“Insomma, una bella atmosfera che si è riproposta ancora più calorosa da U Giancu con la musica di Luigi Grechi (fratello di Francesco De Gregori, Nft) e la sua band in chiusura. Peccato solo non aver potuto tenere il concerto al Teatro delle Clarisse, che incredibilmente non aveva l’autorizzazione…
“Beh, l’avrete capito che ci sono luci ed ombre. Spero che queste ultime vengano spazzate via con il contributo di tutti; mio per primo.”
A parte questo, torniamo a bomba su Bonfatti, che non è giunto da U Giancu a mani vuote.
Infatti, ha regalato al ristorator-collezionista un suo contributo da incorniciare, ma non nella sala al fianco dei contributi dei colleghi, bensì nelle ugianchiche toilettes.
Come sia andata a finire lo scoprirete nel prossimo post.
Intanto, comincio a somministrarvi un’intervista bonfattiana raccolta qualche anno fa dall’esimio Avv. Paolo Tramonti (alias Tre Emme, o “Tremme”) a Firenze. Era destinata al fantomatico “The Comics Journal” edizione italiana, che in qualche modo stavo gestendo, ma che poi si dissolse in circostanze strampalate, subito dopo i suoi prodromi.
Penso che il contenuto dell’intervista sia ancora interessante poiché indaga sulle origini di Leo Pulp, più o meno in coin-
cidenza con l’uscita del suo primo albo (dei tre poi pubblicati, sino al maggio di quest’anno).
PAOLO 3MME: Come è nato Leo Pulp?
BONFA: Leo Pulp nasce da un’idea di Claudio Nizzi, che ha caratterizzato il personaggio nei suoi tratti essenziali, soprattutto psicologici e comportamentali, e ne ha definito il contesto. Io, invece, ne ho creato l’aspetto visivo, basandomi su di una sua semplice indicazione. In realtà, l’apporto del disegnatore nella creazione del personaggio è sempre da considerarsi “in prospettiva”; vale a dire che non è nel disegnare un nasone a Leo, piuttosto che unnaso a punta o a patata. L’apporto del disegnatore sta nel creare uno standard qualitativo di un certo livello, che può essere diverso.
Io, ad esempio, ho scelto di fare un disegno dettagliato con una certa cura dei particolari; è stata una scelta come un’altra, poteva non essere così.
Nizzi non lo avrebbe voluto così, ad esempio, lui lo avrebbe voluto più schizzato alla Jordi Bernet. Io, inve-
ce, l’ho disegnato come mi sentivo di farlo in quel momento, forse interpretando male le sue indicazioni.
Comunque, questo è l’apporto che il disegnatore offre al personaggio, nel caso che l’idea iniziale provenga dallo sceneggiatore. potrebbe anche accadere il contrario, cioè che sia il disegnatore a inventare visivamente il per-
sonaggio, per affidarne poi le storie a uno sceneggiatore.
PAOLO 3MME: Quanto ci hai messo a disegnare il primo episodio di Leo Pulp, dal titolo “La scomparsa di Aman-
da Cross”?
BONFA: Ho impiegato circa due anni e mezzo, però nel frattempo ho continuato a disegnare Cattivik. Sono riuscito a mantenere la produzione di Cattivik inalterata fino a quattro mesi prima della consegna finale. Poi, nel frattempo è nato mio figlio, ho traslocato lo studio, insomma lo facevo saltuariamente.
PAOLO 3MME: Preferisci lavorare di giorno o di notte?
BONFA: Non lavoro più di notte come una volta, perché la cosa mi deprime, mi sento più sfigato di quello che sono. L’ho fatto in più occasioni soprattutto agli esordi, ma preferisco vivere come tutte le persone comuni, lavorare di giorno e di notte dormire.
PAOLO 3MME: Ci sarà un seguito di Leo Pulp? (La domanda diviene adesso un po’ obsoleta, poiché sappiamo che seguiranno gli episodi “I delitti di Sunset Boulevard” e “Il caso della Magnolia Rossa”, ma la lasciamo).
BONFA: A dire la verità, Nizzi avrebbe già scritto una seconda bozza, (sarà poi “I delitti di Sunset Boulevard”), per cui ho proposto alcune modifiche, ma probabilmente rimarrà un numero unico, perché non mi sembra di intravedere l’intenzione di mandarlo avanti sul serio.
Da parte della casa editrice, mi sembra vi sia una “curiosità”, bisogna vedere se questa curiosità si concretizzerà in qualcosa di palpabile.
Il seguito al prossimo post!
PS: Come bonus, un bel disegno di Niso Ramponi, reperito ma Mario Verger e inserito nelle sue pagine su Niso citato fra parentesi parecchie righe sopra.