Bene, nel giorno del compleanno di Daffy Duck, finalmente ripubblichiamo l’epilogo tristissimo dell’antica vicenda dei Fratelli Spada, registrata da questo blog circa undici anni fa.
C’è una coda che riguarda una vecchia manifestazione di Romics. La lasciamo, anche se ormai è obsoleta (e le fiere del Fumetto, com’è noto, sono saltate).
La gloriosa casa editrice e (soprattutto) tipografia Fratelli Spada ha fatto la sua ultima uscita pubblica un paio di anni fa a una Romics, il Salone del Fumetto romano diretto da Luca Raffaelli in continua crescita di visitatori, con apposito stand dove si vendevano tavole originali e collezioni dei suoi fumetti “classici”: Uomo Mascherato, Flash Gordon, Mandrake, Cino e Franco…
Personaggi che hanno fatto sognare almeno tre generazioni di italiani (e di gente di tutto il mondo, peraltro).
Poi, all’azienda Fratelli Spada è accaduto di tutto.
Lo descrivevamo in questo tristissimo post.
Nel mese di febbraio 2010 l’azienda, nel frattempo in liquidazione, avvia la mobilità del personale.
L’Amministrazione comunale chiede all’azienda di rispettare in pieno i tempi della mobilità (75 giorni), in modo tale da giungere ad una soluzione, altrimenti avrebbe chiuso qualsiasi trattativa con la Fratelli Spada. Immediatamente dopo, l’Amministrazione contatta l’Assessore al lavoro della Regione Lazio, On. Tibaldi, chiedendo la concessione degli ammortizzatori sociali (procedura mai richiesta fino ad allora) ottenendo la disponibilità dello stesso Assessore.
Il 18 marzo 2010 l’Azienda presenta la proposta alternativa che – di fatto – alternativa non è. Anziché chiedere 123.000 metri cubi di insediamento (come nel 2007/2008) ne chiede 131.300, di cui 76.800 residenziale (il 58% dell’area) e 54.500 tra ricettivo, direzionale, ristorazione, commerciale, servizi ed altro.
In sostanza, ancora una volta una proposta che mira ad una speculazione edilizia senza tener conto delle esigenze del quartiere, di una netta riduzione della cubatura e di aumento dei servizi.
E così via.
Poi, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, un incendio è divampato nello stabilimento, mandando in fiamme il deposito cartaceo e i macchinari.
La stampa locale riporta che sul posto sono intervenuti 6 squadre di vigili del fuoco e 3 pattuglie della polizia di stato, Dopodiché l’edificio è stato posto sotto sequestro per accertamenti sulle origini dell’incendio.
Pochi giorni fa un ex dipendente della Fratelli Spada, Kerny (grazie!), ci ha inviato questo aggiornamento.
Leggo solo ora questo articolo, comunque a tutt’oggi tutti noi ex dipendenti dobbiamo ancora prendere buona parte delle liquidazioni che fino a 2 mesi fa ci veniva data con acconti irrisori.
Tempi trucerrimi, quindi, in una situazione di crisi del Paese che mette i brividi, comunque la si voglia prendere.
A Kerny chiedo di continuare a informarci.
Sin da ora, invece, ringrazio Felix De Paul, che anche quest’anno firma il servizio fotografico sotto, redatto in zona Fiumicino.
Le immagini parlano da sole. Immensa folla in direzione della Nuova Fiera di Roma.
Manifestazioni di questo genere, che creano reddito, offrono alla gente possibilità di confrontarsi su temi (anche) culturali e sicuramente di divertimento, andrebbero appoggiate e incrementate.
Agevolate.
Invece…
Proprio così, la società ferroviaria ha continuato, come ogni anno (forse come ogni giorno, chissà come vanno le altre fiere!?) ha infiorettare delle giornate di possibile gioia con i suoi immancabili, nefasti disservizi.
Si torna nella Città eterna! Olé!