Prima di entrare nel vivo, un po’ di immagini di attualità, inviate a Cartoonist Globale da amici e colleghi.
A cominciare da quella che apre il post, tracimante onore e riconoscenza, di Giancarlo Malagutti e Manlio Truscia, al quale si deve anche l’icona (più sotto) un tapino contrito che prega sull’altare Madonne inesistenti, messe in discussione anche dalla stessa Chiesa Cattolica, ma non dall’acuto Brosio.
Maurizio Berdondini, mettendo in bocca al marinaio guercio più amato dai terrestri un saggio ammonimento, inventa anche uno stranissimo omaggio pasquale a forma di uovo-salame jacovittesco.
Grazie. Troveremo uno spillino di sorpresa in ogni fetta (suppongo).
Ecco Popeye.
Ma veniamo a noi. Sappiamo quanti danni economici abbiano procurato al settore, nei mesi scorsi e nei prossimi, le soppressioni di mostre mercato di fumetti, con conseguente crollo dei fatturati di editori, librai, retailers di antiquariato fumettistico (e non) e categorie annesse, non ultimi gli autori stessi: se i loro libri non sono stati venduti, quali percentuali possono aver mai ottenuto?
In questo contesto non sorridono nemmeno le edicole, con i distributori che, data la crisi, non pagano gli editori di cui distribuiscono i materiali (collaterali compresi) nelle edicole sopravvissute.
E tutto ciò è noto, forse non era nemmeno il caso di rinnovellarlo.
Ieri il Ministro Dario Franceschini ha esultato alla notizia della riapertura delle librerie.
bene, questa riapertura ci fa piacere perché potranno cominciare a ri-circolare anche i libri di fumetti già stampati in previsioni delle fiere (poi soppresse) e rimasti sul groppone degli editori.
Ma i problemi sono tutt’altro che risolti. In linea di massima i proprietari delle piccole librerie indipendenti ci penseranno sei o sette volte prima di decidere se riaprire. In linea di massima non lo faranno perché non potranno garantire la sicurezza in locali chiusi non sanificati dove chi entra può sfogliare libri, lasciando eventualmente i suoi virus sulle pagine e trasformando (Giove non voglia!) i volumi in armi micidiali paragonabili (esagero, ok) ai volumi descritti nel Nome della Rosa con il veleno applicato nelle zone dei bordi delle pagine.
Meglio incentivare le consegne a domicilio, se possibile.
Parliamone, nei prossimi post. Ogni commento con eventuale link è fattibile, iviandolo nelle pagine di Cartoonist Globale rimbalzanti nei maledetti social.