SERGIO TOPPI: SEGNI DEL TEMPO

Sergio Toppi

Da mesi avevo questa notizia archiviata in qualche anfratto del software, ma adesso è giunto il momento di rilanciarla (già aveva pensato in precedenza a diffonderla Gianfranco Goria su AFNews), perché l’incredibile, titanica opera che la concerne è in uscita, può essere prenotata e acquistata a condizioni vantaggiose.

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L’uscita da tenere in considerazione riguarda il volumone cartonato “Sergio Toppi / Segni nel Tempo”, che si avvale di oltre 865 (in lettere: ottocentosessantacinque) pagine a colori in formato gigante 50 x 35 cm, con una tiratura di 300 copie. Oltre 60 anni di carriera da illustratore del grande #SergioToppi raccolti in un unico volume gigante da Angelo Nencetti, fresco coautore di un libro a fumetti pubblicato dalla NPE,con i disegni di Renzo Calegari e Sergio Tisselli: Guerre di frontiera.

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La gigantesca opera su Toppi viene distribuita soltanto previa prenotazione contattando direttamente Nencetti (angeon@aruba.it), che lo presenta la settimana prossima a Lucca Comics & Games.
In questo posto,come si nota, un florilegio di immagini di Toppi, indicatrici della sua enorme versatilità.

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Angelo, curatore di mostre del fumetto e dell’illustrazione, negli anni Novanta già direttore organizzativo di Lucca Comics e poco dopo del Museo del Fumetto (MUF) di Lucca, ha deciso di realizzare in proprio questo enorme volume selezionando tutte le illustrazioni che il suo grande amico e Maestro Toppi ha realizzato nei decenni. In precedenza, Angelo aveva compiuto un’operazione simile, ma destinandola a un pubblico più popolare, curando insieme a Stefano Gorla la collana “Sulle rotte dell’Immaginario”, edita da Periodici San Paolo in 12 volumi. Inoltre, aveva curato un portfolio in tiratura ultralimitata dedicato al grande Sergio.

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Un’operazione nata per la gioia degli amanti di uno dei fumettisti italiani più importanti di tutti i tempi!

Sono particolarmente sintoniche con questo volume le osservazioni firmate da Nencetti qualche anno fa, in riferimento all’opera svolta,soprtatutto negli anni Settanta e Ottanta sulle pagine del settimanale cattolico Il Giornalino:

“Educare con l’immagine: ovvero la forza posseduta dall’illustrazione di educare chi la vede. Il lettore viene stimolato ad approfondire la sua conoscenza su quella parte di cose raffigurate che non conosceva e che forse gli appaiono diverse da come in precedenza le aveva credute.
Nel tempo i lettori del Giornalino si sono posti tante domande alle quali hanno ricevuto risposta attraverso immagini. Conoscevo già i pellerossa americani raffigurati con i capelli lunghi e le penne sul capo, ma esistono anche indiani Uroni, come quelli rappresentati da Sergio Toppi per un Conoscere insieme del 1980? Alessandro Magno e i suoi soldati erano davvero come li ha delineati Toppi nella copertina per il n. 12 del 1978? Conoscevo solo i rivoluzionari francesi rappresentati con il cappuccio in testa, ma erano invece come li disegna Attilio Micheluzzi per un Conoscere insieme degli anni Ottanta? Non sapevo che vi fossero palloni aerostatici settecenteschi o aerei italiani impiegati nella guerra di Libia come quelli delle tavole di Ferdinando Tacconi per la “storia del volo” edita negli anni Ottanta…”

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“Educare con l’immagine è l’arte dello stupire il lettore, educandolo alla visione e alla scoperta dell’immagine inconsueta, non stereotipata o spesso agiografica e propinata alla masse in maniera inopportuna.
“Nel corso dei decenni il Giornalino è stato quell’insegnante ed educatore al gusto della conoscenza che non si è fermato di fronte a precostituite forme di divulgazione: è stato strumento di educazione ed educatore moderno, che ha saputo intraprendere strade di conoscenza attraverso le immagini molto più avanzate e moderne per i tempi in cui le divulgava oltre quarant’anni fa, rispetto a quello che oggi si vuol far passare per moderna comunicazione per immagini, dove si spaccia per moderno il rappresentare immagini dissacranti e sconvolgenti.

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