Accadrà?
Forse che sì.
Speriamolo, per il 2019.
.
Ecco un reportage amatoriale su una sua mostra dell’anno scorso.
Genio! Genio!
Il filmato è interessante anche dal punto di vista dell’analisi psichica, per scoprire da quale momento in poi l’operatore impazzisce e comincia a filmare in mo da provocare il mal di mare negli spettatori.
Ma noi possiamo facilmente fregarlo con due pastiglie di Antonetto.
Ed è così comodo che lo potete prendere anche in tram!
Grazie alla segnalazione di qualche tempo fa fattaci da Fortunato Latella, ci siamo messi (noi dodici) sulle tracce di questi lavori di Daan Jippes probabilmente sconosciuti ai più, compresi i suoi fans disneyani, anche perché firmati con lo pseudonimo di Danier.
Se ne accennava in questo post, in particolare nei commenti.
Due sono i cartonati realizzati da questo eccezionale fumettista e animatore del quale abbiamo tanto scritto, pubblicato e fatto pubblicare in questi ultimi (quasi) trent’anni, pubblicati anche nell’accessibile lingua francese da Glènat.
Giusto per dare una sbirciata dietro le quinte, una tavola originale della serie e un curioso “bozzetto” pre-layout (come definirlo) di altre due mezze tavole, realizzate con varie matite prima di giungere alla soluzione finale per l’inchiostrazione-
O miei (ex) studenti della Scuola Internazionale di Comics, studiare queste tavole sarebbe una manna.
Daan, curiosamente, schizza su uno stesso foglio le due metà, ma… “girandolo”, in modo da potervi lavorare meglio.
Così, come si nota, le due metà della tavola sono “nuca contro nuca”.
Per queste ultime immagini devo ringraziare il cartoonist svedese Joakim Gunnarsson e il suo blog Sekvenskonst (Sequential Art), consigliatissimo.
A Fabrizio Mazzotta (grazie!) si deve invece la superba copertina di Asterix e Obelix che segue, realizzata da Jippes nel 1968 in mirabile stile uderziano. Sono artisti così quelli che necessita il fumetto mitteleuropea, oltre che a quello disneyano!