VAURO E MICHELE SANTORO: UN GIUDICE PER SALVINI

Salvini già nel 2016

Come già altri siti d’informazione, anche Cartoonist Globale si sente in dovere di pubblicare (anche se non tratta di fumetti e disegni animati) la lettera scritta dall’amico e concittadino Vauro Senesi e da Michele Santoro al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle più alte autorità italiane ed europee, per richiamarle all’attenzione rispetto alle ultime azioni e dichiarazioni del ministro dell’Interno, un tal Matteo Salvini, esponente di un partito che ha da tempo i suoi bravi problemi con la legge per altre questioni, non certo ideali.

In questo messaggio di Vauro e Michele viene definito il comportamento di costui”contrario alla legge” nell’incitamento all’odio razziale.
Vauro e Michele segnalano anche che (curiosamente) ancora “nessun giudice ha proceduto d’ufficio nei suoi confronti”.
Infine, i due colleghi chiedono pertanto che “le istituzioni democratiche facciano sentire la loro voce”.

Chi crede in questo appello, e si è vergognato di essere italiano in questi ultimi tempi, da quando il “Governo del cambiamento” si è insediato, forse può impegnarsi a farcircolare questo appello e a commentarlo, affinché qualcosa si smuova e preda i debiti provvedimenti.

Personalmente, sono molto seccato dì dover perdere tempo con persone che si trovano a occupare posti in cui mai avrebbero dovuto salire per manifesta inadeguatezza (ampiamente dimostrata nelle scorse settimane, se solo ce ne fosse stato bisogno). E invece bisogna perdere tempo ed energie per liberarcene. Presenteremo loro il conto anche per questo fastidio arrecatoci.

Al Presidente della Repubblica

al Consiglio Superiore della Magistratura

al Presidente della Camera

al Presidente del Senato

al Presidente del Consiglio dei Ministri

al Presidente della Corte Costituzionale

al Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Roma

all’Euro Parlamento – Bruxelles-Strasburgo-Lussemburgo

al Presidente della Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Lussemburgo

al Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

– via posta elettronica certificata – loro sedi

Alle Eccellenze Vostre si espone quanto segue.

Il ministro dell’Interno di un Paese democratico è il garante dell’ordine pubblico e della sicurezza di tutti i cittadini.
La nostra Costituzione, la Costituzione su cui Salvini ha giurato, all’articolo 54, impegna tutti i cittadini alla fedeltà alla Repubblica. Dunque non è oggettivamente accettabile che egli possa pronunciare frasi che assumono il tono di una minaccia anche nei confronti di un singolo individuo. Affermare che caccerà dal nostro Paese tutti i componenti di una etnia, segnatamente quella Rom, ma che “purtroppo quelli di cittadinanza italiana dobbiamo tenerceli” espone una intera minoranza a rischi assai gravi e viola contemporaneamente interi capitoli della nostra Costituzione, la Legge che punisce chi incita all’odio razziale e la Carta dei diritti che è uno dei pilastri fondanti dell’Unione Europea.

A seguito di queste dichiarazioni si sono già verificati i primi gesti di grave intolleranza, che sarebbero stati compiuti inneggiando al nome del ministro.

Il comportamento di Salvini è contrario alla legge ma nessun giudice ha ritenuto di dover procedere d’ufficio nei suoi confronti. Evidentemente è intervenuta una sorta di assuefazione ai gesti che trasformano l’attività di governo in una dittatura della maggioranza, sovvertendo il principio che ogni maggioranza deve comunque sottostare alla Costituzione e non viceversa.

All’articolo 2, infatti, la Costituzione garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità; all’articolo 16 il diritto di ogni cittadino a circolare e soggiornare liberamente in tutto il territorio nazionale. Qualsiasi forma di discriminazione, fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica e sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione, è vietata.

Né può essere fonte di discriminazione l’appartenenza ad una minoranza nazionale, quali sono i cittadini italiani di etnia rom e di lingua romanì, che si intende schedare con appositi censimenti e la creazione di liste di proscrizione.

Il ministro dell’Interno, a cui sono affidate funzioni pubbliche di primaria importanza, alle quali dovrebbe adempiere con disciplina e onore, deve tutelare la sicurezza di tutti gli italiani. Con le sue dichiarazioni, Matteo Salvini è venuto meno al suo ruolo, ha tradito il suo giuramento e ha violato la Costituzione, la legge delle leggi, nelle sue parti fondamentali. Ci auguriamo che questa denuncia possa servire a qualcosa e che le istituzioni democratiche facciano sentire la loro voce. Ma se ciò non dovesse avvenire, non rinunceremo a batterci in tutte le sedi e con tutte le nostre forze.

Con osservanza,

Roma, 21 giugno 2018

Michele Santoro

Vauro Senesi

Felice D’Alfonso Del Sordo (Avvocato)

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Scrive Doru Paiusan:
Salvini en Italie, Jean-Marie Le Pen en France, Sebastian Kurz en Autriche, Viktor Orban en Hongrie, Mateusz Morawiecki en Pologne, Milos Zeman en Cehia, Robert Fico en Slovakia, Vladimir Putin en Rusie, Alexis Tsipras en Grece, Erdogan en Turkie, Horst Seehofer from Bavaria, Geert Wilders en Hollande, combien d’ennemis a la France et Bruxelles en ce moment! Bonne chance à Charlie Hebdo qui garde la politique européenne sur la ligne de flottaison, parce que tous les homosexuels en Europe se sentent …….”Je suis Charlie “