PHINEAS E FERB: LA VERA BUFALA

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Come i seguaci di questo blog ben sanno, dal 1° febbraio 2008 è sbarcata in Italia su Disney Channel, alle ore 19.05, una serie animata quotidiana ricca di umorismo e immaginazione: Phineas e Ferb, ideata da Dan Povenmire e Jeff “Swampy” Marsh, che ne sono anche produttori esecutivi, con la regia dello stesso Dan Povenmire in collaborazione con Zac Moncrief.

Iniziamo dalla fine, con un video che (volendo) potete visionare alla fine della lettura del tutto.
Ce lo “agevola”, Lo Scribacchino, ovvero Andrea Presenti, talentuoso allievo del sottoscritto presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze.

Di lui e degli altri colleghi parleremo nelle prossime settimane a proposito di Marcello Toninelli e delle sue interviste, rilasciate alle soglie del suo sessantaquattresimo compleanno (auguroni anche da qua!).
Auguri
Poi, accenneremo anche a Drizzit, web-fumetto rivelazione degli ultimi tempi.
Drizzit
Torniamo al tema del titolo.
Nel corso degli anni si sono accumulate su Cartoonist Globale le domande dei visitor che vorrebbero avere una risposta da altri “colleghi” che seguono la serie animata. Purtroppo, come è noto, non le si possono leggere fra i commenti, da quando sono stati azzerati d’imperio da chi manovra i bottoni in una stanza assolata, 24 ore su 24.

Gli autori, presenti a conferenza stampa (alla quale non ho partecipato, ahimè, solo perché impegnato in terra di Francia) hanno spiegato che con questa serie animata vogliono stimolare la fantasia dei ragazzi, spingendoli a giocare all’aria aperta e a usare l’immaginazione per inventare storie e situazioni fantastiche.
In sostanza, sulla base di due ingredienti fondamentali, immaginazione e ingenuità, quasi tutto diventa possibile. Phineas Flynn e Ferb Fletcher, infatti, rifuggono dalla routine e dalla noia lanciandosi in avventure fuori dal comune, capaci di rendere strabiliante ogni momento delle loro vacanze.
Secondo le intenzioni degli autori, costituiscono un vero e proprio team, dove Phineas è la mente e Ferb il braccio, ovvero “l’uomo d’azione”.
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I due protagonisti, nonché fratelli acquisiti, disegnati con uno stile sintetico che rimanda a suggestioni di serie animate tutt’altro che classiche, e semmai in sintonia con qualche proposta di Nickelodeon o di Cartoon Network, cercano di cogliere il meglio di ognuna delle 104 giornate delle loro vacanze.
Definirli creativi, precisano gli autori, è quasi sminuente, poiché Phineas e Ferb “inventano” cose eccezionali, quasi inimmaginabili, ma soprattutto le portano anche a termine. Si parla di montagne russe che attraversano la città, di una spiaggia con tanto di gara di surf in giardino, di una nuova stagione che comprende neve e sole, caldo e freddo.

A vigilare sui due esuberanti ragazzini, c’è lo “sbirro” di turno, impersonato dalla sorella maggiore Candace, che cerca di aprire gli occhi alla mamma, la quale invece, per una serie di circostanze non riesce mai a vedere le “creazioni” dei figli, che non vengono mai colti con le mani nella marmellata.

A completare il gruppo, c’è un piccolo ornitorinco (eh, già: Perry), che conduce una vita parallela: da una parte è il fedele animale domestico dall’altra è un agente segreto.

Phineasferb_nemico

La struttura degli episodi di Phineas e Ferb, divertenti, ma nel contempo anche educativi, ha tre piani di lettura: la storia dei due fratelli-amici e delle loro avventure; la storia di Candace che cerca sempre di metterli in cattiva luce agli occhi della mamma; la storia di Perry che, nel suo ruolo di agente segreto, cerca di combattere le insidie, rappresentate in questo caso dal Dr. Doofenshmirtz.

Tre storie che si intrecciano e che mirano a conquistare l’attenzione dello spettatore stimolandolo con avventure diverse, in cui ognuno si sentirà coinvolto da uno dei filoni e cercherà di seguire lo sviluppo di quella che gli sta più a cuore.

Come accennavamo sopra, i due autori Povenmire e Marsh hanno voluto rappresentare i loro personaggi in maniera insolita, quindi hanno utilizzato forme grafiche diverse dalle linee classiche tondeggianti degli shorts di Hollywood, e spesso di taglio geometrico. Il primo schizzo “aggiudicato” e considerato un punto di riferimento è stato quello di Phineas, che ha una specie di triangolo sul quale poggia la sua testa.

Da questo personaggio sono poi scaturiti tutti gli altri protagonisti della storia. Ferb è un rettangolo e Isabella un semi-cerchio, Perry un parallelepipedo e Candace una lettera “P”.

Nonostante queste premesse che potrebbero apparire quasi iconoclaste, entrambi gli autori sono grandi sostenitori della animazione vecchio stile. Così, tutti i personaggi sono stati sviluppati in 2D, senza far uso del computer, se non per la colorazione e per gl effetti speciali (come consuetudine comanda).

Ogni episodio è arricchito da varie canzoni; fra queste si distingue quella dedicata all’ornitorinco Perry. Il tema musicale è interpretato da artisti della Jive Records e dalla band Bowling for Soup, una delle top di Radio Disney.

Nata come serie animata per bambini (che, come si vede dalle domande e dalle risposte anche in questo blog, la seguovo “avidamente” anche nelle sue repliche), Phineas e Ferb da una parte vuole mantenere vivi certi valori legati alla tradizione come ad esempio i giochi di fantasia e, dall’altra, introduce concetti più moderni e attuali come le famiglie allargate.

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NOTE IN MARGINE: WALT DISNEY TELEVISION ITALIA

Disney Channel, lanciato in Italia nel 1998, è il canale per i ragazzi e la famiglia che, con una programmazione di 24 ore su 24 e senza interruzioni pubblicitarie, offre produzioni Disney internazionali e locali.

Nel dicembre 2004 sono stati lanciati altri due canali: Disney Channel +1, con la stessa programmazione di Disney Channel slittata di un’ora, e Toon Disney, interamente dedicato all’animazione.
Nel maggio 2005 Playhouse Disney, il canale per il pubblico di età prescolare, ha completato l’offerta multiplex di Walt Disney Television Italia disponibile nel pacchetto Mondo Sky.

Il © della serie e delle immagini è Disney