La notizia è tristissima.
Condoglianze alla famiglia, al fratello Agostino, metà della storica coppia.
La copertina della rivista che pubblicava la mia terza storia a fumetti, nel secolo scorso, era di tutti e due. Una vignettona disegnata con stile pittorico, un po’ collage.
Solo qualche mese dopo la capii, quando la responsabile della Pubblica Istruzione alla quale portai il materiale per il Corso di Fumetto storse il naso davanti alla mia proposta di parlare di “umorismo per tutti”, affermando: “Ma scusi, la luna non ha capezzoli!”
Grazie a Ferruccio Giromini (un carto saluto).
Ferruccio scrive:
Da oggi bisognerà scrivere, purtroppo, così: Franco Origone (Genova 1950-2014).
Un altro caro amico, la metà alta e smilza del binomio Origone Bros, non c’è più.
Se n’è andato dopo una lunga malattia affrontata, ancora una volta, con incredibile umorismo.
Era una bella persona, buona e malgrado tutto inguaribilmente allegra. Gli sono stato amico, gli volevo bene.
Lavorando instancabile col fratello Agostino, mi (ci) ha fatto ridere per una vita: fin dai primi anni 70, con i fumetti di Petrus e John Killer, poi con le irresistibili strip di Nilus e poi ancora con migliaia di vignette, sempre beneducatamente umoristiche e satiriche.
Ha continuato a disegnare fino all’ultimo, dal letto d’ospedale, adottando per le sue ultime vignette il lettering digitale, perché la sua grafia era diventata ormai un po’ tremula.
Vorrei ricordarlo a chi lo ha conosciuto e apprezzato proprio con alcuni dei suoi ultimi disegni, scelti dal blog che ha saputo tenere “vivo” quasi fino all’ultimo, come dimostrano le date di realizzazione.
Mi sembra di vederlo, di là, sorridente e divertito.