NOIR 2: I TASCABILI FANTASTICI

Selene

1 - Noir2 Si è parlato troppo poco di questo secondo importante volume di Luca Mencaroni, che chiude almeno temporaneamente il suo discorso sui tascabili italiani per adulti che affollavano (e talvolta ingolfavano) le edicole dal i966 fino a tutti gli anni Ottanta, con già un notevole calo in quest’ultimo decennio, complice l’impennata di acquisti nel settore delle videocassette sexy, seguite dai dvd e poi… dal nulla, dai siti dedicati, dalle chat. E vi saluto carta e vignette!

Bene, su questo Noir 2, qui su Post Card Cult si trova un piccolo approfondimento. Chi gradisce assumerne almeno una dose, può passare a rifornirvisi.

SECONDO TEMPO

Intendevo, sulle prime, chiudere questo rimando al post altrove inserendo qualche film animato (dimenticato) dello stesso periodo dei tascabili coperti da Luca Mencaroni.
Ce ne sono un paio di esempi più, sotto, da Dirty Duck differente fdal character creato da Bobby London a una rara prova nientemeno che di Osamu Tezuka.

Ma poi, per rispondere a Sauro Pennacchioli, meglio farlo dentro il post stesso che nei commenti.

Si parla di molti altri fumetti, strapopolari (e per questo forse non del tutto digeribili da parte del lettorato di Cartoonist Globale), amati e diffusi quanto rari.

Per esempio c’è la spiega sul fumetto beat (o similtale) più famoso: il significativo Teddy Bob. Con le sue controcopertine musicofile illustrare da Josè Pin (il ben poco esotico Giuseppe Pini).

Com’è noto, Teddy Bob il fumetto giovane è il titolo completo della testata, pubblicata dalla C.E.A. di Gino Sansoni (nella T di Teddy, per ribadire un target campeggia la scritta rossa beat). Partecipano all’operazione tra gli altri i disegnatori Aulo Brazzoduro (Lino Brazzi), Gino Dauro, Giuseppe De Facendis (Endis), Brenno Fiumali, Pietro Gamba e Maurizio Ricci.

Teddy Bob

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Uranella Poi si parla di Uranella e di altre eroine postbarbarelliane consimili.

A me fa una certa sensazione ritrovare anche quegli insoliti albi verticali, spillati, intitolati Ringo, pubblicati dall’editore romano Vita (per il quale aveva lavorato Massimo Liorni, e forse lo stava ancora facendo al momento, nel 1966).

Erano quasi impossibili da gestire e nelle buste sorpresa delle rese, per poterceli ficcare il distributore li apriva a metà e faceva far loro una flessione sulla loro costola, ottenedndo dei quadrotti con la riga al bacino, sotto l’ombelico. Pardon, fra un punto metallico e l’altro.

Un’appendice dell’appendice del libro è meritoriamente dedicata alle misconosciute pubblicazioni, alcune davvero effimere e almeno una vergognosissima, delle Edizioni Cancellieri.
Chi se le ricorda?
Chi le ha mai conosciute?

Qui, su The Boschington Post.

E qui sul sito di Luca Mencaroni, che ben presto sarà completamente rinnovato.

nuove funzionalità – nuova veste grafica

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. continui nuovi arrivi

Testate come Colarado Bill, Toryok, Lak Timo, Tetrus, La Donna di Picche (ispirata, almeno nel nome, da uno sceneggiato televisivo del Tenente Sheridan, ma anche a un brando minore di Little Tony)…

One Thousand and One Nights (1969)

This little known anime film, conceived by the legendary Osamu Tezuka, is an unique, psychedelic interpretation of the Aladdin story. The first in a series of three films – the Animerama – it was aimed at an adult audience. It took me awhile to find the film, and I hardcodded the subtitles myself. Apologies if the subs aren’t to your taste – it’s all I could find.

DIRTY DUCK
(USA, 1977)

Directed by Charles Swenson

Hoppy e Porfirio

Due conigli a confronto, a uso e consumo di Sauro! 🙂