Restano circa due settimane per visitare cimeli disneyani di ogni tipo a Palazzo Guinigi, a Lucca, nell’ambito della mostra Magica Disney, della quale sa vita, morte e miracoli chi frequenta questo blog che tra poco (appena si potrà, entro la fine dell’anno direi certamente) dirotterà altrove i suoi visitors di buona volontà.
Centinaia di tavole, bozzetti, gadget, memorabilia; studi e disegni “dietro le quinte” di autori contemporanei; la Macchina del Tempo di Zapotec e Marlin per “viaggiare” nelle vostre storie a fumetti preferiti; “fumettose” vedute di Topolinia e Paperopoli; speciali sagome dei vari personaggi Disney; uno schermo dedicato ai grandi Classici disneyani e una sala cinema sempre attiva con bozzetti di lungometraggi! Non manca una zona di merchandise con il nuovo libro-catalogo della mostra. Sfogliate la gallery qui sul sito di Topolino per cominciare a scoprire qualcosa in più!
Ma intanto, siamo qua, con cimeli “immateriali” disponibili sono in questi ultimissimi giorni.
Le prime sette avventure radiofoniche di Topolino del 1933 sono la strenna che Radio2 Rai sta regalando ai suoi ascoltatori per le festività natalizie.
Sopra è possibile ascoltare il quarto della serie.
Loris Cantarelli ci fornisce qualche informazione in più, che incorporiamo insieme alle altte, di dominio “più pubblico”.
I file delle “Radiofantasie” di Angelo Nizza e Riccardo Morbelli sonno disponibili in podcast, sul sito Radio2.Rai.it a partire da lunedì 23 dicembre.
Nel Natale del 1932, grazie all’editore fiorentino Giuseppe Nerbini, esce nelle edicole italiane, anticipando di un mese la pubblicazione americana, il primo numero di Topolino, settimanale illustrato interamente dedicato al nuovo eroe di Walt Disney.
Ed ecco, un anno dopo, le “Radiofantasie”, dedicate alle avventure di Topolino, che nascono come favole rivolte ai più piccoli e rappresentano il debutto radiofonico della coppia di piemontesi che divennero poi celebri l’anno successivo con la parodia de I quattro Moschettieri di Dumas.
Sarà occultamente presente fra gli scrittori di questa serie anche Guido Martina, che con Nizza e Morbelli condivise una serie di esperienze paragoliardiche, in quel di Torino?
Chi può dirlo?
Lo stile narrativo è molto simile, sicuramente discende da questa esperienza del 1933, le cui tracce si trovano anche, tre lustri dopo, nell’Almanacco Estivo 1948, scritto da Martina, e del quale fanno parte anche delle TopoPippoPaperoCommedie, come (ne cito una) Paperino e la pipparina.
Sette gli episodi del 1933: Topolino fra i corsari, Topolino nel castello incantato (nel cui titolo risiede la scelta di Nerbini di intitolare, scombussolatamente, Topolino e Orazio nel castello incantato la famosa continuity horror del 1933, anche se di incantevole in quel castello non c’è proprio niente), Topolino e la collana della regina, Topolino nell’isola dei pappagalli, Topolino in fondo al mare, Topolino e la rivolta nello zoo e Topolino all’Equatore.
La piccola Annarosa Maltese, ci risulta, dava la voce al Grande Topo. Ci sono alcune discrepanze con le traduzioni di Nerbini, nelle riduzioni radiofoniche: Minni(e) è Topolina, Pietro Gambadilegno è Piede di Legno… Alcuni riferimenti narrativi sembrerebbero addirittura ispirati dall’arcaico cartoon Mickey’s Man Friday, ma così non è, perché il cortometraggio (fotogramma sotto) esce due anni più tardi!
Nizza e Morbelli crearono un linguaggio radiofonico innovativo, combinando insieme poesia, musica, letteratura e attualità in un pastiche parodistico di grande comicità, presentando i personaggi quali il Gatto Mammone, l’elefante Jumbo, il Topo Rosicante e il Re Topone che recita nel suo componimento Il cacio: ”Cos’è il cacio? è una parentesi rosa fra due digiuni”.
Molto divertenti le canzoni che precorrono successi come Tulipan e Ba…ba…baciami piccina, scritte anni dopo dallo stesso Morbelli /sotto in foto con Nizza e Angelo Bioletto, a destra).
Le trasmissioni sono avvenute per la prima volta da Radio Milano, Torino, Genova, Trieste e Firenze (oggi Rai Radio1), dal 23 maggio 1933 al 10 agosto 1934. Quindi, anche Mario Nerbini le ascoltò, oltre ad averle pubblicizzate.
L’esperimento nasce per la fascia pomeridiana della radio, ma già il 27 giugno si trova promosso in prima serata (proprio con Topolino e il castello incantato) per trovare da gennaio 1934 collocazione nella seguitissima fascia delle ore 13.10, quando gli italiani masticavano.
Il successo viene poi amplificato dall’inserimento di alcune puntate nelle trasmissioni mattutine per le scuole.
Le “Radiofantasie” di Topolino sono state restaurate da Stefano Pogelli nel 2013, all’interno di un progetto di Radio2 Rai, curato da Emma Caggiano per il recupero di preziosi materiali audio, conservati nelle teche Rai.
Trasmesse come “strenne radiofoniche per i piccoli” tra il 26 dicembre 1950 e il 16 gennaio 1951, le “Radiofantasie” furono poi provvidenzialmente riversate su “padelloni”, dischi a 78 giri per la Cetra ad incisione diretta, di 40 cm. di diametro.
Robe di altri tempi.
La regia è di Riccardo Massucci, i commenti musicali di Egidio Storaci, gli interpreti della Compagnia di prosa della RAI di Torino dell’epoca.
E non è finita. Qualcosa di simile avveniva anche dall’altro lato dell’Oceano.
L’audio che si può ascoltare di seguito in questo reperto radiofonico (magari anche mentre si lavora o si naviga) risale a quando Walt Disney aveva il suo varietà musicale sulle onde radio della NBC: The Mickey Mouse Theater of the Air. Sponsorizzato dal famoso dentifricio Pepsodent con un budget settimanale che andava dai 10.000 ai 12.000 dollari, era trasmesso dal Disney Little Theater, situato all’interno dell’area della compagnia distributrice RKO.
Messo in onda dal 2 gennaio al 21 maggio 1938, ospitava anche lo stesso Walt, che in contemporanea parlava con la sua propria voce e e con quella di Topolino.
Con lui si possono ascoltare fra gli altri Donald Duck (Clarence Nash), Goofy (Stuart Buchanan), Clarabelle Cow (Florence Gill, che altrimenti interpretava anche Chiquita-Clara Cluck) e Minni (Thelma Boardman). Scritto dall’esperto di atti comici Bill Demling insieme all’attore radiofonico Eddie Holden, la serie presentava anche personaggi come i Sette Nani, Biancaneve, lo Specchio Magico e gli altri membri del cast del lungometraggio, che nel 1938 era sulla cresta dell’onda.
Ma curiosamente (ascolterete), tra gli altri personaggi spuntava anche Cenerentola (Cinderella), ben lungi dal far parte del firmamento Disney ancora per tanti e tanti anni. Quindi, questo deve forse intendersi come il debutto della Cenerentola disneyana (scoooooop!).
Cè anche, stranamente, Old King Cole (Billy Bletcher), mentre tra le altre voci spuntano quelle di Mel Blanc e Walter Tetley.
Il tema di apertura era Who’s Afraid of the Big Bad Wolf?, mentre la Felix Mills Orchestra (con ben 33 musicisti) si occupava delle musiche, eseguite in diretta, come avveniva in radio all’epoca, in tutto il mondo.
Per ascoltare il tutto basta fare CLIC sotto e lasciar andare le registrazioni, magari mentre si lavora o si naviga verso altre direzioni.
A questa pagina trovate un po’ di spiegazioni sul tema, elargite dallo straordinario gestore del blog Potrzebie di kurtzmaniana memoria.