Un tormentoso mistero è lì lì per essere svelato.
Ma prima parliamo di Horacio Altuna, in uscita con L’ultima gioventù per i tipi di Lineachiara e tornato di attualità per un incontro, il giorno 5, a Perrugia. Eveneto che, se non erro, è stato organizzato dalla Biblioteca delle nuvole nella figura di Claudio Ferracci e dal corso di Arte del Fumetto della prof.ssa Laura Farina dell’Accademia di Belle Arti “P.Vannucci” di Perugia presieduta da Paolo Belardi, che nella prestigiosa cornice della sua biblioteca interna ospiterà l’incontro con Altuna, permettendogli di raccontare il suo lavoro e la sua esperienza agli studenti dell’Accademia e al pubblico che vorrà parteciparvi (e incrementando, in questo modo, anche l’obiettivo dell’Accademia di divulgare il linguaggio del fumetto attraverso i suoi corsi e workshop).
L’iniziativa permetterà al pubblico di appassionati o ai semplici curiosi di confrontarsi con un Maestro indiscusso del disegno a livello internazionale, nonché disegnatore di alcune delle più interessanti opere a fumetti degli ultimi decenni, e qui ricordiamo almeno “Dopo il grande splendore/L’Ultima gioventù” (tradotto da Pier Luigi Gaspa e uscito proprio in questi giorni, per proseguire con la lista delle novità), “Charlie Moon”, “Slot machine” e “Immaginaria” (tutte storie pubblicate qui in Italia su riviste come “Lanciostory”, “Comic Art” e “L’Eternauta”, ma spessissimo raccolte anche in volume).
Dopo la prima, felicissima esperienza presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, continua il dialogo tra lui e i nostri studenti con un incontro che si terrà il giorno 5 novembre 2013 presso la sede della stessa in p.zza San francesco al Prato.
L’incontro del 5 novembre diventerà una straordinaria occasione di formazione, una rara ed entusiasmante opportunità per poter apprendere direttamente dal Maestro la metodologia del lavoro e i suoi segreti. La lezione sarà organizzata con slides, dimostrazioni dal vivo accompagnate da esercizi pratici in classe ed una dispensa dedicata all’autore.
Questa masterclass darà gli strumenti necessari per entrare ancora di più nel mondo del fumetto professionale, e sarà tra l’altro anche una grande occasione per conoscere questo grande maestro del fumetto di fama internazionale. Potranno partecipare al laboratorio gli studenti dei corsi di “Arte del Fumetto”, “Disegno”, “Incisione” e gli studenti degli altri corsi, purché iscritti presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia “P. Vannucci”.
Nonostante abbia spaziato in quasi ogni genere narrativo, Horacio Altuna si è distinto anche per la sua abilità nel ritrarre bellissimi personaggi femminili e raccontare intriganti situazioni erotiche, elemento a cui è dovuta anche la lunga collaborazione con la testata “Playboy” (ne trovate un esempio QUI).
Le donnine rappresentate da Altuna avevano già acceso la fantasia dei lettori nel 1975, nelle tavole di “Loco Chavez” (“El loco Chavez”), lo scanzonato e simpatico giornalista protagonista di una delle sue serie più celebri, pubblicate in Argentina su “Clarin”, il più importante quotidiano di Buenos Aires.
Sarebbero tornate poi a far capolino sulle pagine de “Uscita di sicurezza” (“Las puertitas del senor Lopez”), una serie surreale e poetica scritta dal conterraneo Carlos Trillo, sceneggiatore con il quale Altuna realizzerà alcune delle sue opere più significative.
Altuna, che dal 1982 vive a Sitges, presso Barcellona, ricopre da tempo ormai anche la carica di Presidente dell’Associazione Professionale degli Illustratori della Catalogna e si batte da anni e con vigore per l’approvazione di una legge che regoli il diritto d’autore dei professionisti della matita e del pennello (stessa battaglia che in Italia è stata intrapresa da Ivo Milazzo e da altri autori, e di cui potete trovare altre informazioni QUI).
E ora veniamo al Formaggino Mio della Locatelli e alle sue insidiose problematiche.
Di un illustratore misterioso è questa “copertina” del Formaggino Mio della Locatelli. Se qualcuno ha una pallida idea su chi potesse esserne stato l’artefice, faccia un fischio.
Il ragazzino sorridente è sopravvissuto sulle confezioni dei formaggini almeno sino alla fine degli anni Cinquanta, quando alle confezioni venivano allegate le figurine animate. Ma…
Oggi stesso, o meglio ieri, una certa Antonella, col linguaggio tipico di noi gggggiovani che spediamo sms a ogni piè sospinto, ci ha scritto nel blog:
il bambino sulla prima konfezione MIO è una bambina di nome ANNA <3 X INFORMAZIONI CONTATTATEMI LA KONOSCO BENE
Questa dichiarazione ci lascia basiti. Prego, Antonella, aiutaci nella soluzione. Chi è? Tua nonna? Una tua zia?
All’inizio del decennio successivo i formaggini, in scatole cubiche come quella sotto, rintracciata in un catalogo on line, mostravano un ragazzina sorridente diverso, e in quadricromia.
Dopodiché, a metà decennio, le figurine animate erano supportate da annunci pubblicitari simili a quello che segue, legato al film Disney (uscito nel frattempo nelle sale) La spada nella roccia.
L’illustrazione in questione occupava un bello spazio in una pagina del Corriere dei Piccoli, nell’anno 1965.
Chi potrebbe esserne autore? Forse Rino Albertarelli?
Qualcuno ha la risposta in tasca?