JANNACCI IN MOSTRA AL WOW!

Ortolanen

Mentre problemi tecnici di connessione a altre disfunzioni fanno uscire dai gangheri anche il più cvompassato fra i contributors di Internet (basta un temporale e tutto va in tilt per qualche ora, come la neve a Roma e la tracimazione del Lambro a Milano), tento di placare qualche bollente spirito.

L’annuncio di qualche giorno fa su novità editoriali fumettistiche imminenti ha fatto sospettare alcuni fra i followers più hard-core che in edicola stesse per accadere una piccola rivoluzione, con cambiamenti riguardanti le testate in uscita, stravolgimenti, lanci di proposte inenanarrabilmente innovative e chissà quale altro misterioso evento.

Niente di tutto ciò.

Almeno per ora (bisognerà attendere qualche mese, nel 2014).

Cavazzano

Il post in questione si riferiva a novità di imminemte uscita.
Su Witchblade e Laura Braga abbiamo già detto. Poi, la settimana prossima ci soaranno buone cose nell’ambito del fumetto erotico e di quello comico.

Speriamo di riuscire ad annunciare tutto negli stretti tempi che restano, anche se qualche notizia marcità ancor prima di essere stata inclusa in Cartoonist Globale, superata dalla stessa comparsa delle pubblicazioni, in fumetteria o in libreria.

Nel frattempo, ci sono anche delle mostre da segnalare.

Con grande e colpevole ritardo, ecco questa iniziativa, ideata e gestita dall’efficientissimo Davide Barzi, sull’amato Enzo Jannacci.

Le belle rane

Quello sopra è il contributiello mio alla mostra, ispirato alla canzone sotto, scritta con l’insipido Massimo Boldi.

L’altro riferimento implicito nell’illustrazione (SIC) è al capolavoro di Chuck Jones One Froggy Evening.

In sintesi: al Museo del Fumetto di Milano, in collaborazione con la rivista Scarp de’ tenis, sono esposte 50 tavole ispirate al cantautore.

La mostra si intitola La mia gente, come un Lp del 1970, ed è organizzata in occasione della Giornata mondiale di lotta alla povertà.

Gli incassi del catalogo (apppppppppppppppppppena 3 eurilli) andranno alla Caritas Ambrosiana e ai venditori della rivista Scarp de’ tenis, così come i ricavati dell’asta che si terrà il 12 novembre alle 19 da Sotheby’s, in via Broggi 19. M

Ma la mostra non è affatto l’unico appuntamento in ricordo di Jannacci da segnare in agenda: il 7 novembre, sempre allo spazio Wow ci sarà una serata di cabaret (Bove&Limardi e Osvaldo Ardenghi, allievi di Jannacci), il 14 un concerto teatrale (Il saltimbanco e la luna).

Per info, www.lamiagente.eu.

LupAlberto

Enzo Jannacci e Robin blog

Su Batman n. 37 del 1968 (edizioni Mondadori), tramite i disegni di Enrico Bagnoli (e non di Raffaele Paparella come precedentemente scritto, grazie a Felmang per la correzione), incontrava Robin (Dick Grayson) in borghese.

Jannacci-1

Scriveva qualche tempo fa Vittorio Zucconi:
….e sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re….
Oggi è difficile non piangere per te, Enzo, e chi se fotte del re.

Bobo MerendaSempre in quella nefasta circostanza, il flusso delle notizie fumettistiche s’interrompeva ancora una volta, e fra le Donne di Gordon e i fumetti di Paperino raccontati da Baricco s’insinuava la dolorosissima notizia della scomparsa di “uno che ci è sempre piaciuto”, del quale abbiamo comprato e messo i dischi in vinile (nella vita precedente di dj, o discgiòchei, come si diceva allora, per intero).

Era appunto Enzo Jannacci, che ha avuto punti di contatto coi fumetti almeno nel momento in cui lavorava con e per lui Renato Queirolo, credo quando la sua etichetta (di Jannacci) era L’ultima spiaggia, alternativa alle major. Parliamo di metà anni Settanta.

Il ritrotto sopra, dopo l’illustrazione bagnoliana, ovviamente è di Marilena Nardi.
Grazie.

Sotto, Jannacci è con Cochi e Renato.

A suo tempo le agenzie, invece di ricordare degnamente il grande artista, si sono intorcinate su quella che sembra lo scoop mediatico più sorprendente: il fatto che come prima fonte si sia distinta Wikipedia, alle 21:48, seguita poi da Twitter, a dare la notizia della scomparsa. Solo alla fine l’hanno fatto le agenzie e quindi i giornali.

Intanto, grazie a Rossa Arirossa, che ha segnalato qualche refuso e incongruenza in questo post, la cui correzione si è bloccata a causa di un lampo improvviso, seguito dal frastuono di uno stesso (di un tuono, vale a dire).
Strariperà il Lambro?
Cadrà la neve sulla capitale?
Chissà.

Segue un estratto dal famoso programma “poco scritto e molto cantato” Senza Rete, in onda da Napoli, dove con Jannacci cantano anche Salvatore Adamo e Milva.

Presenta Alberto Lupo.

Siamo nel fatidico 1968, l’orchestra è diretta da Pino Calvi.

Sotto, lo Jannacci attore, in un episodio tratto da Le coppie un film diretto da Mario Monicelli, Alberto Sordi e Vittorio De Sica. Con Jannacci c’è Monica Vitti, attrice amatissima, della quale consigli a tutti di leggere l’autobiografia, a tratti lancinante.

Grazie alla sapiente Emi-chan, ecco la riscoperta dei Caroselli di Bruno Bozzetto con l’indiano Unca Dunca, ai quali Jannacci, non acora famoso, collaborò.

La sua voce è riconoscibilissima, ascoltate un po’.

Enzo Jannacci ha sonno

Botta e risposta