Sabato 12 (tra un paio di giorni) Renzo Calegari sarà con noi per l’inaugurazione delle belle mostre ospitate a Lucca sia dal MUF (Museo Italiano del Fumetto), sia a Palazzo Guinigi.
Una stupenda storia, disegnata da lui, con l’eccezionale colorazione di Sergio Tisselli, sarà esposta, insieme a moltissimi altri materiali (centinaia e centinaia di tavole, disegni, schizzi, dipinti) è parte della grande mostra sul West che sìinaura il pomeriggio alle ore 16:30.
La mattina alle 11:30, invece, al Guinigi si apre una prima tappa di Magica Disney, completamente rivista rispetto al debutto napoletamno della scorsa primavera.
Ma parliamo di Calegari.
Lo facciamo attraverso l’affettuoso nessaggio giunto a Cartoonist Globale nei giorni scorsi.
Lo invia Andrea La Malfa, che sarà felice di avere news sul suo Maestro.
Amche prima che dei comunicati stampa ufficiali lo sottolineino, possiamo certificare che Renzo Calegari sarà presente a Lucca sabato pomeriggio, con Tisselli, Pasquale Frisenda, Marco Soldi, Alberto Becattini, Mauro Marcheselli, Graziano Frediani e altri sceneggiatori e disegnatori la cui identità ancora non conosciamo.
Buongiorno,
scrivo principalmente per avere notizie sulla richiesta di assegnazione della pensione tramite legge Bacchelli a Renzo Calegari.
La mia dichiarazione penso che abbia poco peso, ma per quello che potrà valere ritengo opportuno scriverla.
Sono Andrea La Malfa, sottufficiale dell’Aeronautica militare italiana.
Ho conosciuto Renzo e la moglie Wanda (non sono sicuo si scriva così) nel lontano 1989; ero a Chiavari per una specializzazione presso la scuola di telecomunicazioni che ha sede lì.
Essendo appassionato di fumetti avevo letto su Comic Art di una scuola tenuta da Renzo, ma la notizia si era poi rivelata falsa e dalla scuola (che comunque esisteva) mi avevano indirizzato al suo studio privato.
Appena entrato, Wanda mi portò da Renzo che mi spiegò che ormai lui aveva solo il suo studio dove lavorava con i suoi collaboratori, tutti ragazzi che ora mi sembra lavorino per Bonelli e con i quali mi accorsi subito, aveva un rapporto filiale.
Mentre parlavamo, Wanda riconobbe in me quel ragazzo incontrato due giorni prima in una pizzeria al taglio e che li aveva fatti tanto ridere, così, rotto il ghiaccio e trovandoci reciprocamente molto simpatici, iniziai a studiare GRATUITAMENTE presso lo studio Calegari.
In circa due mesi capii subito di non essere sufficientemente dotato, ma Renzo MAI una volta me lo fece notare, per rispetto forse della grande passione che mi animava; al contempo l’amicizia e l’affetto che ci univa crescevano di giorno in giorno e ci portavano a condividere serate, cene, concerti e discussioni politiche dove potevo notare la grande passione e l’equilibrio dei giudizi espressi da chi aveva vissuto personalmente tutti i travagli di cui si parlava.
Lasciai Chiavari l’anno successivo e salutando Renzo e Wanda la commozione ebbe il sopravvento su tutti.
Pur vivendo a Roma, continuai a sentire Renzo e Wanda per telefono, purtroppo sempre più di rado anche perché loro non hanno mai voluto invadere la sfera privata di un giovane con i problemi di due vecchi (così dicevano), non rendendosi mai conto che lo spirito che li ha sempre animati era più giovane del mio.
Portai a conoscerli anche mia moglie, oggi ricercatrice all’università, che rimase affascinata dall’eleganza dei loro modi e dalla loro raffinatezza intellettuale.
L’ultima volta che ho visto Renzo e Wanda è stato tre anni fa; ero a Chiavari per un aggiornamento e mi invitarono a cena. Wanda era già molto malata e ci lasciò soli a chiacchierare, andando a riposarsi in un’altra stanza.
MAI, durante la serata, una lamentela sul loro stato di salute o economico, ma solo una esposizione, non priva di una grande autoironia, di quelle che erano allora le loro condizioni.
Devo essere sincero, da allora ho avuto paura di chiamarli; fino ad oggi, in cui mi pento per non essere stato capace di essergli vicino nel momento più brutto.
Ho provato a chiamarlo, sperando di strappargli, come sono quasi sempre riuscito a fare, un sorriso ma ai numeri di casa (sembra non esista più) ed al cellulare (cade la comunicazione appena parte la chiamata) è irrintracciabile.
Vi chiedo cortesemente di mandarmi in privato i suoi contatti alla mia casella mail:
andrealamalfa@libero.it
Grazie anticipatamente.
Andrea La Malfa
Grazie a te, Andrea, per aver reso pubblici i tuoi sentimenti. Passerò a Renzo questo tuo messaggio, sabato.