ORIGINALI IN MOSTRA A CREMONA

Blueberry

Questo bell’originale di Jean Giraud firmato Gir, e raffigurante il Tenente Blueberry, serve a introdurre il discorso sulla mostra di tavole originali che sta per inasugurarsi a Cremona, anche se non sarà specificamente tra quelle esposte, tutte facenti parte della bellissima e invidiabilissima collezione di Giovanni Nahmias, Martina Treu e il loro Leo.

Il tutto si apre il prossimo sabato 5 ottobre col titolo I Love Fumetti, manifestazione realizzata dal Centro Fumetto “Andrea Pazienza in occasione dei 25 anni di attività.

Siren

Fino al 27 ottobre il prestigioso centro espositivo Santa Maria della Pietà a *Cremona ospiterà ben 125 tavole originali di 107 autori, dagli inizi del Novecento al 2010, riunite per un viaggio unico attraverso i capolavori di alcuni dei grandi maestri del fumetto mondiale.

COPERTINA

Dal Little Nemo di Winsor McCay a Krazy Kat di Herriman, dai Katzenjammer Kids (alias Bibì e Bibò) al Signor Bonaventura, dall’Eternauta a Tex, da Alan Ford alle Sturmtruppen, da Mafalda a Valentina/, fino ai capolavori degli ultimi decenni trasposti anche sul grande schermo: V for Vendetta, Watchmen, Il ritorno del Cavaliere Oscuro, From Hell.

Krazy Kat

Invito tavola rotonda 6 ottobre

L’evento I Love Fumetti celebra infatti il quarto di secolo dell’associazione
cremonese (all’apertura della quale il “presente” blogger era – appunto presente) e un simile traguardo non poteva che essere festeggiato mettendo al centro i fumetti, la nostra passione.

In mostra cìè anche questa meravigliosa striscia classica di Mickey Mouse, della quale ho avuto l’investitura di scrivere la didascalia.

Ne copio di seguito la versione lunga (in mostra, per ragioni di spazio, ci sarà quella necessariamente sintetizzata).

1936 GOTTFREDSON Topolino e la casa dei fantasmi

La coppia Topolino/MickeyPippo/Goofy è tipica dei fumetti, mentre nei disegni animati classici gli amici sono normalmente tre.
Con loro, infatti, c’è anche Paperino (Donald Duck), che in via del tutto eccezionale partecipa anche alla vicenda alla quale appartiene questa strip del 15 agosto 1936.

Scritta da Ted Osborne, l’avventura è disegnata da Floyd Gottfredson con le chine di Ted Thwaites ed è nota in Italia come Topolino nella casa dei fantasmi (Mickey Mouse: The Seven Ghosts).

Si compone di 96 strisce, uscite sui quotidiani americani dal 10 agosto al 28 novembre 1936. In Italia, a partire dal successivo 13 dicembre, esce a puntate sul Topolino giornale edito da Nerbini. Questa striscia, dove Paperino è assente e Pippo vuole dimostrare a Topolino che è un fantasma tirandogli un calcione, è anche citata nel libro del filosofo della Scienza Giulio Giorello La filosofia di Topolino (2013).

  • Sebastiano |

    acqua.
    rileggi meglio gli indizi.

  • Gabriella |

    Ripiombo qui dopo un po’ di tempo. Ora il gioco sarà cercare di individuare il cognome di Sebastiano.
    “Guaialani, ipotizzo.
    Ma faccio per scherzare.
    O forse dev’esserci anche un suono “kappa” che si aspira con un “ci con l’acca” alla toscana.

  • Sebastiano |

    non avendo messo il cognome,
    non per privacy ma per non essere “indicato” (chiamato) con quello dato che è il nome che indica la persona,
    era possibile che non si capisca.
    nel mio cognome ci sono due vocali affiancate “ai” che quando dito il mio nome “completo” sentono “e”
    le consonanti non le ho indicate.
    la “h” citata non è del mio ma di una variante, dovuta di certo all’udito delle persone che tende a distorcere certi suoni,
    che al posto do “ai” ha “eh”
    -ai- la sentono come -e- e in più ci aggiungono una -h- !

  • La Venexiana |

    Sono restrizioni del cazzo, sono d’accordo. Un’altra domanda: in un post diverso avevi accennato a delle spiegazioni lessicali su nomi e cognomi. Non ho capito come stanno le vocali e le consonanti del tuo cognome, forse ho letto superficialmente.

  • La Venexiana |

    Sebastiano, non ho proprio capito tutti i dettagli del tuo ragionamento per mia ignoranza, anche se un po’ di cose le hai spiegate e grazie, hai perso tempo per me. Ma ho capito che fra te e il Centro Pazienza c’è stata divergenza di vedute su come concepire i limiti di costruzione di un fumetto e questo mi basta.

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