L’uscita è fra meno di due settimane, il 21 prossimo!
Come hanno già annunciato anche le pagine web della casa editrice, L’Almanacco dell’Avventura 2014, del quale vediamo sopra la copertina, dedica 240 pagine a colori a due grandi protagonisti del fumetto italiano scomparsi lo scorso anno: Decio Canzio e Sergio Toppi, con la riproposta di tre indimenticabili storie da loro scritte e illustrate per la collana Un uomo un’avventura.
Sono “L’Uomo del Nilo”, “L’Uomo del Messico” e “L’Uomo delle Paludi” (i due primi episodi scritti e sceneggiati da Canzio, il terzo è di Toppo “autore unico”).
Nei magnifici disegni di Toppi rivivono la rivolta dei Dervisci sudanesi contro il Governo britannico, la Rivoluzione Messicana di Pancho Villa e Emiliano Zapata, le guerre dei soldati statunitensi contro i Seminoles.
Il tutto è accompagnato da testi di approfondimento, uno dei quali, molto esteso, si deve a quello che ormai Loris Cantarelli definisce “il presente blogger”.
Come sempre, l’Almanacco è a cura di Graziano Frediani.
A questo punto, from the emailbag, come direbbe Mark Evanier, ripropongo un appello inviato a questo blog un anno fa, dopo la scomparsa di Sergio.
E’ di un appassionato, Andrea Caramella, che ringrazio ancora, le cui parole sagge e condivisibili sono state prese in considerazione dagli amici della Sergio Bonelli Editore.
A voi (altri lettori) le eventuali repliche.
22 agosto 2012, 14:21:26
Ho la piacevole sensazione che Sergio Toppi faccia parte della mia famiglia, da quanto ne ho parlato nel corso degli anni e da quanto è piena la mia casa di sue pubblicazioni.
L’ho incontrato e gli ho parlato più volte. Ringrazio tutti coloro che mi hanno avvicinato a lui e me lo hanno fatto conoscere meglio e mi hanno anche permesso di avere delle sue opere originali.
Per me Toppi è l’esempio di un uomo che lavora con onestà e caparbietà per realizzare in ogni caso opere personali e significative. Il suo lavoro permette una lettura dell’immagine e del racconto per immagini a più livelli.
Toppi ha una profonda cultura, una determinazione ed una gentilezza rare.
Saluto la moglie Aldina, che ho incontrato più volte alle sue mostre e presentazioni di originali.
Chiedo a tutti gli operatori del settore che hanno lavorato e lavoreranno con Toppi e la sua opera, di non speculare e anzi di unirsi per meglio divulgare e pubblicare la sua opera, anche per quel che riguarda i bozzetti, gli studi e le matite.
Sostenete Sergio e Aldina perché il materiale continui a circolare e ad essere conosciuto.
I musei del fumetto si consorzino e si uniscano, anziché parcellizzare sforzi e risorse e inizino organizzando una grande mostra itinerante per l’Italia, partendo proprio da Sergio Toppi.
Il fumetto e l’illustrazione non moriranno mai, perché escono dalla mente e dalle mani dell’uomo capace e che vuole esprimersi.
C’è molto più fumetto ed immagine ed illustrazione di quanta ce n’è mai stata in precedenza.
Ma è un’arte umile e faticosa ma anche se a volte non la si vede, essa sorregge tutto l’immaginario che noi conosciamo, anche se in forme differenti.
Grazie Sergio Toppi, e un abbraccio alla moglie Aldina.
Andrea.
Sotto, la foto inedita di un giorno felice. Un pranzo a Farneta, sopra Lucca, organizzato dal MUF, con Angelo Nencetti e, tra gli altri, Gino Gavioli, Padre Stefano Gorla, Ivo Milazzo, Renzo Calegari…
Toppi è piccolo piccolo in alto a destra.