LA KELLOGG'S CEREALI E IL GESTO DI UMA THURMAN

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Oggi, signori, c’è un intero spettacolo di film animati vecchi e nuovissimi da visionare.

Preparatevi.

Bozzetto_yogi_blab_snoop

A scopo di documentazione e studio, oggi è di scena un’altra sventagliata di partecipazioni straordinarie di personaggi della sigla Hanna-Barbera, unite a pubblicità di varia natura, cominciando dai titoli di testa, o da “intermezzi redazionali” dell’ormai ben nota Kellogg’s Cereali.

Innanzitutto, un personaggio praticamente sconosciuto agli spettatori italiani: il “tigro” Tony. presente sulle scatole dei fiocchi di grano indipendentemente dall’orso Yoghi o da altri personaggi originali di Hanna-Barbera.

Apriamo lo show con questa bella pubblicità delle “Banda del Tigro”, in cui si lancia anche l’epressione “metti un tigre nella tua colazione”, o anche “metti un tigre nella tua tazza”, che significa ovviamete: “metti energia nel tuo cibo, cresci forte e bello, suvvia, orsù”.

L’espressione sarà poi usata in una celebre campagna pubblicitaria di eguale significato da parte della società di carburanti Esso, con lo spot tradotto fedelmente in italiano “Metti un Tigre nel motore”!

Ecco Tony the Tiger’s Band!

Sotto, invece, l’orso Yoghi, che in Italia era doppiato in modo eccelso dall’indimenticato Francesco Mulé, famoso anche per aver iterpretato un Carosello pubblicitario sulla Birra Peroni al fianco della “ragazza-birra” Solvi Stubing.

Tra parentesi, il © dei characters presenti in questo post, dove non siano di proprietà Kellogg’s, è di Hanna-Barbera/Time/Warner.

Ecco anche l’apertura e la chiusura dello show di Yogi Bear offerto dalla Kellogg’s nelle versione che, tradotta, apparve anche sui teleschermi del Primo Canale della Rai (in bianco e nero, però, una decina di anni prima dell’introduzione del colore in Italia) con il titolo Arriva Yoghi!, la domenica pomeriggio, prima di Settevoci con Pippo Baudo.

Di seguito, ancora cereali da colazione, ma questa volta Cocoa Krispies, con un testimonial di eccezione: il “leone di montagna” Svicolone (Snagglepuss).

Doppiato in modo affettato dall’eccezionale Renzo Palmer (che imprestava le sue corde vocali anche a Braccobaldo Bau) con accento emiliano per renderlo ancora più lezioso, secondo alcuni critici in vena di divagazioni si trattava di uno dei pochi personaggi per ragazzi scopertamente gay. Francamente penso che si tratti di un’affermazione miope: ognuno vede quel che pensa di vedere attraverso lenti personali piuttosto limitate, se non affronta le questioni della creatività in una panoramica più ampia.

Io trovo che Svicolone sia piuttosto un personaggio oltremodo timido e gentile, quasi una declinazione di Lupo de’ Lupis o del Toro Ferdinando, un “signore” con indole di altri tempi, a tratti imbranato, come certe macchiette d’epoca di Erminio Macario o di Alberto Sordi (il Conte Claro, Mario Pio, il protagonista del film Mamma mia che impressione!).

Ecco Snagglepuss, in uno spot che come gli altri è inedito in Italia!

Infine potrebbero comparire nella minicompliation sotto anche una coppia di detectives che in Italia non è quasi per niente conosciuta.
Sono un gatto (clone di Mr. Jinx) e un “topone” che sembra uno dei due Pixie & Dixie gigante: Snooper e Blabber, presenti in quale raro fumetto pubblicato alla fine degli anni Sessanta da Arnoldo Mondadori sul mensile Braccobaldo, soprattutto in scene di gruppo, con i disegni del bravissimo Harvey Eisenberg.

Con Snooper e Blabber sono presenti anche gli elfi del riso soffiato Kellogg’s, presenti sulle variopinte scatole del cereale. Uno di loro, riferendosi alla scarsa duttilità mentale del gatto compie un gesto allusivo con le dita disegnando un quadrato (square, che significa “ottuso”): lo stesso che il regista Quentin Tarantino farà compiere in Pulp Fiction a Uma Thurman, con una piccola animazione, forse l’unica della lunga pellicola.

Square

Non c’è da stupirsi, questa pubblicità con Snooper e Blabber risale ai primissimi anni Sessanta (credo al 1961, all’epoca comunque della TV in bianco e nero, che com’è noto si chiude nell’autunno 1961 grazie alle trasmissioni eccezionali della NBC, presentate da Pico De Paperis e Walt Disney in persona) e Tarantino l’ha quasi certamente vista e memorizzata da piccolo, magari in replica (essendo nato nel 1963) o in qualche raccolta vintage.

SnooperBlabber_schizzojpg

Sotto, dunque, Snooper e Blabber.

Ma prima questo recentissimo film: Ghost Stories, a 38-minute compilation of animated shorts by up-and-coming names in the animation world.

The films and filmmakers are:

I Will Miss You by Dave Prosser
The Jump by Charles Huettner
The American Dream by Sean Buckelew
Mountain Ash by Jake Armstrong and Erin Kilkenny
Rat Trap by Caleb Wood
Loose Ends by Louise Bagnall
Phantom Limb by Alex Grigg
Asshole by Conor Finnegan
Ombilda by Ciaran Duffy
Post Personal by Eamonn O’Neill
Last Lives by Scott Benson

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  • ciaoseba |

    A volte gli interlocutori usano termini ambigui per consentirsi e consentire anche ad altri di mantenere elasticità di pensiero e di ragionamento.
    Sebastiano, ammesso che tu, per detto, sia sempre contrario, non credi che se però continui a voler vedere duci dappertutto, essi ti regaleranno prestissimo persino un martirio indolore
    grazie al fatto che li hai costruiti proprio tu?
    Perché non cambi nickname e non provi se riesci a vedere anche qualcos’altro?

  • Sebastiano |

    perchè pensare “male”?
    ricordo che testa quadra ha un doppio significato.
    vuol dire anche che sei un “genio”.
    è per questo che sono contro ai termini doppi, perchè sono ambigui!!!
    non sai mai quale significato l’interlocutore usa.
    e che dire di
    mascella squadrata?
    non è quella dell’eroe?
    se si ha una testa quadra la mascella è compresa in quel quadrato…
    no?

  • tomasoprospero |

    Ricordo che in quinta elementare, quindi nel 1947, il gentile maestro Ulisse Boschini ( pace all’anima sua) mi sbeffeggiava dicendo che la mia testa era quadra; penso fosse in relazione al fatto che accarezzare un cubo fosse meno piacevole che farlo con un testone a sfera.Insomma, avera la testa cubica, o quadrata come si diceva, non era un complimento.
    Va beh, acqua super passata!!!!

  • Sebastiano |

    ma l’omino buffo integrale non è stato rieditato già anni fà?
    o era sono una… “minaccia”?
    a poposito di “gesti” di Vip, Testa quadra:
    ma quando si è iniziato a darne quel significato?
    Tomaso, dici già durante la guerra?
    non sarà un esterofilismo?
    nella striscia del 25 ottobre 1955, Topolino fa un gesto e dà del tonto a Pluto, è un quadrato?
    p.s.
    ho dimenticato l’alimentatore da un amico e mi sà che fino a sabato… tacerò se non trovo un’alternativa
    saluti

  • Simona |

    Sì, in due. Quando l’Omino Bufo era alla fine di “Cattivik” credo che dopo aver ristampato un po’ di storie apparse in precedenza e che erano del solo Castelli, Artibani abbia ripreso il personaggio in mano e l’abbia scritto e disegnato da solo. Compariva in fondo alle storie di Cattivik originarie del Bonvi.

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