Claudio Ferracci, gentile come sempre, oltre a citare il libro di Scarpa uscito per i tipi della Ehapa Verlag, ci ha inviato questo reportage scattato in una galleria dogve si è tenuta la mostra-omaggio per Robert Crumb, che ieri ha compiuto i suoi primi settant’anni.
Quello sopra è un omaggio di Charles Burns.
Il resto del post non c’entra con la mostra, ma riguarda ancora la musica crumbiana.
Alessandra Valsecchi ci segnalò che un apio di anni fa Crumb con la East River String Band venne in Italia, forse per la sua prima volta pubblicamente (in viaggio di piacere non sappiamo) l’8 luglio , in quel di Ameno (NO).
Insomma, il maestro dei fumetti underground, creatore di personaggi come Fritz the Cat e Mr. Natural e illustratore delle covers di decine di dischi di blues, oldtime music e rock, e che ha realizzato le copertine di tre album per la Eastriver String Band, si accompagna alla band col suo mandolino, uno strumento che pratica dagli anni Settanta quando era membro dei Cheap Suit Serenaders.
Costituita nel 2006 dai due polistrumentisti Eden Brower e John Heneghan, la East River String Band trae ispirazione dal vasto repertorio folk, blues e pop dell’America della Grande Depressione, a cui si accosta con passione e salutare irriverenza.
Per chi osa ignorarlo: Robert Crumb nasce a Filadelfia il 30 agosto 1943. Nel 1967 crea Zap Comix, rivista contenitore, che ospita i suoi personaggi più famosi, come i già citati Fritz il gatto e Mr. Natural.
Diventato presto un caposcuola, viene chiamato da Janis Joplin a illustrare la copertina del suo album Cheap Thrills.
Sopra, la copertina dell’album e sotto i ritratti della musicista e del fumettista, visti dal micidiale Drew Friedman (art © Drew Friedman, appunto) durante il backstage al Filmore West di San Francisco, nel 1968.
Un po’ di video.
La East River String Band (Eden Brower & John Heneghan) suonano, come primo pezzo d’assaggio On Our Turpentine Farm di by Pigmeat Pete e Catjuice Charlie con la partecipazione straordinaria di Robert Crumb, Pat Conte, Bob Guida & Joe Lauro. 7/8/08.
Per il suo immaginario dirompente, nel 1969 Crumb viene arrestato a New York con l’imputazione di oscenità in una storia pubblicata su Zap Comix n.4.
Nel 1970, in seguito all’enorme successo del film a disegni animati di Fritz the Cat (il “pornogatto”!), animato da Ralph Bakshi – che trasforma il personaggio in un feticcio e in un brand “di moda” a livello planetario – Crumb decide di farlo morire in maniera spietata nei fumetti, per impedire qualunque ulteriore depauperamento del messaggio di rivolta del Gatto e la sua “normalizzazione” commerciale.
Così sia!
Crumb non ha mai rinunciato ai suoi messaggi di rottura e di destabilizzazione. Se da una parte il MOMA nel 1990 ospita un’esposizione delle sue opere, dall’altra Crumb nel 1993 realizza e pubblica due fumetti profondamente provocatori, per la loro smaccata carica antisemita e razzista: When the Goddam Jews Take Over America! e When the Niggers Take Over America!.
In Italia i fumetti di Crumb sono stati pubblicati su Linus, Fallo!, Re Nudo (non so quanto facendogli pervenire le royalties… Meglio non indagare) e raccolti da Milano Libri e Stampa Alternativa.
Il brano finale del post, che vi propino senza batter ciglio, vede il nostro amico Crumb con i suoi Cheap Suit Serenaders. Insieme interpretano la hit Mysterious Mose, rispetto al quale (nei remoti anni Settanta) vidi uno schizzo su uno dei vari quaderni a quadretti usati dal papà di Fritz.
L’immagine era allegramente inquietante e nulla mi toglie dalla testa che… (vedi sotto).
… che sia stata ispirata da un surrelistico cartoon di Max Fleischer del 1930 che il giovanissimo Robert visionò da qualche parte, forse in TV.
Eccolo di seguito (io l’avrei scoperto su una scassata televisione locale fiorentina all’inizio del decennio Ottanta). Capolavoro.
Lo ripropongo anche perché Sauro Pennacchioli avrà in tal modo pane per i suoi denti. Effettivamente esiste una “discendenzza diretta” tra i Fleischer e Crumb, mentre per altre connessioni di questo tipo, soprattutto riguardo a Benito Jacovitti, si è ipotizzato e discusso, ma senza portare prove schiaccianti.
La “cagnolina” spaventata partner di Bimbo sarebbe divenutta di lì a poco la nota Betty Boop.
Trasformarsi in Betty Boop non è poi così complicato.
Ecco come si fa.
Anche così, come segue!