RIVOLTA IN AULA

Mp5_flyer i buchi neri

Un evento che si tiene domani, a Genova, organizzato da Silvana della casa editrice Grrrzetic (sopra c’è tutto quel che serve sapere (apre il post di adesso, tristissimo, peraltro, nel quale Marilena Nardi interviene graficamente sulla scandalosa pronuncia sul Processo Cucchi: agenti assolti, pene sospese per i medici.

Rivolta in aula, ovviamente.

Stefano_Cucchi

Sei le condanne su 12 imputati per la morte del giovane arrestato e morto in custodia nel 2009.

Due anni ai camici bianchi per omicidio colposo e, in un caso, otto mesi per falso ideologico.

Grida alla lettura della sentenza: “Vergogna, assassini”. La sorella in lacrime: “Giustizia ingiusta”.

Giovanardi (protagonista anche del secondo fascicolo di Suore Ninja, bimestrale edito da Star Comics): “Giustizia dopo linciaggio mediatico”.

Il legale degli agenti: “La stampa segua il processo, non Ilaria Cucchi“.

Il pm Barba: “Insoddisfatti”

  • Nestore Del Boccio |

    Tomaso,
    la Fiat ha anche spinto molto per l’entrata in guerra in quanto produceva non solo autoveicoli ma anche armi che, non solo vendeva agli italiani, ma anche, udite, udite, persino alla Germania oltre che alla Russia.
    Poi, non ho detto che gli italiani sono dei felloni o che non siano dei lavoratori. Anzi! Ma non possiamo negare che in quanto a etica lasciamo a desiderare, e non abbiamo un senso civico molto sviluppato. Altrimenti come potremmo spiegarci che la maggior parte del popolo italiano non si fa scrupoli nel votare corrotti e comici, veline e dame di compagnia?… Siamo un popolo che non è in grado di darsi delle regole serie, anzi ama rifiutarle; un popolo incapace di far fruttare il suo immenso patrimonio artistico, incapace di sviluppare e difendere la creatività delle sue genti, incapace di fare sistema, insensibile al pudore nell’esentarsi dalle proprie responsabilità, sempre disfattista agli interessi nazionali ma sempre “inconsapevolmente” prono agli interessi strategici di altri paesi…Non abbiamo mai una visione complessiva del paese ma solo quella del “particulare”, della propria bottega privata o di partito, capace persino di andare a protestare in massa contro le procure quando sono loro stessi promotori di leggi nonchè rappresentanti istituzionali…mai un agire razionale e costruttivo per il bene di tutti.
    E’ facile dirsi, globalisti, internazionalisti, europeisti, se poi non si è in grado, per interesse di casta,di formulare politiche per il bene del proprio paese.
    Tomaso, hai mai avuto modo di frequentare i nostri rappresentanti istituzionali all’estero?… Consolati, ambasciate, istituti di cultura, funzionari europei, insegnanti all’estero (pagati lautamente dal nostro ministero degli esteri)…potrei seguitare con tante altre figure varie, ebbene: sono
    quasi tutti dei menefreghisti; non si curano minimamente di essere rappresentanti degli interessi italiani!
    Non fanno un cazzo! Pensano a sfruttare per tornaconto la propria posizione e godersi i privilegi; si nascondono per evitare eventuali impegni, e della cultura italiana fanno solo folcklore.
    Anzi,con i soldi (tanti) che ricevono dall’Italia, si creano un’altra vita; e, cosa molto amara, loro che dovrebbero rappresentare l’Italia, fanno gli anti-italiani! Esperienze vissute, e tante!!!
    Non è una questione nazionalista (figuriamoci: proprio il sottoscritto), sicuro che siamo e dobbiamo operare per una unione europea più solida, ma dobbiamo essere realisti e capire di fare in modo di creare un’europa diversa e non quella attuale che ci sta togliendo anche le mutande! Ma non abbiamo le qualità.
    Nonostante la cosiddetta crisi europea, Francia e Germania ci stanno svaligiando imprese, aziende, marchi di qualità e tecnicalità produttive; e non siamo capaci di difenderci politicamente perchè abituati ad avere ruoli solo per grazia ricevuta o per ossequio o diritto di supremazia di partito, e non, purtroppo, per meritocrazia, per capacità!
    Siamo di una ipocrisia non riscontrabile in nessun paese del mondo. Parliamo di valori della famiglia e siamo il paese che non produce leggi favorevoli per essa; abbiamo la costituzione che rifiuta la guerra ma troviamo il modo per aggirarla; si parla del valore della vita e non si finanziano le nascite e lasciamo le nuove generazioni allo sbando…
    Ma nello stesso tempo, non ci indigna l’esistenza di soggetti che guadagnano milioni di euro come manager di stato tipo equitalia, e non ci ribelliamo abbastanza ad una sanità che va privatizzandosi sempre più diventando impossibile per i deboli e gli anziani.
    Continuiamo ad assistere imbelli senza chiederci il perchè a poliziotti che picchiano padri di famiglia che chiedono pane!!!… e nello stesso tempo, non siamo in grado di fare nulla per il declino della scuola e della ricerca. Intanto si vanno creando condizioni che ci porteranno verso un nuovo medioevo…
    Assistiamo inermi ad un lento ma inesorabile declivio che ci sprofonda verso abissi assimilabili sempre più alle periferie sudamericane!

  • nestore del boccio |

    Sabi,
    per me la patria è determinata dalla sua storia, dalla sua cultura, dalla sua lingua, dialetti compresi.
    La “variabilità” del concetto di Patria dovuta allo spazio geografico è importante ma fino ad un certo punto.
    Trovo più referenziale la sua storia, la cultura, la lingua con gli annessi dialetti, oltre a riferimenti e valori
    costituzionali. Lo stesso concetto di patria, come hai scritto, riferita al “quotidiano”, è legato molto
    all’esistente, il quale, secondo me, è molto generato dalla mercificazione del “mostro” o dal “dio” consumo,
    divenuto idolo laico che frammenta sempre più il corpus umano: individualizzondolo o parcellizzandolo tout court!
    Più sei unico ma tristemente solo, più hai bisogno di tutto e quindi: eccoti pronto il “dio” consumo!!!
    Quindi, per me, l’identità di patria, soprattutto per l’italiano, risiede nella cultura, nella sua storia: solo in
    questo modo potrà rendersi conto delle sue ricchezze e svilupparle. Ma deve prenderne coscienza. E mi auguro il più
    presto possibile. Ma soprattutto che se ne facciano carico le nuove generazioni. Noi siamo qui!

  • nestore del boccio |

    Rispondo in questo post, come promesso, sia a Sabi che a Tomaso a quanto detto su “patria e fumetti”.

  • nestore del boccio |

    E’ vero Giovanni: ignavia e indifferenza!
    Ci sono persone che per timore di eventuali ritorsioni, non si esprimono su post di questo taglio.
    E questo ci fa riflettere sullo stato cui siamo arrivati!
    Ieri, nel sentire la sentenza, sono rimasto allibito per delle interpretazioni da parte della giuria che sono,
    per certi versi, contraddittorie!
    D’impeto ho urlato anch’io le stesse parole dei genitori ed amici:
    anche trovandomi migliaia di km distante. A mente fredda mi sono fatto mille ipotesi senza trovare una risposta convincente…
    perchè tutto sembra incredibile!
    Non so cosa scrivono i giornali italiani sulla vicenda, vedo soltanto che nelle reti rai c’è solo grande omertà.
    Pensando ed attenendosi ai fatti, semplicemente come saltano all’occhio, vediamo, nella giornata di ieri, due avvenimenti incredibili
    che per certi versi si legano:
    sentenza Cucchi e bastonate a padri di famiglia che dimostrano pacificamente per il lavoro,
    compreso la testa fracassata di un sindaco.
    Cosa dire? Si commenta da sè!!!
    C’è da chiedersi: cosa hanno in comune questi due episodi tragici? Cosa li lega? Perchè?
    Forse c’è una carenza culturale di fondo delle forze dell’ordine, di impreparazione, di motivazioni ideologiche? Cosa?…
    Un fatto è certo:
    siamo un paese senza modelli di senso civico cui fare riferimento.
    E cio’ si accresce nel momento in cui sono gli stessi referenti politici
    a darne cattivo esempio ed immagine!!!

  • Giovanni Capoccia |

    Ringrazio Luca, Mariella e Nestore per questo lungo commento “a cuore aperto”, spassionato. In fondo c’entra abbastanza anche con la vicenda Cucchi, e con tutto il male che circola nel nostro Paese e con l’ignavia (termine dantesco) dei suoi abitanti.

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