Come più volte annunciato, tentiamo di affrontare un discorso ampio, ma come sempre assi frammentato, sul Maestro Gianni De Luca, che qualche anno fa è stato riportato sulla cresta dell’onda grazie all’eccezionale mostra allestita a Bologna dal talentuoso gruppo degli Hamelin, in coincidenza con la seconda edizione del Festival BilBOlbul.
Un grande fumettista e illustratore, De Luca, del quale vale la pena di riparlare, per approfondire, certi che non riusciremo mai a sviscerare tutte le insondate sfaccettature di un autore tanto complesso.
Lo facciamo come di consueto con alcuni aficionados, come Roy Mann, che ci invia il cimelio d’apertura, una rara cover dell’Uomo Mascherato immaginata, con delicatezza e molta personalità, da De Luca (sotto, in un autoritratto del 1974, © Eredi De Luca).
Grazie a tutti in anticipo e in posticipo.
Tomaso Turchi, dal canto suo, affronterà un argomento specifico nei prossimi post.
Roy Mann spiega che nel 1966 il mercato del fumetto romano era in netta crisi. Il Vittorioso aveva chiuso i battenti e i disegnatori andarono in massa dai Fratelli Spada, che pubblicavano in massima parte fumetti statunitensi nati per i quotidiani.
Ci si fiondarono in massa, nonostante i compensi più bassi di quelli del Vittorioso o di altri settimanali come il Corriere dei Piccoli…
De Luca fece solo una copertina per un albo, quella che vedete sopra. O forse ne fece un paio al massimo (sarebbe interessante rintracciare la seconda, casomai).
Sotto, la versione francese dell’albo e della sua caver, per le solite Editions du Remparts.
Ecco il punto di partenza: la tavola dalla quale De Luca ha tratto gli elemti di base della sua illustrazione.
E, sotto, la riproduzione dello splendido originale.
Franco Caprioli disegnò l’ennesima versione di Moby Dick, Renato Polese un classico a fumetti.
L’unico che si dedicò a realizzare diversi episodi dell’Uomo Mascherato fu Sciotti.
Naturalmente siamo appena all’inizio del discorso, anzi, non abbiamo quasi ancora cominciato.
Ma il fatto che nel dicembre 1966 De Luca consegni al Giornalino questa superba illustrazione di stampo religios-rocchettaro, fa capire che una nuova prospettiva gli si era fortunatamente aperta, più redditizia di quella propostagli dagli Spada.
OPS! Ne post è caduta una tavola sconosciuta (o quasi).
Di cosa mai si tratterà?