ARMANDO TROVAJOLI DEPONE LA SUA BACCHETTA

Trovajoli

Tutti i giornali hanno parlato della scomparsa di questo gigante della musica popolare italiana, forse senza rendergli il meritato tributo, almeno per il momento.

Era nato a Roma il 2 settembre 1917, aveva 95 anni.

Questo leggendario compositore si è spento a Roma il 28 febbraio scorso, ma la notizia è stata divulgata solo oggi dalla moglie Maria Paola Sapienza come ultima volontà dello stesso artista.

Per Garinei e Giovannini, compone le musiche delle commedie musicali: Rugantino (rappresentato anche a Broadway, sopra con il suo brano capitale, eseguito – nella Capitale, appunto – da Adriano Celentano), Ciao Rudy (con Marcello Mastroianni), Aggiungi un posto a tavola (rappresentato in tutto il mondo da Londra a Vienna, da Madrid a Mosca, da Buenos Aires a Rio de Janeiro), Accendiamo la Lampada, Bravo!, Se il tempo fosse un gambero, Vacanze romane.
Sempre per il teatro, per la regia di Mario Missiroli e la collaborazione di Tullio Kezich, L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, adattata in commedia musicale.

Nell’audio embeddatto sotto, Trovajoli sona e dirige la fantasia di brani interpretati da Mina e Johnny Dorelli in un ciclo del programma radiofonico Gran Varietà di Antonio Amurri, Maurizio Jurgens e Dino Verde (ma anche di Enrico Vaime, per un breve ciclo).

La puntata sotto fa parte della lunga partecipazione di Mina a cavallo fra il 1977 e il 1978, quando già la cantante stava rarefacendo le sue presenze in pubblico. Anzi, questa, che è l’ultima puntata della serie, segna anche la sua ultima partecipazione al popolare show da 8 milioni di radioascoltatori a puntata.

Un riferimento nel dialogo fra Trovajoli e Dorelli viene fatto all’assenza di Mina nella XIV e nella XV puntata a causa di un’influenza. Le due puntate con i soli Dorelli e Trovajoli erano registrate una di seguito all’altra lo stesso giorno, per essere mandate in onda in due domeniche consecutive, abilmente mixate dal regista Federico Sanguigni con altri segmenti del programma.

Oggi, proprio Dorelli, in un comunicato dell’agenzia Ansa ricorda Trovajoli ai tempi di Aggiungi un posto a tavola: «abbiamo vissuto cinque-sei anni da fine del mondo. Nello stesso ruolo ha guidato poi anche mio figlio. Ma sono tante le cose fatte insieme».

Ben note le sue sfuriate: «Professionalmente era il massimo, ma lavorare con lui in buca che ti ascoltava non era mica facile. Una volta, spingendo un carrello in una scena di ‘Aggiungi un posto a tavolà, persi un paio di note e lui saltò su: ‘Johnny m’hai rotto il…!»