E non credo di essere il solo.
Bando alla nostalgia, fuori luogo anche perché, personalmente, non ho mai potuto possedere per ragioni anagrafiche alcuni dei preziosi volumetti animati dagli eccelsi, fantasiosissimi e inimitabili disegni di benito Jacovitti, il Diorio Vitt (o Diariovitt) incarnano un pezzo della storia migliore della nostra Penisola.
… a differenza dagli accadimenti davvero funesti che vi si sono abbattuti negli ultimi anni, “neoagenda Monti” compresa, subito sposata e soatenuta da figuri ai quali ben pochi presterebbero le loro preziose copie del Diariovitt (o Diario Vitt), per paura di non vederlo più tornare al mittente.
Perché sono distratti, naturalmente.
Cosa avevate capito?
La ragione primaria di questo post, in ogni caso, è mostrare alcune panoramiche, come le definiva Jacovitti, realizzate da altri, sia dopo di lui, sia prima.
Forse da alcuni di questi “disegnoni” visti dall’alto potrebbe aver preso spunto.
In ogni caso, sappiamo che Jac stesso aveva visionato tavole similari di Giove Toppi.
Sotto, una sua tavola “pre-panoramica” pubblicata sul numero di Ferragosto del 420, dell’anno XVII dell’Era Fascista (1938).
Nel nostro libro Jacovitti: sessant’anni di surrealismo a fumetti, così descriviamo l’episodio:
Giove Toppi, colonna portante della casa editrice fiorentina, disegna molte copertine per questa testata, come per altre riviste consimili. Per il numero di Ferragosto dell’anno XVII dell’Era Fascista (oggi dobbiamo fare un calcolo mentale per chiarire che è il 1938), il notevole cartellonista e autore di fumetti toscano (scomparso nel 1942) disegna una “panoramica” di ambiente balneare: una scena a tutta pagina, affollatissima di personaggi e piena di gag visive e verbali.
Non c’è dubbio che anche Giove Toppi si affianchi ai già citati autori, italiani e americani, nell’ispirare Jacovitti nel suo rivoluzionario approccio alla composizione della tavola disegnata.
Forse ne aveva pure viste di Dubout, anche se secondo Tomaso Turchi (e c’è del vero in quel che ipotizza) in realtà Jacovitti avrebbe citato solo tardivamente questo grande umorista francese fra i suoi ispiratori. E più che una diretta “discendenza creativa” potrebbe essersi verificata un’ottima sintonia fra i due artisti.
Ecco alcune panoramiche “extra Jac”, con commenti più che scarsi da parte mia.
Ai visitors il compito di imbastirne, se vorranno.
Sotto, la versione dello stesso disegno con l’aggiunta del colore.
Un nuovo complesso panorama di Harrison Cady, illustratore del quale abbiamo parlato più volte.
“Nuovo” perché rinvenuto recentemente.
Non ho mai postato nulla di Zim prima d’ora…
Rimedio in parte.
Questa sopra, recente, suggella una collaborazione fra Michel Fiffe e Michael Allred .
Dudley Fisher: una delle tante panoramiche di Right Around Home.
Sotto, in due tranci, una panoramica di Wally Wood con un visibilio di personaggi dei Comics.
Questa non è affatto una panoramica, ma poiché si tratta di una storiella muta essenziale e impeccabile, be’… la posto!
Farà ancora più sensazione quando si rivelerà (e sto per farlo) che è opera di Crocket Jonhson.
Già, il creatore della striscia di Barnaby.