Ci ha scritto nel blog, in coda a un altro post, Leonardo, nipote di Enrico De Seta, un grande disegnatore e illustratore sul quel ci siamo sempre riproposti di scrivere qualcosa di più.
Scrive Leonardo: Che bello leggere dei commenti cosi belli sul mio caro nonno che, come avete detto voi, non ha avuto il riconoscimento che forse si meritava, ma che lui assolutamente non cercava.
Sono a disposizione per ulteriori vostre curiosità.
Attendiamo qualche tuo scritto in merito, caro Leonardo. Per il momento ricordiiamo qui tuo nonno con un link a un lungo video-programma sulla satira in Italia nel decennio Settanta, segnalatoci da dall’internauta Loris Cantarelli, mai troppo ringraziabile. Il titolo del programma è Italia in 4D. Anni 70 – Potenti Risate: nuova satira e vecchia censura.
Parla anche dell’introduzione della televisione a colori, cosa che con la satira c’entra poco o niente.
De Seta compare con tanti altri disegnatori (e attori) di fumetti e vigmnette, da Giorgio Forattini al suo best, sino al gruppone del Male.
Commentano il post precedente su De Seta, così si esprime Fortunato Latella:
In parte perché se ne parla nel recente saggio Eccetto Topolino (per il suo ruolo di direttore artistico di Argentovivo! e un suo tentativo in controtendenza di proporsi alla KFS), in parte per la recentissima scomparsa del documentarista Vittorio De Seta (in passato, dovevo sempre sforzarmi per non confonderne i nomi) è un autore a cui pensavo proprio in questi giorni.
Ho sempre sperato di poter leggere qualche corposo saggio su di lui, ma sembra non ci sia nulla di più che piccolissime e sommarie biografie.
Eppure dovrebbe interessare sia agli appassionati di Fumetto, che di Illustrazione che di Cinema…
Così prosegue IllustrAutori:
A me risulta che sia nato a Catania il 17 febbraio 1908 e morto a Roma il 28 novembre 2008, con questo mini-CV raccolto qua e là:
Dalla città siciliana, dove il padre si trovava per motivi professionali, la famiglia si trasferisce nella capitale. A 15 anni pubblica il suo primo disegno sul Serenissimo, testata umoristica ispirata alla tedesca Simplicissimus.
Collabora con diverse testate (una quarantina in tutta la carriera), tra le quali l’antifascista “Sancio Pancia”, “Gente nostra”, “Il tifone”. Nel 1930 è al “Travaso”. Nel 1937 inventa e dirige il giornale a fumetti “Argentovivo!” e dal 1938 collabora con il “Marc’Aurelio”, dove crea il leggendario Mago Bacù.
Collabora con il “Guerin Meschino”.
Per “Il Balilla” dà vita a Re Giorgetto d’Inghilterra e Ciurcillone, che dovrebbero essere di propaganda anti-Alleati ma che ottengono l’effetto contrario (al punto che la loro pubblicazione viene interrotta).
Nel 1944 collabora con il settimanale satirico “Pettirosso”, supplemento dell’”Avanti!”, e nel 1947 crea l’effimero “Belzebù!” con Vittorio Metz.
Sono particolarmente conosciuti e apprezzati i suoi cartelloni cinematografici, a cui si dedica nel dopoguerra.
Nel luglio 2008 una chicca a Bari http://www.lucaturi.it/2008/07/ritovato_per_ca.shtml