RENZO CALEGARI: UN APPELLO PER LA LEGGE BACCHELLI

Alessandrini e Calegari

Ho titubato un po’, prima di rendere pubblica in un blog (questo) la situazione personale di Renzo Calegari, celebrato disegnatore e illustratore, firma storica del Fumetto italiano, con il quale ero nella cena collettiva offerta da Angelo Nencetti, legata agli ospiti del MUF, poco più di una settimana fa; quella sopra è una foto che lo ritrae mentre conversa con Giancarlo Alessandrini.

Wayne di Calegarijpg

Poi, hanno cominciato a piovere segnalazioni in mail private e in questo stesso blog, sino a quando anche Marcello Toninelli ha scritto un affettuoso post sul tema, Per ripagare un’emozione, nel suo proprio blog Io e Dante.

E allora, avanti.
Qualche mese fa un altro grande, non più giovane, e nella medesima situazione, aveva auspicato che la sua richiesta fosse reta nota al più ampio numero di persone. Si tratta di un attore, questa volta, non di un fumettista, il bravo Tecoppa, Piero Mazzarella. Ricordate?

Sotto, un video nel quale Piero Mazzarella parla di se stesso, di Ermete Zacconi,di Gigi Proietti, di Ruggero Ruggeri e si esibisce con Enrico Intra in Milano in mano: un singolare percorso lirico/jazzistico in puro stile afro-milanese.

E torniamo a bomba: Calegari in questo momento, dopo la recente morte di sua moglie, l’artista attraversa un periodo di grande difficoltà.

La Regione Liguria si sta adoperando per fargli ottenere i benefici della Legge Bacchelli.
“Il vitalizio della Legge Bacchelli gli consentirebbe di affrontare l’anzianità con minori difficoltà” afferma l’assessore alla Cultura della Regione Angelo Berlangieri.

Fra i firmatari dell’appello per Calegari ci sono, fra gli altri, Maurizio Crozza, don Andrea Gallo, Sergio Cofferati, Carla Signoris, Ferruccio Giromini (che ha diffuso l’appello fra la gente del settore) e molti fra i nostri amici.

E Vincenzo Mollica, autore della lettera che segue:

E-mail da Vincenzo Mollica
Prosegue Roberto Speciale:

Renzo Calegari è un artista con due grandi passioni: il disegno e la storia degli uomini e degli avvenimenti. Ed è questo talento e queste passioni che lo hanno portato in questi 54 anni ad applicarsi al fumetto e in particolare al West americano.

Questo genere, quando è trattato da veri artisti seri e scrupolosi come Calegari produce cultura e popolarizza la storia, avvicinandola ai più giovani.
Non a caso si è cimentato con successo anche sul tema del Risorgimento, dell’Unità d’Italia e della Resistenza.
Come qualche volta succede agli artisti anche noti e di successo si è immerso completamente in tutti questi anni nel suo mondo e nella sua arte, occupandosi scarsamente delle questioni più pratiche, delle sue condizioni di vita e del suo benessere.

Oggi, dopo aver perso molto recentemente la sua adorata moglie, rischia seriamente di condurre una vita difficilissima dal punto di vista economico ed umano. La Legge Bacchelli per lui è essenziale non solo dal punto di vista materiale ma anche come segnale pubblico di solidarietà e di riconoscimento del suo impegno artistico.

Calegari

Così Marcello Toninelli commenta nel suo blog sopra citato:
Credo che tutti coloro che hanno ricevuto da lui il dono di almeno un’emozione debbano adesso stringerglisi attorno e sostenere questa richiesta affinché i prossimi anni gli siano più lievi, come dovrebbe essere per tutti coloro che hanno speso una vita al servizio dell’Arte e della Cultura, sovente senza preoccuparsi troppo del lato più venale del mestiere di vivere.

Giada e Calegari

Con Calegari ci siamo conosciuti nel lontano 1979 presso l’Antico Castello sul Lungomare di Rapallo, con Luciano Bottaro, Antonio Terenghi, Carlo Chendi, Giorgio Cavazzano… C’erano anche gli scomparsi Sante D’Amico, Lina Buffolente, Giovan Battista Carpi, Antonio Canale ed Egidio Gherlizza. Un gruppo di autori incredibile, al quale si erano uniti l’allora assai giovane Philippe Bercovici e il navigato Bara, che sarebbe stato premiato, quell’anno, insieme a Victor Broussard della Sagéditions.

Per quelli a quali il nome di Bara dice pochino, metto sotto alcune sue gag con Max l’esploratore, che è un punto fermo nella memoria collettiva di chi ha più di mezzo secolo.

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Divagazione a parte, tornando a Calegari; l’artista ha 79 anni, è il realizzatore, fra le sue numerose opere, di una celebre Storia del West a fumetti pubblicata da Sergio Bonelli. Recentemente aveva annunciato l’intenzione di tornare a lavorare, dopo anni, per riportare a Chiavari la Scuola del Fumetto (che oggi ha invece sede a Sestri Levante).

Calegari18

PS: La ragazza alla quale Calegari sta facendo un disegno è Giada.

  • Andrea |

    Buongiorno,
    scrivo principalmente per avere notizie sulla richiesta di assegnazione
    della pensione tramite legge Bacchelli a Renzo Calegari.
    La mia dichiarazione penso che abbia poco peso, ma per quello che potrà valere
    ritengo opportuno scriverla.
    Sono Andrea La Malfa, sottufficiale dell’Aeronautica militare italiana.
    Ho conosciuto Renzo e la moglie Wanda (non sono sicuo si scriva così) nel
    lontano 1989; ero a Chiavari per una specializzazione presso la scuola di
    telecomunicazioni che ha sede lì. Essendo appassionato di fumetti avevo letto
    su Comic Art di una scuola tenuta da Renzo, ma la notizia si era poi rivelata
    falsa e dalla scuola (che comunque esisteva) mi avevano indirizzato al suo
    studio privato.
    Appena entrato, Wanda mi portò da Renzo che mi spiegò che ormai lui aveva solo
    il suo studio dove lavorava con i suoi collaboratori, tutti ragazzi che ora mi
    sembra lavorino per Bonelli e con i quali mi accorsi subito, aveva un rapporto
    filiale.
    Mentre parlavamo, Wanda riconobbe in me quel ragazzo incontrato due giorni
    prima in una pizzeria al taglio e che li aveva fatti tanto ridere, così, rotto
    il ghiaccio e trovandoci reciprocamente molto simpatici, iniziai a studiare
    GRATUITAMENTE presso lo studio Calegari.
    In circa due mesi capii subito di non essere sufficientemente dotato, ma Renzo
    MAI una volta me lo fece notare, per rispetto forse della grande passione che
    mi animava; al contempo l’amicizia e l’affetto che ci univa crescevano di
    giorno in giorno e ci portavano a condividere serate, cene, concerti e
    discussioni politiche dove potevo notare la grande passione e l’equilibrio dei
    giudizi espressi da chi aveva vissuto personalmente tutti i travagli di cui si
    parlava.
    Lasciai Chiavari l’anno successivo e salutando Renzo e Wanda la commozione
    ebbe il sopravvento su tutti.
    Pur vivendo a Roma, continuai a sentire Renzo e Wanda per telefono, purtroppo
    sempre più di rado anche perché loro non hanno mai voluto invadere la sfera
    privata di un giovane con i problemi di due vecchi (così dicevano), non
    rendendosi mai conto che lo spirito che li ha sempre animati era più giovane
    del mio.
    Portai a conoscerli anche mia moglie, oggi ricercatrice all’università, che
    rimase affascinata dall’eleganza dei loro modi e dalla loro raffinatezza
    intellettuale.
    L’ultima volta che ho visto Renzo e Wanda è stato tre anni fa; ero a Chiavari
    per un aggiornamento e mi invitarono a cena. Wanda era già molto malata e ci
    lasciò soli a chiacchierare, andando a riposarsi in un’altra stanza.
    MAI, durante la serata, una lamentela sul loro stato di salute o economico, ma
    solo una esposizione, non priva di una grande autoironia, di quelle che erano
    allora le loro condizioni.
    Devo essere sincero, da allora ho avuto paura di chiamarli; fino ad oggi, in
    cui mi pento per non essere stato capace di essergli vicino nel momento più
    brutto.
    Ho provato a chiamarlo, sperando di strappargli, come sono quasi
    sempre riuscito a fare, un sorriso ma ai numeri di casa (sembra non esista più) ed al cellulare (cade la comunicazione appena parte la chiamata) è irrintracciabile.
    Vi chiedo cortesemente di mandarmi in privato i suoi contatti alla mia casella mail:
    andrealamalfa@libero.it
    Grazie anticipatamente.
    Andrea La Malfa

  • Luca Boschi |

    Ciao, Rossano, ben ritrovato!
    Da questo appello sono passati un po’ tanti mesi, la situazione politica è quella che è (come ben vedi) e mi sembra che per Renzo non si stia smuovendo niente.
    Restiamo in contatto, se anche tu dovessi sapere qualcosa, condividiamocelo!
    Buona giornata e buon combattimento.
    Luca

  • rossano |

    Devo ammettere che non sapevo della situazione di Renzo.
    Da un po’ di anni ho abbandonato, non in maniera totale, il fumetto per riprendere a pieno tempo l’attività politica…cme fece a suo tempo Renzo.
    Se posso fare qualchecosa, io ci sono.

  • Enrico Urbinati |

    “Gian Luigi Bona!? Sei una terza persona (scusate la curiosità) rispetto a “Luigi F. Bona” e Gian Luigi Bonelli (scomparso da un pezzo, e non puoi essere lui).
    Se esisti davvero, manifestati perché è curioso davvero che tu abbia un nome simile che è un bivio tra altri due famosi.

  • mauro maissa |

    ringrazio calegari per le emozioni che mi ha fatto vivere con le sue immagini
    trovo giusto firmare e spero che sia concesso al più presto
    mauro chiavari

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