Come i nostri lettori già sanno, la rivistella Variety ha annunciato a inizio luglio che la regia di un nuovo film su Braccio di Ferro, scritto da Jay Scherick e David Ronn (I Puffi in 3D: un esperimento discutibile sul quale abbiamo preferito “sopravvolare”), è stata affidata a Genndy Tartakovsky (Геннадий Борисович Тартаковский), il regista russo, anche un po’ misterioso, classe 1970, che si è fatto un nome eccezionale grazie a serie animate un po’ di culto come Le Superchicche, Il Laboratorio di Dexter, Samurai Jack e Star Wars: the Clone Wars.
Genndy è attualmente impegnato con Hotel Transylvania, lungometraggio animato sul quale gravano molte aspettative (anche di botteghino).
In questo post il tariler italiano, fra gli altri.
Genndy ha recentissimamente rilasciato un’intervista al Los Angeles Times.
“I took all the aesthetics I like from 2-D and applied them here. I don’t want to do animation to mimic reality. I want to push reality. You want to have your own identity. You don’t want to have an expression that Pixar has. That was super important to me. In 2-D, the way you draw defines you, but in CG the computer takes away your identity. I wanted to make sure the movie had my point of view.”
Tanto per gradire, posto anche altri divertenti materiali su Popeye. Così, chi ha tempo da investire in modo intelligente può goderseli.
L’omaggio grafico di Stephen DeStefano ripreso in qusta pagina serve a far rimbalzare la notizia di qualche mese fa diramata dalla Sony sulla sua intenzione di far realizzare un lungometraggio di animazione in CGI su Popeye.
Genndy parla di sé:
“I loved drawings,” Tartakovsky said. “Loving that to begin with and watching it move. That captured my imagination — how to make this thing come alive. And the next level was actually doing something and having a kid laugh at it. It was a way of doing my own stand-up comedy. I didn’t have the verbal skills to be funny. I wasn’t even very good, that was the funny part. I wasn’t talented in any way.”
After two years of studying film at Columbia College Chicago, Tartakovsky transferred to the elite animation program at the California Institute of the Arts, where he met “Brave” director Mark Andrews, who would later work as a storyboard artist on Tartakovsky’s shows “Star Wars: Clone Wars” and “Samurai Jack.”
Intanto, ecco una carrellata di recenti interpretazioni degli eroi di Segar. Anche chi non conoscesse DeStefano, forse puà ricordare di aver visto, non troppo tempo fa, la copertina da lui disegnata del cofanetto di dvd del Popeye dei Fleischer del quale posto, sotto, il bozzetto a matita.
Segue un tentativo di modernizzare Popeye e Bluto, in versione grunge, più o meno musicale, che DeStefano ha eseguito buttando un’occhio all’interpretazione grafica di Bud Sagendorf.
Sotto, DeStefano in autocaricatura, con maschere bracciodiferriane legate a diversi periodi della vita del personaggio.
Segue la copertina della fanzine Apatoons, realizzata da DeStefano nel 2003.
Infine, alcune immagini a matita, di studio per un paio di personaggi della serie: Babbo di Bordo, o Papà Trinchetto, altrimenti detto Braccio di Legno (ma in sostanza Poopdeck Pappy) e la Strega Bacheca, o Bagheca (The Sea Hag). La Strega di Mare, insomma.