Si chiama Molto Casarsese.
Il riferimento non è così immediatamente chiaro per tutti: trattasi nientepopodimenocé di Pier Paolo Pasolini, poeta, giornalista e regista, barbaramente ucciso (anche, con tutta probabilità) dalla famosa Banda della Magliana per conto dei poteri occulti che hanno regolato segretamente per decenni, sino ad oggi (compreso, con qualche sfaccettatura fantasiosa) questo Stivaletto.
“L’incredibile Primo” è un albo ispirato all’incredibile Hulk, di Stan Lee e Jack Kirby, innestato sulla figura di Primo Carnera, pugile e attore. E secondo Alfredo Castelli (ma stento a crederci, onestamente) anche disegnatore di fumetti.
Tintin, di Hergè, alle prese con gli Ufo, assidui frequentatori della provincia pordenonese.
I Puffi, di Peyo, diventano I Papu, duo apparentemente comico.
L’occasione è propizia per ricordare che ieri a Pordenone si è tenuta questa mostra singolare che riguarda(va) l’opera di Marco Tonus.
Questa di Braccio di Erto è una delle dieci cartoline con le copertine dei più grandi fumetti pordenonesi di sempre, che hanno accompagnato intere generazioni di lettori sulle rive del Noncello.
Gli organizzatori dell’evento ammonivano: “Non lasciate che tornino nell’oblio a causa dell’internet. Riscoprite i fumetti locali che hanno fatto la storia della nona arte!”
Il tutto a Pordenone Comics.
Alcuni Peanuts, di Charles M. Schulz, si trasformano con destrezza nei Tre Allegri Ragazzi Morti, gruppo musicale che il presente blogger conosce benissimo, anche per aver condiviso con loro una tragica notte di qualche estate fa.
Zanardi, di Andrea Pazienza, diventa Zanussi, azienda leader di elettrodomestici. Altro che Indesit! La Zoppas al suo cospetto claudica da tutte le gambe.
Sperando che Altan non se la prenda, ecco anche La Pimpa nei panni terrrrrribili di Unabomber, autore di una serie di attentati tra Friuli e Veneto.
Ma fu mai “beccato”? No, eh?
Le altre cartoline si possono vedere nel blog di Fany (grazie), e da qualche altra parte, probabilmente mellle pagine personali di Marco (Tonus).
Facendo seguito alla discussione intrapresa da Mario Benenati e Daniele Tomasi in coda al post sulla scomparsa (e la grama vita) del grande disegnatore filippino Tony De Zuñiga, colgo la palla al balzo suggerendo, per chi ama anche i comics di funny animals (e di eroi poco noti in Italia) il fascicolo di Comic Book Artist del quale vedete la copertina sulla destra.
Risale a un decennio fa, October 2002, e consta di ben 116 pagine.
Il titolo:
The Treasures of Gold Key.
Si auto presenta come segue.
Via Internet si può ancora acquistare qui.
COMIC BOOK ARTIST #22 digs up the treasures of Gold Key Comics.
Behind a beautiful, new Bruce Timm cover painting featuring the comic imprint’s greatest hero, Magnus Robot Fighter, we feature interviews and examinations of not only Magnus creator and renowned Tarzan artist Russ Manning, but also Wally Wood and his Total War M.A.R.S. Patrol; the Tarzan of Jesse Marsh; the irrepressible creative team of artist Jesse Santos and writer Don Glut and their superlative ’70s titles, Dagar and Dr. Spektor; Turok, Son of Stone‘s Alberto Giolitti and Paul S. Newman.
Plus Doctor Solar, Boris Karloff, The Twilight Zone, and lots more, including a look at the cartoon comics via a talk with writer Mark Evanier, and a definitive company history!
Seguono, per rendere questo post ancor più stroboscopico, alcune curiose copertine di comic books Gold Key, e anche la foto parziale di una fan.