IllustrAutori ricorda (grazie!) che il filmato che fa la parte del leone in questo post andò in onda sul canale francese ORTF il 20 maggio 1972 nel programma Du tac au tac, prodotto da Jean Frapat, oltre che proiettato alla Lucca 8 di fine ottobre, integrale sul sito ufficiale www.ina.fr/video/CPF86607636/du-tac-au-tac-emission-du-20-mai-1972.fr.html
Intanto, si moltiplicano i ricordi che riguardano il Genio, scomparso dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Sergio Algozzino così scrive, in un sentito ricordo di Moebius nel suo blog.
Qui, Andrea Mazzotta, che ricorda appunto, fra le altre cose, l’incontro di Poggibonsi.
L’Unità ricorda anche le collaborazioni cinematografiche:
Ha collaborato col mondo del cinema, soprattutto per film di fantascienza, partecipando alla concezione grafica di, tra gli altri, ‘Dune’ in una produzione mai realizzata che avrebbe dovuto essere diretta da Alejandro Jodorowsky, ‘Alien’ di Ridley Scott, ‘Tron’ di Steven Lisberger, ‘Abyss’ di James Cameron, ‘Il quinto elemento’ di Luc Besson.
(…)
Federico Fellini ha fatto omaggio a Giraud chiamando il personaggio dell’entomologo in ‘Casanova’ Mobius.
Jean GIRAUD (Moebius et Gir) et Hugo PRATT affrontent 4 onomatopées imaginés par Jean Claude FOREST et Joseph GILLAIN (alias Jijé). Avec ces 4 onomatopées ils construisent une histoire en 3 cases. Ils y introduisent leurs personnages favoris, Blueberry pour GIRAUD et Corto Maltese pour PRATT.
Jean GIRAUD (Moebius) dit GIR dessine une caisse portée par un noir. Claire BRETECHER, Marcel GOTLIB et Philippe DRUILLET vont devoir chacun dessiner ce que contient cette caisse en 3 cases.
Une petite histoire sur le colonialisme apparait.Dans un deuxième temps GOTLIB dessine Napoléon et s’interroge sur ce que sa main faisait sous son gilet. BRETECHER, DRUILLET et GIRAUD donnent chacun une réponse à leur façon.
Tac au tac – 16/08/1975.
Segue un vido più recente, di due anni fa.
In occasione della sua mostra alla Fondation Cartier, Moebius illustrava Télérama (n° 3168, con i programmi dal 2 all’8 ottobre 2010).
Qui parla delle sue esperienze “fuori dal corpo”, ottenute anche grazie a funghetti particolari.