Lucia Mannucci, per una volta da sola, interpreta il classico Le tue mani, di Pino Spotti su testo di Machel Montani.
Il brano è tratto dalla trasmissione del Secondo Canale della Rai Jolly (1970).
Chi, come di noi si occupa di animazione, e anche di audio, potrà forse riconoscere il suo timbro vocale nel coro di questo brano di Dumbo: Ne ho vedute tante da raccontar…
Lucia era nata a Bologna il 18 maggio 1920 e la sua carriera di cantante era legata soprattutto al suo essere stata la voce femminile del Quartetto Cetra.
In occasione dell’imminente Festa della Donna (con Delia Scala, 1968):
Sopra, uno spot del 1962 (sul Lambret-twist) girato per le sale cinematografiche in 35 mm (così si spiega l’uso del colore) per lo scooter Lambretta.
A seguire, alcuni brani tratti dall’eccezionale show televisivo Biblioteca di Studio Uno (1964), diretto da Antonello Falqui e prodotto da Guido Sacerdote, con i testi (soprattutto) di Dino Verde, altro Maestro del quale poco si parla.
Al momento della scomparsa di Virgilio Savona, nell’agosto del 2009, hanno scritto i loro commenti alcuni amici o conoscenti, o quantomeno estimatori del Quartetto Cetra.
Ne riporto alcuni, sperando di far cosa gradita a tutti.
Quello che segue è di Antonio Garganese:
Quando muore un musicista la musica resta un poco impoverita di un proprio organismo vitale, anche se-fortunatamente-trattandosi di arte, per dirla “alla Proust“, essa è eterna e vive al di là del tempo. Ogni volta che si udranno le note o le si produrranno, il “musico” rivivrà ancor più plasticamente nel nostro ricordo, che già fa rivivere di suo.
Savona è stato un musicista pieno, di razza come si dice. Fine, colto, capace, impegnato, mai banale.
Come ex-bambino, nato con la TV, nutrivo per lui una vera adorazione, ai tempi e nel tempo, mi immedesimavo (forse per gli occhialoni). Andavo pazzo per le sue (loro) parodie e quando potei possederle, attraverso le registrazioni di passaggi moderni RAI, ne fui felice.
Ne conservo due copie addirittura (per precauzione). Più altro materiale.
I Cetra erano un alto pezzo della televisione di una volta, una TV non priva di difetti, ma non decaduta come l’attuale. Lo spettacolo e la musica in generale debbono a Savona e al Quartetto Cetra veramente molto.
Lucia Mannucci è stata (come dice Arbore) una delle più belle voci della musica leggera italiana (doppiò la Spaak nella “Vedova Allegra” di Falqui in TV).
Scriveva Roberta Sacchetti:
Ho appreso la triste notizia solo sabato purtroppo, ritornando dalle vacanze. Ho avuto la fortuna di conoscere Virgilio e Lucia andandoli a trovare a Milano, insieme a mia madre che voleva conoscerli già da tanto tempo. Sono stati così gentili da accoglierci in casa loro quando Virgilio era già molto malato, ma ancora pieno di curiosità e interessi e generoso: mi ha aperto il suo archivio dandomi alcuni spartiti di suoi brani che mi interessavano! Non credevo ai miei occhi… ed era molto triste per me constatare quanto la malattia gli impediva di fare tutto ciò che avrebbe voluto e mi sembrava che il mondo lo avesse dimenticato…
Nei vari telegiornali, in questi giorni, non ne hanno quasi parlato dopo tutto quello che i Cetra hanno rappresentato per tutti; è vergognoso!
Credo che Lucia si sentirà molto sola ora ma le siamo vicine come spero lo saranno molti altri.