Francesco Gamba (La Spezia, 15 ottobre 1926 – Milano, 13 febbraio 2012), se n’è andato nella giornata di ieri, alle 6.30 del mattino, a Milano, dopo una breve malattia.
Ne riporta la triste notizia il neoblog Gamba & Company, curato da Vietato Fumettare, con la breve scheda che riprendo.
Disegnatore di lungo corso ha disegnato i più famosi personaggi a fumetti (da Tex a Zagor, passando per il Piccolo Ranger) lasciando un marchio indelebile nella storia del fumetto popolare italiano.
I mezzi di stampa non si occuperanno di lui, nessun annuncio ufficiale, nessun ricordo televisivo, magari nemmeno un articolo sui maggiori quotidiani nazionali (speriamo di si!) ma un solo significativo, sincero GRAZIE da tutti i lettori che lo hanno amato.
Le Edizioni IF di Gianni Bono avevano annunciato per la ripresa delle pubblicazioni in edicola del Piccolo Ranger la data dello scorso 10 febbraio, dopo un’assenza ventennale.
Nato dalla fantasia di Andrea Lavezzolo, il giovanissimo protagonista della serie era stato disegnato proprio da Francesco Gamba, che forse ha fatto in tempo a vedere di nuova in sella il personaggio nelle storie del quale aveva profuso tanto impegno.
Dopo aver illustrato alcuni personaggi della Sergio Bonelli Editore (anche prima che assumesse questo nome) come Tex e Zagor, Francesco Gamba diviene il disegnatore ufficiale, dal 1990, degli albi annuali di Cico, spalla comica di Zagor, molte delle cui avventure sono scritte da Moreno Burattini.
Francesco Gamba, da non confondersi con il cugino Pietro Gamba (che Cartoonist Globale stava citando proprio oggi in un post su Kinowa che comparirà quanto prima) realizza anche alcuni episodi di River Bill su testi di Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli) e Mauro Boselli.
Nel 2006, in occasione dei festeggiamenti per il quarantennale del Comandante Mark della EsseGesse, Francesco Gamba illustra il racconto Commerci pericolosi su testi di Davide Rigamonti, pubblicato su Mark n. 52 delle già citate Edizioni IF.
Sopra, una tavola del 1990 di Francesco Gamba con Zagor e Cico, dall’episodio Una tribù in pericolo.
Grazie all’amico collezionista Umberto Randoli per la segnalazione e al collega blogger Luigi Bicco, titolare di Prima o poi…, il quale ha anche aggiunto altre immagini, due delle quali riporto a seguire.