Come si diceva qualche giorno fa, il grande autore (qualifica la quale comprende in sé quella di fumettista) parla a Torino, prima di involarsi alla volta del festival di Angoulême, del quale si parla qua, e altrove lo si farà.
Dato il numero di richieste per la partecipazione all’incontro, il Circolo dei Lettori ricorda che l’evento sarà trasmesso in streaming (basta CLIKKARE qui: www.circololettori.it/index.php?evt[page-displayItem]&id=210%22 ), e i tagliandi d’ingresso gratuiti verranno distribuiti a partire da un’ora prima dell’incontro fino a esaurimento posti.
Complimenti da Cartoonist Globale al Circolo, che si è assicurato per il giorno 19 prossimo venturo alle ore 21 questo interessante evento su “Cosa diamine è successo ai Fumetti, perdindirindina!?”
In realtà art spiegelman ha scelto, per il suo speech, il titolo “What the %@&*! happened to Comics?”
Traduzione simultanea a cura di Assointerpreti
Evento in streaming
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
I ticket d’ingresso gratuiti verranno distribuiti un’ora prima dell’evento
Come Marcel Proust ha modificato le regole della narrazione, Maus: A Survivor’s Tale di ART SPIEGELMAN ha cambiato le sorti della letteratura per immagini.
Pubblicato tra il 1973 e il 1991, il premiatissimo romanzo a fumetti (auto)biografico ha rivoluzionato soprattutto quello che adesso si discute se (o no) ancora il caso di definire graphic novel. Nello specifico penso proprio di sì.
Per raccontare la tragedia della seconda guerra mondiale, spiegelman ha inventato un mondo abitato solo da animali: gli ebrei sono topi, i nazisti gatti, i francesi rane e così via.
Nell’unica data italiana, oggi l’artista americano incontra il pubblico in un’esclusiva lezione per immagini dove dimostra perché il fumetto è un genere da non sottovalutare. In quella che McLuhan definì cultura “postletterata” il suo peso è destinato a crescere perché «i fumetti sono una sorta di eco del modo in cui il cervello lavora. La gente pensa in forma di immagini iconografiche piuttosto che in ologrammi, in esplosioni di linguaggio e non in paragrafi».
Grazie a Valeria Cardone per la segnalaziuone dell’evento.
L’ultimo post di questo blog dedicato ad art era il seguente:
Non è saggio farsi radere da un barbiere di nome Van Gogh.
Un book trailer di un libro molto, molto interessante che potrebbe essere considerato (lo dico tra il serio e il faceto) una versione americana del leggendario saggio di Antonio Faeti In trappola col topo.
Come le immagini che posto di seguito rendono manifesto, vale la pena di acquistare questo nuovo lavoro del futuro direttore artistico del Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême 2012, impegno che definitivamente, almeno nei prossimi mesi, gli impedirà di giungere in Italia come avremmo desiderato.
Qualche nota in lingua.
In METAMAUS, Spiegelman employs prose, drawings, documents, and photographs to trace the intersecting paths of history, family, and comics that led to the creation, twenty-five years ago, of MAUS, his Pulitzer Prize winning comic book about the Holocaust.
E’ stata la Pantheon Books a pubblicare MetaMaus. Per ora non ho letto commenti particolarmente approfonditi, ma ero distratto, tra l’altro, anche adesso, mentre leggete questo post sono molto, molto lontano geograficamente da dove si potrebbe pensare. Fortuna che gli ordigni elettronici permettono, per dire, anche di fare animazione per il Giappone dalla propria casa sull’albero, qui a Puerto(assai)rico.
Tutto chiaro, no?
Inutile tradurre in italiano.
Come non chiudere con questo cimelio? Una foto di art dell’anno in cui Armstrong fece fare all’umanità un grande passo sul satellite (fintamente).
Il © delle foto e delle immagini sono di art spiegelman e degli aventi diritto (non certo di questo blog, deh!).