AGGIORNAMENTO SUGLI EROI DI FRONTIERA DI “FOCUS STORIA” E IL MUSEO DEL FUMETTO

Donna palumbesca

Ci sono novità.
A parziale correzione e integrazione di quanto scritto nell’articolo che segue, rispetto al quale gli interrogativi fioccavano, da fonte diretta giungono le seguenti news.

L’atteso volume speciale su “fumetti e storia” Eroi di battaglia e di frontiera di Focus Storia è effettivamente uscito una settimana dopo quella annunciata, il giorno 12.

In alcune città è attualmente reperibile (anche in un numero di copie consistente), in altre no.
Oggi stesso, domenica 14, per sempio si trova a Lucca ma non a Bologna.
Quale sia stato il tipo di distribuzione adottato non è dato sapere, ma in settimana si aupica che tutta l’Italia sia effettivamente coperta. Almeno i capoluoghi principali…
Il consiglio, comunque, è di fare la richiesta diretta all’edicolante di fiducia se proprio il libro non si trovasse in giro.

Se le vendite saranno soddisfacenti (e, francamente, non vedo perché dovremmo dubitarne), si ipotizza la messa in cantiere di un secondo analogo volume educational (ma godibilissimo) per il prossimo autunno, su tema Le donne del Risorgimento.

Anticipazioni sui suoi futuri contenuti: le storie sono già state realizzate; qualcosa necessita ancora di editing ma le tavole saranno consegnate in settimana (se avremo anteprime, i lettori di Cartoonist Globale le conosceranno in esclusiva).

Il quattro episodi sono stati realizzati da Giuseppe Palombo, che racconta la storia della donna di un brigante; Lucio Filippucci azzarda un’ipotesi di lettura sulla leggendaria bella Gigogin, su testi di Alfredo Castelli; Sergio Toppi narra la storia di una bambina e Sergio Tisselli illustra quella della prima donna bersagliera.

Eroi e battaglie

Sono veramente soddisfatto, dichiara Angelo Nencetti, Direttore del Museo del Fumetto di Lucca, per l’importante collaborazione che è stata definita tra Muf e la rivista Focus Storia.
Ecco, di seguito, le sue valutazioni.

Uno dei miei intenti principali è stato quello di allargare la conoscenza del fumetto quale efficace mezzo di comunicazione didattico divulgativo, nonché far allargare il numero dei lettori dei fumetti ad oggi normalmente formato di appassionati o cultori dell’argomento.

E’ un vero piacere poter realizzare coproduzioni editoriali che arrivino a centinaia di migliaia di lettori (solo la rivista Focus storia vende in edicola mensilmente per oltre 140.000 copie) delle riviste del gruppo Focus del colosso dell’editoria mondiale Gruner&Jahr – Mondadori che nella gran parte non sono appassionati di fumetti.

Il volume “Eroi e battaglie di frontiera” – racconti per immagini ai confini della storia è l’apripista di una nuova formula che lega il fumetto alla storia, evidenziando quanto il fumetto – che nei fatti è narrazione per immagini di storie di diversa ambientazione e tempo- sia valido strumento per divulgare la storia.

Pubblicità focus per volume

Il volume di ben 148 pagine su grande formato che è in distribuzione in oltre 50.000 copie in tutte le edicole italiane dal 5 agosto, contiene svariate storie realizzate da grandi autori del fumetto italiano su miei soggetti e testi o realizzati da loro stessi.

Un viaggio fra le frontiere della storia: dal periodo romanico, al medioevo giapponese, al periodo dei Conquistatores in Messico, alle seicentesche frontiere austriache viennesi durante l’assedio turco della città, alla settecentesca frontiera americana, alle frontiere del West, alle frontiere coloniali italiane, alle frontiere della seconda guerra mondiale.

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Tale importante accordo segue l’altrettanto importante collaborazione con il Giornalino che ha dato vita, dal 2009, alla collana di volumi Sulle rotte dell’Immaginario, contenente ad oggi l’unica monografica esistente dedicata al grande Sergio Toppi (ben 12 volumi) ed i due volumi dedicati alla storia d’Italia (sei storie di altrettanti grandi maestri del fumetto italiano).

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Questa collana, alla quale si aggiungeranno presto altri volumi dedicati ad altri grandi autori, ha riscosso un successo nelle edicole e presto da noi sarà distribuita, a seguito di un accordo con il ministero della pubblica istruzione, nelle scuole italiane per andare a formare il primo nucleo, nelle biblioteche degli istituti scolastici italiani, della biblioteca dell’immaginario.

Sono contento, per Il Museo del fumetto di Lucca che si attesta ancora una volta come struttura che non sia preposta solo a presentare “nostalgiche visioni espositive del passato” ma preposta, realizzando sempre nuove iniziative di indubbio valenza culturale (come sono le nostre attuali serie di iniziative legate alle celebrazioni per l’Unità d’Italia) legate a far conoscere e valorizzare il fumetto quale ancora attuale e validissimo strumento di comunicazione.

Renzo_calegari

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  • Luca Boschi |

    Gianfranco, grazie!
    Ma questo commento merioterebbe un post a parte!
    Posso usarlo per evidenziarlo (in data di oggi)?

  • Gianfranco Goria |

    Mollica – strano, però. Forse avrà detto che non esiste un Museo “Nazionale”, cioè istituito dallo Stato, ma mi pare impossibile non sappia di ciò che già esiste…: “Le canzoni – è stato il pensiero di Vincenzo Mollica- raccontano il nostro essere nel mondo in quel momento in cui le ascoltiamo. Perciò sì, ascolteremo Vasco ma anche Emma con molta intensità perché ci racconteranno la storia scritta in quella canzone ma soprattutto ci ricorderanno com’eravamo noi a quel tempo”. E poi altri ricordi, fino all’ultimo per Federico Fellini e Civitanova, dove il regista riminese veniva spesso per la sensitiva Pasqualina Pezzolla tanto da aver inserito molti flash di quelle esperienze ne ‘La dolce vita’ e infine un invito a essere più pop. “In Italia c’è ancora divisione fra cultura alta e bassa” secondo Mollica, “basti pensare che non esiste un museo del fumetto in questo Paese”. “In bocca al lupo per il futuro – ha concluso – perché un festival che apre con Giulio Giorello sulla filosofia di Dylan Dog, merita il più grande successo culturale possibile”.

  • DanieleTomasi |

    Trovato, comprato, guardato rapidamente, bellissimo!!!
    I disegni a matita di Ticci, le illustrazioni a piena pagina di Toppi (non proprio tutte, qualcuna è ridotta), gli acquerelli di Ticci e Tisselli, le tavole di Callegari e di D’Antonio: tutto magnifico, una gioia per gli occhi. Non vedo l’ora di leggerlo.

  • Armando |

    Nì, nin te lo dico! 🙂

  • Cartoonist Globale |

    Ciao, Armando!
    Potri risponderti con un “nì”!
    E comunque, qualcuno scriverebbe su un cartello: “Stiamo lavorando èer voi”-
    Non dirmi che sono stato reticente!

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