Vive nel Maryland a Baltimora, la stessa città alla quale faceva capo la defunta etichetta Gemstone, ma non c’entra nulla.
Si distingue per il suo stile iconoclasta post-underground, che potrebbe inquadrarsi nell’area ispiratrice dei deliri si “Spain” Rodriguez con qualche nuance della serie Dirty Plotte di Julie Doucet (ricordate?). Il tutto proiettato su temi differenti ma contigui. Bof!
Ne avevamo già detto, ma repetita iuvant, soprattutto in luglio.
Si descrive così: Ariyana is a native Marylander/artist/comic artist/illustrator/hermit.
She is usually either eating a cheeseburger or thinking about eating a cheeseburger. She eats approximately 1 to 4 a week (vi sembra abbastanza attraente, anche artisticamente parlando, una tipa così? Nella foto la si vede in azione).
She claims it is for research and she is very diligent.
Occasionally she will exercise by dancing around in neon green suspenders. a
Ariyana apologizes in advance for her ridiculously long last name.
Il suo nome (completo di questo cognome non facilmente memorizzabile) è Ariyana Suvarnasuddhi.
Questa è la sua complessa pagina web, completa di blog, gallerie, notizie, negozio.
Prima di giungere al risultato grafico che si vede sopra, Ariyana ha fatto le tracce a lapis e matita celeste che si vedono sotto.
A quanto leggo, sembra che punti abbastanza a questo fumetto sul balsamo di tigre, una panacea spacciata anche dalle nostre parti, untuosa assai, dentro piccole scatole di latta.
Personalmente trovo degno di qualche stellina il quadro sotto, la Dea dei santi hamburger, realizzato per il diploma. Fa parte di un ciclo di illustrazioni delle quali qui si trova una parte della galleria:
Ad Ariyana piacciano i manga strambi e un po’ eversivi, come quello sotto, di Shunji Enomoto: Golden Lucky
Forse le piacciono anche le stranezze un po’ mostruose come questa giovane “virgulta” americana, adesso passata a mietere successi e denari (il video è di un anno fa: O mio babbino caro).
La talent si chiama Jackie Evancho.