Il video di oltre 8 minuti che tosto nel post posto, visto che c’è posto e non va posposto, è on line da appena una settimana (dal 3 giugno scorso) e oggi ha già totalizzato 149424 visualizzazioni e raccolto 386 commenti.
Ma quando leggerete queste righe, proprio adesso, saranno ovviamente molti di più.
Cos’ha di tanto speciale questo cartoon?
Be’, un’animazione molto dinamica e un design accattivante, che dalle deformazioni sfrenate made in Japan (o meglio, importate stilisticamente da colà) passa con disinvoltura a una delicatezza grafica memore di alcuni vecchi shorts pubblicitari girati a Soho, molto prima che la computer animation vedesse la luce.
A realizzare il corto è lo “studiolo” Wolf Smoke operante nella Repubblica Popolare Cinese, testimone vivente che i tempi da quelle parti sono molto cambiati e in fretta.
Il film, Kung Fu Cooking Girls, è stato presentato dallo studio con questo messaggetto tecnico che interesserà chi fra i miei/nostri lettori/visitors studia animazione:
“We did key frames on paper first then used vector software to do the between frames and color painting. This is the first time that we use this way to do stuff. Over 4000 key frames hand drawing and over 10,000 inbetweens in this movie.”
Menando il can per l’aia quanto basta, prima di scorrere col mouse per vedere ‘sto film, che per alcuni ipercritici dura qualche minuto di troppo, ecco qualcosa di molto diverso, proveniente però dallo stesso studio: un corto pieno di gatti.
… E un fotogramma da un altra “specie di corto” in forma di bruco che non è divenuto farfalla: Little Big War. Fatto a mano all’antica, oltre 2500 fotogrammi / disegni (termini atecnici, ma indicatori del lavorone).