UN ECCEZIONALE PEZZO DA COLLEZIONE!

Marin blog

A Claude Marin, rinomato fumettista e illustratore Disney, noto soprattutto per le sue storie su Le journal de Mickey, il compito di aprire questa parata di immagini inedite (e originali) sulla quali per il momento lascio aleggiare un sottile velo di mistero.

Il succo “verace” di questo post ci riporta ad alcune valutazioni sul collezionismo di fumetti in Italia che avevamo iniziato a sviscerare nella discussione su Topolino contro Wolp, ormai uscita da tempo dalla home page di Cartoonist Globale ospitata nell’area blog Nòva – Sole 24 Ore.

Nel giro breve, qualche aggiornamento.

Bilal

Pratt

Blanc-Dumont

  • Claudio Gioda |

    Posso capire che una serie di stime si possa avanzare (tra molte difficoltà) rispetto a buona parte delle pubblicazioni a fumetti da collezione, ma pensare di poter fare un prezzario standard anche per le tavole originali mi pare – a mio modesto parere – abbastanza pretestuoso. Penso poi che non interpreterebbe per nulla lo spirito con cui si muove il collezionista appassionato, ma potrebbe servire forse più a chi vede nelle tavole un possibile investimento speculativo.
    Sarebbero più utili i listini dei prezzi di avvenuta vendita delle tavole, ma… questi sono già a disposizione di tutti sui maggiori siti di aste mondiali (Heritage e Artcurial tanto per fare 2 nomi su tutti)!!!
    Le tavole sono opere uniche e vengono apprezzate in base ad una serie di elementi non sempre oggettivi. Entrano in gioco così tante variabili che è un puro esercizio teorico quello di voler per forza ingabbiare le quotazioni entro standard predefiniti.
    La valutazione di una tavola è quella che esprime il mercato all’atto del passaggio di mano in cambio di denaro. Nel momento stesso del passaggio la sua valutazione cambia e non è facile nemmeno definire in quale direzione!!!
    Per semplificare vi porto due esempi:
    1 – Metto gli occhi su una tavola che per motivi affettivi e nostalgici per me ha un grandissimo valore. Il venditore lo sa, conosce le mie debolezze, me la propone a 1000 euro prendere o lasciare, ed io la compro. Per me quei soldi li vale e sono soddisfatto. Ma se volessi ora rivenderla, il secondo miglior interessato dopo di me non offre più di 500 euro. Qual è la valutazione? i 1000 che ho pagato, o i 500 che sarebbero la migliore offerta REALE attuale sul mercato?
    2 – Compro una bella tavola a 1000 euro. Mi piace davvero moltissimo e ho intenzione di tenerla con me per sempre. Un collezionista viene a sapere che ho reperito quella tavola: è una tavola che sognava di trovare da tempo, voleva proprio quella pagina lì, e gli è sfuggita. E’ uno che non ha problemi di denaro e quando vuole qualcosa sa come “tentare” i collezionisti più riottosi: mi offre 5000 euro ben conscio che è un’offerta di molto superiore a quello che il mercato prezzerebbe l’opera.
    Io però non cedo, 5000 euro non mi cambiano la vita, mentre cedere il pezzo mi lascerebbe grossi rimpianti (si tenga conto che non c’è la possibilità di aspettare una seconda copia, come invece è possibile fare con i fumetti).
    Dunque qual è il prezzo da inserire su un prezzario? I 1000 che ho pagato o i 5000 che mi offrono? O forse ancora meglio: il prezzo teorico per cui sopporterei i rimpianti (c’è sempre un prezzo: se, ad esempio, mi offrissero 20.000 – un’enormità – potrei cedere perché con quei soldi so di poter comprare altri pezzi importanti…).
    Ripeto: utili come “coordinate” sono i prezzi di avvenuta vendita, che si possono trovare sui maggiori siti d’asta, così come le informazioni che si possono avere da amici collezionisti o commercianti (questi da prendere con le dovute cautele).
    E’ uscita recentemente una Guida della Tesauro, che non ho ancora avuto occasione di esaminare, ma per i motivi sopra esposti sono un po’ scettico per la parte relativa alle valutazioni.

  • Salvatore |

    Ma acosa si riferiscono questi bozzetti? Beato chi li possiede.
    Riprendiamo la discussione sulle tavole originali?
    Ci sono delle aste e va bene (quelle di Little Nemo) ma in Italia manca un prezziario effettivamente attendibile sia su questi disegni originali, sia sulle pubblicazioni da collezione.
    Avete idea se qualcuno sta lavorando alla cosa?
    Forse l’ANAFI, Tesauro, Bono o altri esperti?
    Ciao, Grazie.

  • Mirella Menciassi |

    Ciao Luca!
    Wow, sono meravigliosi…. il primo poi è simpaticissimo!!!
    A proposito, tanti auguri e tante uove di Pasqua!!!^_^

  • Lord Ashram |

    Sono incuriosito soprattutto da questo disegno originale di Pratt… Davvero bello!
    Cosa ci raccontate con questo post?
    Il discorso del collezionismo di originali m’interessa molto e così anche quello delle fiere dove si fanno disegni originali.
    A proposito, ho visto che quest’anno ci sono grossi problemi per il per il Comics Day (non che l’anno scorso mi avesse entusiasmato, e lo dico da utente anche se forse non conosco tutti i dettagli dell’operazione).
    Leggo che “La richiesta di finanziamenti è stata analoga a quella per il 2010, ovvero 80.000 € netti (PERBACCOLINA!) da destinare alla comunicazione, alla stampa del materiale promozionale e ad altre spese vive (per chi volesse farsi un’idea più precisa, il bilancio dell’edizione 2010 è reperibile sul sito http://www.comicsday.it). Ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale, e il dilatarsi dei tempi ministeriali impone ormai di rinviare il Comics Day 2011 e di concentrare ogni sforzo sull’anno successivo. Non appena ci saranno novità, saranno rese note immediatamente.”
    Ma a quanto si capisce dal testo, gli organizzatori non ci spèerano più.
    Non ci piangeremo sopra.

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