E’ Gianluca Costantini a inviarci questo disegno.
Grazie.
Sul suo sito Political Comics (We will not stay in silence) interviene costantemente su fatti di cronaca e attualità, senza la pretesa di usare lo strumento della battuta satirica.
Nell’ultimo aggiornamento di oggi (ore 12:48), l’agenzia Adnkronos sointetizza che il cooperante pacifista Vittorio Arrigoni era nelle mani di un gruppo salafita, ed è stato ritrovato in una casa abbandonata a Gaza City poco dopo il rapimento.
Arrestati due uomini, membri del gruppo di ultra radicali salafiti legati ad Al Qaeda. Lo accusavano di “diffondere i vizi occidentali”. Un terzo possibile assassino è fuggito durante il blitz di Hamas. I sequestratori chiedevano al governo di Hamas di liberare alcuni detenuti entro 30 ore ma non hanno rispettato la scadenza.
Sui forum del l’associazione terroristica banner pro Arrigoni.
“Scioccati e tristi” i membri di International Solidarity Movement, il gruppo a cui aderiva Arrigoni. A guida palestinese, comprende militanti di tutto il mondo che partecipano ad atti di protesta non violenta contro l’infame occupazione israeliana.
L’Isn è stato fondato nel 2001 dall’attivista palestinese Ghassan Andoni dall’attivista israeliana Neta Golan e dall’attivista palestinese americana Huwaida Arraf, ai quali si è unito subito dopo anche anche l’americano Adam Shapiro.
Il 16 marzo 2003 (ricorderete) una giovane militante americana, Rachel Corrie, morì travolta da un bulldozer israeliano mentre cercava di opporsi alla distruzione di una casa palestinese nella Striscia di Gaza.
Dal sito Peace Reporter ricavo l’informazione che l’eliminazione di Vittorio Arrigoni era stata anche istigata via web da un sito sionista:
Volete aiutare a portare la pace in Medio Oriente? Aiutate l’esercito a trovare i fiancheggiatori dei terroristi di Hamas, cosicchè possano neutralizzarli.
Il numero uno della lista è Vittorio Arrigoni, è italiano, fa lo scudo umano nelle ambulanze che soccorrono i feriti – e trasportano armi – nel centro di Gaza.
Abbiamo anche messo una sua foto in modo da consentire all’esercito di trovarlo e ucciderlo. Ma sono anche altri gli attivisti, sedicenti pacifisti che solidarizzano con il movimento terrorista, aiutandoli nella propaganda, nella disinformazione, nell’aiuto logistico ad Hamas.
E’ tempo di trattare queste persone come combattenti nemici. Sono loro che allungano il conflitto all’infinito e, una volta eliminati, solo allora ci potrà potenzialmente essere una pace giusta per arabi e israeliani. Se avete notizie sul come localizzarli telefonate all’esercito israeliano al seguente numero…
Q U I il seguito dell’articolo, firmato da Luca Galassi.
Qui un videomessaggio di Vittorio in risposta a una posizione di Roberto Saviano che non condivideva, seguita da un’intervista video di due anni fa.