Sono Paperi sguaiati, onestamente facilissimi da abbozzare per un fumettista quale egli sia (per uno Disney sono fattibili con la bocco o col piede, bendato). Ma poiché questa volta non siamo nell’ambito né del Fumetto, né dell’Illustrazione, questi Paperi diventano automaticamente, sorprendentemente “Artistici” (si noti la maiuscola), circa mezzo secolo dopo Andy Warhol e Roy Lichtenstein, una trentina dopo quel furbastro di Ronnie Cutrone, autore di pessimi ma costosissimi Picchiarelli, di spelagcchiati Gatti Felix.
Sotto, un Donald cutroniano scopiazzato da Tony Strobl e un leone ricalcato malamente da un sublime e comunissimo libro di Preston Blair creato per insegnare i rudimenti di disegno che, di fatto, Cutrone ignora (ma un Artista non ne necessita, veh!).
Il Woody Woodpecker sotto è disegnato benino perché ricalcato da una vignetta dell’ottimo John Carey, al quale Cutrone non poteva manco permettersi di legare le scarpe.
Se invece, se modello da ricalcare, Cutrone azzardava dei Picchi di testa sua, le vere capacità raffigurative dell’uomo affioravano nella loro magica interezza.
Toh! Ma guarda che curiosa compagnia, qua sotto!
Qualcuno mi spieghi cosa c’entrano i Puffi con gli Stati Uniti. Il fatto che Hanna-Barbera ne hanno realizzato degli short televisivi?
Vabbe’…
Fuori tempo massimo, ecco quindi, dallo scorso martedì 5 aprile, in mostra al Maono food /art gallery realizzata da Aroldo Marinai con il titolo, quantomai azzeccato, Brutti Paperini.
Nessuno, con tutto l’affetto, ne sentiva il bisogno, ma parliamone se insistete.
La rassegna è ospitata dallo spazio fiorentino di Borgo Santa Croce. In tutto è appena una decina di opere di medie dimensioni, prodotte per l’occasione, ispirate ai paperi disegnati da Carl Barks e colleghi della Dell Publishing e delle etichette americame e internazionali che li hanno ripresi in seguito.
Con ‘sti “brutti Paperini”, Marinai continua a manomettere delle immagini appartenute a un vissuto personale e ampiamente condiviso da generazioni di lettori di tutto il mondo.
Mah!
Carini, niente da dire, ma troppo, troppo facile, oggi.
IMHO. Con tutto il rispetto. E anche (nel contempo) con tutto l’amore per questi personaggi imperituri.
La mostra è vistabile fino al 3 maggio.
Orario tutti i giorni dalle 11 a mezzanotte.
Maono Food/Art Gallery, Firenze, Borgo S. Croce 15 r