Fa piacere segnalare l’uscita di un nuovo cartoon Disney, ma tutt’altro che tridimensionale, anche se realizzato imprescidibilmente con il computer e con alcuni suoi programmi classici, come vediamo più sotto.
Parla del mostro (anzi, della “mostricetta”) di Loch-Ness, come si deduce già dal titolo, e nella grafica si avvicina ancora una volta a uno stile piatto ma espressivo, un misto fra sintetica vivacità e seduttiva tenerezza, che aveva in Chuck Jones, più che in Walt Disney, il suo originale alchimista.
La foto sopra non c’entra nulla con Disney, naturalmente. Serve solo a riportare alla mente di chi avesse subito un pericoloso vuoto di memoria chi (e che cosa) sia il leggendario rettilone sguazzante nel nebbioso laghetto scozzese.
Il corto con Nessie sarà abbinato al prossimo lungometraggio con l’orsetto giocattolo Winnie The Pooh, nei cinema statunitensi a partire dal 15 luglio; ha la regia di Stevie Wermers-Skelton e Kevin Deters (How To Hook Up Your Home Theatre, ultimo short con Pippo, e Prep and Landing). Tra gli animatori ci sono il veterano Andreas Deja e Mark Henn, Randy Haycock, Dale Baer e Rubin Aquino.
Come sempre, quando una “macchina” produttiva di questo tipo si mette in moto, scattano anche le licenze sul tema e la produzione degli oggetti collaterali.
Così, anche la data di distribuzione è fissata per il 3 maggio, in Iternet è già possibile prenotarsi il libro ricavato dal cortometraggio: The Ballad of Nessie, listato a $ 14.99 dalla Disney Press.
Uno degli artisti che ha lavorato alla pellicola, Matthew Maners, specializzato nei layout e “proveniente” dal precedente film Disney realizzato con tecniche che, impropriamente, vengono definite “all’antica, vale a dire The Princess and the Frog, fornisce degli interessanti particolari sul cortometraggio.
Li riporto di seguito (in inglese, evvabbe’…) dopo aver mostrato alcuni dei passaggi del suo lavoro che ha postato nel proprio blog (oltre che in rete, in generale, tramite Vimeo).
Some of my effects work from “The Princess and the Frog” from Matthew Maners on Vimeo.
Sono commenti prevalentemente tecnici, interesseranno soprattutto a chi opera professionalmente nel settore:
This short film is based off of Stevie’s (one of the directors) ideas she had come up with while back at CalArts I believe. The style is meant to be flat. The character animation was traditionally done on paper as well as the cleanup.
The effects were done using Toon Boom and were drawn on Cintiq’s the same way we did all of the effects on PATF. All ink and paint and comp was done in Toon Boom as well. I even used Maya (3d) on a couple of shots but you would never know it by the way it was treated in Toon Boom.
I believe Joe Mildenberger (2d efx) used After Effects with Toon Boom for one of the sequences with art direction based of Lorelay Bove’s work. Dan Lund set up the look of the effects with some scenes he did. It is a simple story and the style is simply done. Not everything needs all the bells and whistles.
Enjoy the animation and enjoy the story from this film. Both go hand in hand and neither one of them tries to overshadow the other. This film was completed at the end of PATF and was a nice way to roll of a very busy film. Andy Harkness was the art director and was so great to work with as was everyone at Disney. People who dont work there or never have need to find out facts before they bash on a place. Does Disney have its problems, yes but at the same time it employs some of the most amazing people and I believe in time things will get to where they should be at Disney.
Chiudiamo con altre animazioni precedenti di Matt.