ÉMILE BRAVO, I SETTE ORSI E RICCIOLI D’ORO (A BOLOGNA) – Prima parte

Orso e ape

Nella sua performance-stage-laboratorio per bambini tenutosi a Bologna nel pomeriggio di ieri, il bravo Émile Bravo si è comportato un po’ come farà anche il presente blogger fra una decina di giorni in occasione dele ricorrenze per il centocinquantennale dell’Italia, disegnando però Garibaldi, Mazzini, Morelli & Silvati, Cavour, Maroncelli, Manin e Tommaseo in una circostanza e in un luogo che sarebbe fuori tema citare adesso.

Bravo a disegnare!

In questa iniziativa, Napoli COMICON è stato/a (o meglio: “è”) ancora una volta partner di BilBOlbul, il Festival di Fumetto a Bologna che si chiude stasera, ma alcune delle cui mostre sono visitabili con profitto anche nelle prossime settimane, in particolare quella di José Muñoz, Maestro del fumetto argentino, dal titolo Come la vita…, visitabile presso il Museo Archeologico di Bologna.

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Due illustrazioni di Josè, a mo’ di teaser.

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Torniamo a Bravo.
La sua mostra verrà esposta a Napoli per il Salone dei prossimi 29 aprile – 1° maggio nell’ambito di COMIC(ON)OFF, presso gli spazi della FELTRINELLI di Piazza dei Martiri.

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Per il momento, Émile (bravo disegnatore di un simpatico Spirou nuove versione, ma fedele sostanzialmente all’originale di svariati decenni fa) è ancora nel capoluogo della Lasagna.
Autore dal segno limpido e ben definito, espressivo e ironico, è considerato in Francia uno dei massimi esponenti del fumetto per ragazzi. I suoi racconti, appassionanti e avventurosi, provocano un continuo ribaltamento tra un piano cinico e graffiante e una dimensione tenera e delicata.

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Inoltre, nelle sue storie non manca mai l’elemento ironico, capace di strappare al lettore più di un sorriso. Ed è proprio in questo gioco di sottili equilibri, gestito con intelligenza e raffinatezza, che si muovono i suoi personaggi.
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Come la critica e i lettori, concordi, registrano, Bravo restituisce all’editoria per ragazzi una ventata di freschezza: i suoi fumetti non sono solo uno svago, ma rappresentano uno degli strumenti educativi più efficaci per garantire una formazione completa della sensibilità del bambino.

L’esposizione Segreti e bugie (ora a Bologna e poi a Napoli) presenta alcune delle sue storie più appassionanti: Mia mamma (è in America, ha conosciuto Bufalo Bill), racconto commovente di un’infanzia fatta di fantasie e segreti, e Le avventure di Spirou e Fantasio, reinterpretazione di un (vero) classico del fumetto europeo.

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L’amico Corrierino, che interviene spesso in questo blog, ricorderà che nell’anno di grazia 1961 un episodio firmato Andrè Franquin, dal titolo paragonabile a questo era uscito a puntate sul Corriere dei Piccoli

Amche se la rassegna del suo sito comincia dall’anno 1962 e, per il momento, Fantasio fa da “spalla” a Gastone (Gaston Lagaffe), “l’addetto di redazione”…

Fantasio

Il seguito nella (imminente) seconda parte, con due video sul tema.