Lorella Montanaro e Manlio Truscia, bontà loro, inviano questa composizione grafica che sarà ben compresa da chi segue l’opera letterar-cinematografica di Federico Moccia, figlio di Giuseppe Moccia (Viterbo, 22 giugno 1933 – Roma, 20 agosto 2006), aka Pipolo, simpatico autore di fumetti e forse (a più attento esame) anche il vero autore del design del pupazzo Provolino: un personaggio sulla cui effettiva paternità non si è mai riusciti a far piena luce, dato che per un po’ è stato proprietà della Rai (sicuramente non di Raffaele Pisu), anche se un po’ del vanto del suo lancio va riconosciuto al simpatico attor-fantasista.
Nella foto sotto, con Provolino e Pisu c’è la show girl Margaret Lee, già Eva negli sketches di Dorellik (parodia di Diabolik), scritti dallo stesso Pipolo con Franco Castellano (Roma, 20 giugno 1925 – Roma, 28 dicembre 1999).
Curiosissima è la copertina della versione più recente di un supporto adottato per la vendita del vecchio film del 1977, diretto da Steno (aka Stefano Vanzina), ma sceneggiato appunto ancora da Castellano e Pipolo, Arriva Dorellik, 1967.
Come si vede dall’immagine riprodotta sotto, il parodico Dorellik non sembra più ispirato al Re del crimine Diabolik, bensì a quella che a sua volta ne è stata una parodia, il disneyano Paperinik.
Un segno dei tempi, una “riscrittura” falsante dei nessi causali ispiratori. Elisa Penna ha dichiarato più volte (a cominciare da una sua intervista raccolta proprio dal blogger ora scrivente) che era stato Dorellik (e non Diabolik) ad averle suscitato l’idea di un vendicatore mascherato come identità alternativa del buon Paolino Paperino.
Ma a quanto pare, mentre la memoria collettiva del nero criminale sciagurato interpretato da Johnny Dorelli è tramontato da anni, e poiché Paperinik è come in passato sulla cresta dell’onda, conviene a chi intende ancora veicolare il film di Steno cavalcare questa tigre nella speranza di catturare nuovo pubblico.
Ecco la sinossi del film del 1967.
Dorellik, un inafferrabile criminale ricercato dalle polizie di tutta Europa, riceve da un certo Raphael Dupont l’incarico di uccidere tutti i Dupont esistenti in Francia, dietro la promessa del pagamento di una grossa somma.
Dorellik si mette subito al lavoro e nel volgere di un mese porta a compimento l’operazione. Presentatosi a riscuotere la somma pattuita, Dorellik ha però un’amara sorpresa: Raphael Dupont, che gli aveva commissionato la strage per restare l’unico candidato a un’eredità contesa, ha visto crollare tutte le sue speranze in seguito al rinvenimento di un testamento che destina ad un’altra persona le sostanze in questione…
In margine, l’iniziativa dei lucchetti non è amata da tutti, come attesta questa “coalizione” di Facebook.
La copertina dell’album delle figurine è opera di Carlo Peroni.