Già, ci sono due nuovi blog in città.
O meglio, nel villaggio; quello globale di Internet dove scorrazzano gli appassionati e gli studiosi di fumetti (e arti ad essa linkate).
Proprio il giorno dell’Epifania, come annunciato alla sua vigilia, debutta quello di Gianni Bono, annunciato alla vigilia dell’evento con questa comunicazione dallo stesso titolare, neoblogger:
Collegandovi all’indirizzo internet www.giannibono.com, troverete una serie di articoli inerenti la storia dell’editoria popolare.
Come lascia intuire il nome del blog, Gianni Bono – Immagini & Fumetti, filtro dell’operazione è, in parte, il ruolo che ho ricoperto e tuttora ricopro in questo settore. In realtà, la scelta di raccontarsi non è autoreferenziale, ma diviene l’approccio naturale attraverso il quale, essendone stato diretto testimone, mi è possibile ricostruire le storie di alcune figure e di altrettante avventure editoriali – grandi e piccole – di un ambito spesso bistrattato e, soprattutto, solo parzialmente storicizzato.
Questo blog vuole essere uno spazio d’incontro a cui possano fare riferimento tutti coloro che, come me, amano i prodotti della cultura popolare. Per trovare e scambiare informazioni, ricordi, considerazioni. Perché una passione riverbera quando condivisa, perché la memoria delle cose passate è un impegno, oltre che un piacere, a cui più voci possono contribuire.
I post che inaugurano questo nuovo blog, imperdibile per gli avidi appassionati delle “carte povere”, sono un perfetto paradigma di quando conterrà: sguardi al passato con un scoop incluso (la raffigurazione del volto del primo disegnatore di Diabolik, tal Zarcone, disegnato da Brenno Fiumali), un focus su un personaggio contemporaneo popolare di grande successo (Dylan Dog, attraverso il plettro di Angelo Stano); ammirazione per editori come Giovanni De Leo e Gino Sansoni (sua la geniale edizione di Parigi nuda!, della quale si vede la copertina più sotto) e un “obbligato” riferimento alla Guida al Fumetto Italiano, della quale si annuncia la terza edizione.
Uno spirito piuttosto simile, ma orientato in ambito editoriale più ristretto, mirato agli Stati Uniti e a mondo di pubblicazioni davvero dimenticato e snobbato, è il secondo blog in town, scoperto proprio oggi e degno di una scrutata.
Le immagini di questo post sono sottratte da quella fonte, già ampiamente zampillante nonostante la sua giovane nascita.
Questo blog, chiamato Timely-Atlas-Comics, curato da un “misterioso” Doc V. (al secolo Dr. Michael J. Vassallo), probabilmente non un giovincello, parla di quelle lontane etichette che precedono la nascita della Marvel Comics, e quindi la nascita dei supereropi superproblematizzati, l’epopea di Jack Kirby, Steve Ditko e Stan Lee, che un paio di giorni fa ha ricevuto, a Hollywood, una “bella stella” sul pavimento della passeggiata delle star, non certo per i suoi meriti fumettistici, ma per aver contribuito a portare sugli schermi, come Executive Producer, dei personaggi ai quali ha legato il suo nome, dall’Uomo Ragno ai Fantastici Quattro.
Alcuni bloggers esultano commentando che Stan sia il primo fumettista ad essere stato insiegnito dell’onore di una stella nell’Hollywood Walk of Fame e che quindi i comics sono stati sdoganati blablabla, ma un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe.
Ma questo blog pre-Marvel discute anche di pulps, di stranissimi prodotti editoriali fra il pubblicitario e il solipsistico (a richiesta posso spiegare meglio cosa intendo), anche collegabili a qualche risvolto un po’ triste e sicuramente marginale della storia dell’editoria americana, ma a mio avviso degno comunque di un riflettore.
Mi attendo, da un momento all’altro, per dire, la storia delle cartine di Bazooka Joe, abbinate a dei chewing-gum d’epoca indimenticabili per chi li masticò.
Così il blog viene presentato:
A blog about the history of Martin Goodman‘s comic book line from 1939 to about 1961.The content won’t be 100% exclusive to comics, but will also touch upon the pulps, magazines, digests and even general esoteric comics history on occasion.
A large part of the focus will be on the creators, especially the lesser known creators.
Un bel po’ di post sono dedicati a Marion Sitton (onestamente, in Italia è sulla punta della lingua di qualche ricercatore del settore?), con profusione di disegni originali, alcuni dei quali fatti direttamente per il blogger una decina di anni fa. Sotto, uno splash panel (firmata in basso a sinistra) per un comic book western: The Gunhawk n. 15 del giugno 1951.
L’approccio grafico di Sitton ricorda molto quello di fumettisti italiani coevi.
Chiudiamo con una vignetta umoristica di Sitton, dedicata all’attore comico televisivo noto come Charley Weaver (al secolo Cliff Arquett), e con due foto d’epoca. Una è scattata in una stanza della Timely, l’altra all’interno della Scuola di Fumetto e Illustrazione di New York (Cartoonist and Illustrator’s School, così la chiama). Locali modesti, ma non importa, se un bel po’ di fantasia fluisce nei cervelli.