Pullulano di rapaci ammaestrati gli episodi del Monello, in particolare quelli di Fiordistella, la reginetta del Cielo.
Be’, in questo caso l’aquila non è stata propriamente istruita per trasportare la vecchia come se fosse un elicottero…
Più sotto, l’intera scena.
Per Miss D. X, Dippy Dawg ha preparato le scansioni dell’intera puntata di Fiordistella della quale si è parlato nei commenti a questo post (con tanto di cappelli da cowboy “disegnati” da suo fratello qualche decennio fa…) e le pagine di Rocky Rider dove compare Arianne…
Penso che queste tavole quantomeno incuriosiranno i lettori di fumetto realistico-avventuroso made in Italy. Qualche temerario si spingerà pure (forse) a leggerne la prosa decisamente datata. Chissà. I commenti sono aperti, come sempre.
Si comincia con Rocky Rider, in una puntata disegnata da Mario Uggeri con uno stile che si va sempre più affinando e sintetizzando, anche per la necessaria velocità di esecuzione imposta dalle scadenze di consegna. In questi anni il grandissimo disegnatore, di taglio raymondiano, sta anche lavorando pressoché ogni settimana per il Corriere dei Piccoli.
Ed ecco Fiordistella, disegnata da Lina Buffolente.
La vecchia che vi compare segue un preciso stereotipo diffuso fra gli autori delle Edizioni Universo; è sorella, per esempio, dell’altra megera raffigurata anche in precedenza sull’Intrepido e riprese in copertina di questa raccolta, qui con la tempera acquarellata di Alvaro Mairani.
Questa è la pagina nella quale il fratello di Dippy Dawg ha abbellito, nella prima vignetta, le cape di Fiordistella e del Professor Morraine con cappelli da cow boy disegnati con la Bic.
Come si vede in particolare da quest’ultima tavola, dove l’episodio si conclude, dopo bel diciassette settimane, per un totale di 85 pagine in tutto, il testo abbonda.
Gli autori della casa editrice, da Luigi Ghecchi ad Antonino Mancuso, che si occupavano di Fiordistella, lo scrivevano in libertà con la macchina da scrivere.
Poi, in tipografia (o meglio in un altro ufficio, poiché casa editrice e tipografia erano della stessa proprietà) un impiegata lo passava in composizione in modo da posizionarlo nei balloons, dopo averlo stampato su carta sottile che veniva incollata negli spazi lasciati vuoti dal disegnatore. I bordi dei balloons di solito venivano disegnati e il disegno delle vignette veniva ritoccato dopo l’incollamento.
Nell’ultima vignetta della tavola sopra è evidente che la scritta “Fine dell’episodio” è incollata sopra i tratti a pennello della Buffolente, mentre nella precedente il dialogo della donna che si inginocchia soffoca una parte della sua figura.
Il testo dello strillo che annuncia l’episodio successivo potrebbe addirittura essere composto sul foglio di cartoncino con dei caratteri trasferibili della ditta R41 (piuttosto comuni almeno sino a tutti gli anni Settanta).
Nella telefoto: la divoratrice di Rocky Rider sorpresa nel suo soggiorno londinese.
Sotto, un esempio dell’Uggeri quasi contemporaneo del Corriere dei Piccoli, apertamente ispirato all’illustrazione fumettistica inglese, in testa la striscia Tiffany Jones.