Il contenuto della seconda parte di questo “servizietto” è stato ampiamente bruciato dalla sapiente Emi-chan, che in un commento alla prima parte ha già rivelato come la notizia della chiusura di serranda a breve, per lo Studio Ghibli, sia entrata in un buco nero dal quale probabilmente non uscirà mai (o almeno per ora), dati i successi riportati negli ultimi mesi, con conseguente flussi virtuosi di liquidità per Hayao Miyazaki e compagni di ventura.
Un articolo di pochi giorni fa apparsu sull’Hollywood Reporter sembra scongiurare definitivamente l’ipotesi di chiusura, snocciolando grandi incassi per l’anno agli sgoccioli e interessanti progetti per quello a venire.
In particolare, si dà rilievo a Goro, figlio di Hayao, che “will take charge of Kokurikozaka Kara (alla lettera “Dalla collina di Kokuriko”), his second feature following 2006’s Tales from Earthsea, which grossed over $60 million on its way to being the biggest domestic film of the year.”
Il film, previsto per l’estate 2011, è basato su un manga scritto da Tetsurō Sayama, con i disegni di Chizuru Takahashi, ambientato negli anni Sessanta; racconti di adolescenti a scuola, con una ragazzina spinta a diventare adulta a tappe forzate dopo la scomparsa del padre.
Quindi, tutto bene.
Allora, tanto vale dirottare il discorso, per ampliarlo con accostamenti coraggiosi ai quali i visitors di Cartoonist Globale sono abituati da tempo, anche sull’altro Ghibli del quale si è parlato nella conversazione in coda al post precedente. Il merito delle selezioni delle immagini che abbelliscono questo sono farina del sacco di Claudio Ferracci, detto Ferro, e della perugina Biblioteca delle Nuvole, dove anche materiali tutto sommato non comuni di questo tipo sono consultabili e in prestito per i fortunati utenti del capoluogo universitario.
In tutto sono due covers del Ghibli disegnato dal bravissimo Lino Jeva, autore anche di Jimmy Jet (ma realizzate dal leggendario Walter Molino).
Seguono due covers di Henry Sprint, stavolta davvero di Jeva (casomai i followers vogliano saperne di più…).
Quello che si vede, matita e china, è lo stile che ha reso famoso Jeva soprattutto nei tre decenni Cinquanta-Ottanta; l’autore si è fatto le ossa sulle testate della Casa Editrice Universo, ma in questo caso è all’opera per le Edizioni Cenisio. Leggere adesso, anno (quasi) 2011, le storie di Henry Sprint potrebbe essere una deliziosa esperienza, del tutto consigliabile, non solo per avere la testimonianza diretta di un tipo di fumetto avventuroso che nessuno pensa più a produrre, anche per supposta mancanza di lettori.
Tornando in topic, per gli amanti dello Studio Ghibli, ecco nel video sotto una carrellata di estratti dai suoi film, per rivivere alcuni appassionanti momenti di cinema d’animazione.
La lista di otto film seguenti, assolutamente degni di nota, non ne comprende alcuno diretto da Miyazaki. Ciononostante…
In ordine di uscita sugli schermi (non certo su quelli italiani):
Grave of the Fireflies (1988, il famoso e spietato Una tomba per le lucciole, vincitore proprio a Perugia di una edizione di Cartoombria, nella quale il presente blogger lavorava in Giuria, presieduta da Silver);
Only Yesterday (1991);
Ocean Waves (1993);
Pompoko (1994);
Whisper of the Heart (1995);
My Neighbors the Yamadas (1999);
The Cat Returns (2002);
Tales from Earthsea (2006).