COSA ACCADE ALLO STUDIO GHIBLI? (prima parte)

Hayaomiyazaki

Tiramento di fila di fine anno, parte II.

Ecco qua un altro post che a suo modo chiude una questione apertasi un po’ di mesi fa, in particolare il 3 settembre. Un annuncio rispetto al quale qualche visitor del blog ( a cominciare dal misterioso Il Glack) aveva ipotizzato la chiusura della casa editrice Planeta, poiché si parlava del Pianeta dei giganti, che è parte della serie televisiva inglese Doctor Who, reperibile in dvd.

Ma non era a questa chiusura che mi riferivo, bensì a quella già annunciata, possibile ma si spera scongiurabile, chiusura dello Studio Ghibli, leggendaria struttura creativo-produttiva di film animati in Giappone, la company del grande regista Hayao Miyazaki.

Breve trailer.

Il trailer lungo…

Il breve spot televisivo…

Un servizio televisivo con i due doppiatori principali dei personaggi in azione…

Come intermezzo, un altro video tratto da una TV giapponese che presenta lo scorso lungometraggio miyazakiano: Ponyo.

Infine, il video con il brano portante della colonna sonora, Arrietty’s Song, interpretato da Cecile Corbel ( セシル・コルベル ).

Ciò visto e ascoltato, cosa accade allo Studio?

(Fine della prima parte).

  • Luca |

    Giusto, Bramo!
    Grazie anche a te e di nuovo a Emi-Chan, citata anche nella seconda parte del “pezzullo”, non soltanto per aver anticipato il futuro dello Studio Ghibli, ma anche per aver ricordato Bearzot.
    Onestamente non so se si scrivesse i redazionali completamente da solo, ma è certo che svariati sportivi professionisti di oggi ingaggiano con dizionario, sintassi e grammatica tenzoni furibonde sia quando si esprimono con le parole che (a maggior ragione) con gli scritti.

  • Bramo |

    Ma infatti questo disprezzo o indifferenza nei confronti di una delle figure più importanti dell’animazione mondiale mi ha stupito molto, trovandola in questi lidi.
    Ripeto, per quel che ho visto di Miyazaki del suo Studio non posso che esserne un sostenitore.
    Comunque ringrazio Emi-Chan per il suo chiarimento sulla questione della chiusura (allora avevo capito bene sui nuovi progetti in pentola 😉 ) e anche per l’aneddoto su Bearzot, molto significativo 🙂

  • Walter |

    Ciao a tutti, ragazzi; molto interessante questa discussione sullo Studio Ghibli e la sua presunta chiusura rientrata. Degno di nota anche il fatto che, Emi-chan a parte, pochi abbiano speso parole di elogio per Hayao, che pure è un grande.
    Vabbe’, sono giorni in cui ho ben altre preoccupazioni, come tutti gli studenti precari senza futuro.
    Avrete visto: “Se Napolitano firmerà la legge Gelmini ‘sancira la cancellazione del diritto allo studio”. E’ quanto scrivono nella lettera al Presidente della Repubblica gli studenti in mobilitazione della Sapienza, dei quali faccio parte.
    Uno dei passaggi cruciali della lettera: ”Se porra’ la Sua firma alla legge Gelmini Lei sancirà la cancellazione del Diritto allo Studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione intesa come patto fondante della nostra società, che garantisce equità e democrazia”.
    Vediamo cosa succede domani, io so che le forze vicine al Governo godrebbero molto se un incidente ci fosse e temo che avranno messo in atto tutte le strategie per provarlo, conoscendo questi lupi rapaci che spuntano sotto la pelle posticcia di agnellino, come faceva Ezechiele.

  • Emi-chan |

    “scrivevano da soli”, pardon.

  • Emi-chan |

    “Giapponofila” a rapporto! Beh, in realtà non c’è molto da scrivere al riguardo perché si tratta di una “non notizia”: tempo fa nell’ambiente suscitarono scalpore le parole di Toshio Suzuki (produttore capo dello Studio Ghibli) che dichiarò di aver considerato la _possibilità_, in caso di insuccesso di Karigurashi no Arrietty, di chiudere lo Studio. L’ansia, però, è durata poco: Arrietty ha sbancato i botteghini nipponici e sono in fase di realizzazione altri progetti targati Ghibli, probabilmente già consolidati al momento in cui Suzuki ha pronunciato quelle parole furbette. Hayao Miyazaki ha disegnato un nuovo cortometraggio per il museo Ghibli, Goro Miyazaki ha pubblicato le prime immagini del nuovo film al quale sta lavorando (la cui uscita è prevista per il 2011) e anche Miyazaki-san e Isao Takahata sono al lavoro per i loro prossimi film. Insomma, il panico è rientrato.
    Cambiando argomento, in questo blog mi piacerebbe ricordare Enzo Bearzot anche come curatore di una celebre rubrica sportiva su Topolino che riuscì ad appassionare (moderatamente) al calcio persino la sedentaria bambina che ero. Oltretutto mi è stato detto che Bearzot era una delle pochissime “celebrità” chiamate a collaborare col Topo che scrivesse _da solo_ (senza il “ghost-writing” di Elisa Penna o altri redattori) i propri testi, che per la pubblicazione necessitavano solo di una revisione minima. Non credo che molti altri, calciatori e non, sarebbero in grado di fare altrettanto…

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