IL PRINCIPE DE CURTIS AVEVA PREVISTO TUTTO: TRE VOTI IN PARLAMENTO

Vota-antonio

Due anni e mezzo all’insegna della decisione di non decidere.

Questa, in sintesi, la politica economica dell’Utilizzatore Finale, il cui governo, confermato oggi dai due rami del Parlamento, resta appeso a una maggioranza risicata di tre voti alla Camera dei deputati. Voti sui quali si è appena cominciato a discutere, voti cari alla maggioranza “risicata” e morente, perché le permette di proseguire con l’accanimento terapeutico.

Voti cari. Qualcuno, forse, nei giorni prossimi ci rivelerà quanto.

Di quei tre voti, elargiti da sconosciuti che per la prima volta sentono i loro nomi rimbalzare nei media, il grande Totò, previdente come sempre, parlava già mezzo secolo fa, nel profetico film di Sergio Corbucci Gli onorevoli.

L’analisi dell’economista Tito Boeri a questa pagina.

Vi si parla della scelta tremontiana di non fare nulla per “sistemare” i problemi economici degli italiani; quella che ha portato a una caduta complessiva del reddito nazionale del 6,5 per cento e del reddito pro-capite di più del 7 per cento.

Bella roba, eh? Di fatto, quelli che oggi “mugolano” vittoria, non hanno realizzato nessuna riforma strutturale, benché disponessero di una larga maggioranza in Parlamento.
E così l’Italia ha perso altri trenta mesi senza il varo di provvedimenti indispensabili per riprendere a crescere.

  • Bardellone |

    Punto due.
    La riforma Gelmini e le università telematiche private. La sorpresa del giorno è il sì alla fiducia di Catia Polidori, detta “Lady Cepu” per la sua parentela (smentita oggi dalla diretta interessata) col patron dell’azienda di ripetizioni e affini. A pensar bene la notte ha portato consiglio alla Polidori.
    A pensar male, invece, torniamo al 19 luglio quando B. era proprio in casa Cepu a parlare di riforma e lanciare battute su Rosy Bindi. La riforma è durissima con le università pubbliche, ma per le private i soldi non mancano.
    Il risultato è che la Polidori rinnova la fiducia e Barbareschi sbotta: “Mi ha detto che ha problemi con la Cepu”.
    Un voto, quello della Polidori, che vale doppio: toglie un punto a Fini e ne dà uno a Berlusconi. Continuando il conto di prima si arriverebbe al sorpasso: 314 a 313 per la sfiducia.

  • Bardellone |

    Ciao, vi dico come, in cinque mosse, l’ometto col catrame sulla nuca ha potuto ottenere ieri la fiducia.
    Quali concessioni ha fatto, lui e i suoi, vero esempio di cascame della politica schifosa della Prima Repubblica.
    Cominciamo.
    Il Parco dello Stelvio.
    Cosa c’entrano cervi, ermellini e aquile con Berlusconi? C’entrano.
    E’ successo, infatti, che qualche giorno fa il governo ha improvvistamente fatto capire al partito altoatesino Svp che i criteri di gestione del Parco si potevano rivedere, magari con un peso maggiore dato alla parte di Bolzano e provincia. Risultato: oggi dalla Svp sono arrivate due astensioni.
    Che non sono due voti a favore è vero, ma che potevano essere e, fino ad alcuni giorni fa sembravano, voti contro. Due voti che avrebbero portato ad un parziale, pericolosissimo, di 314 a 313.

  • Federico Rampoli |

    Buongiorno, grazie a Totò e a Corbucci per questo divertente parallelo. Allora sembrava un paradosso e invece c’è voluto un furbastro impresentabile ma pieno di soldi (guadagnati come non voglio dirlo) per renderlo concreta realtà.
    L’intervento di Makinita meriterebbe maggiore visibilità.
    C’è in Giappone, oggi, qualcosa come fu il Codice Morale in Italia negli anni Sessanta?
    Mi piacerebbe saperlo e anche cosa cambia nei manga dopo questo nuovo codice di autoregolamentazione degli editori. Non ho capito se si sia trattato di un provvedimento già in atto oppure se sia qualcosa che si dovrebbe ancora mettere in pratica. Forse i Kappa Boys ne sanno qualcosa di più?
    Per il momento non ci sono scritti di questo tipo in rete o sono io, testacchione, che non li ho trovati.
    So che non c’entra con il tema del post, ma penso che faccia lo stesso.,
    Che l’Italia è uno schifo ripugnante dopo la corruzione che ieri ha avuto questi ulteriori effetti che contribuiscono a disgregare la poca democrazia rimasta, è cosa chiara a tutti, meno che ai “fessacchiotti” (come li definisce Totò, vale a dire i votanti per Berlusconi) o i “finti fessacchiotti” (quelli che sanno benissimo ma fanno finta di essere candidi e ingenui, ne conosco parecchi di questi esseri abietti.
    Che in Italia ci siano molti farabutti non è una cosa nuova e quindi la lotta contro costoro, magari massoni, o legati alle cosche criminali, deve continuare.
    Ieri oltre a questo bell’esempio di fogna arcoriana c’è stata anche l’infiltrazione, chiarissima, di agenti dello Stato fra i manifestanti pacifici ai fini di criminalizzare il movimento, come nelle peggiori dittature, come aveva peraltro indicato Cossiga, uno dei primi (per sue stesse dichiarazioni) a mettere in atto questa strategia quando ci scappò il morto durante una manifestazione del Partito Radicale: la povera Giorgiana Masi.
    Solite strategie dittatoriali che fiancheggiano le malefatte del potere, che non deve cadere, come quello in atto, perché protegge gli interessi di tanti altri farabutti, ai danni della democrazia e nonostante le giuste inchieste dei magistrati che tentano di restaurare un minimo di giustizia condannando e assicurando (magari) alle patrie galere chi ha evaso il fisco, esportato beni nei paradisi fiscali, violato le leggi, corrotto i giudici, magari chi è sceso in politica per farsi leggi da solo, questo tipo di persone ancora (purtroppo) a piede libero.
    Ma parlavamo di anime, manga e Giappone.
    Ribadisco: vorrei qualche spiegazione in più, sul resto le spiegazioni non mi servono perché so benissimo cosa è accaduto e chi governa, oggi impegnato in una nuova compravendita di persone attratte dal profumo dei soldi, come ha giustamente detto poco fa l’on. Casini (che non abbocca).

  • Makinita |

    Tokyo enacts ordinance to regulate sexual comics
    .
    TOKYO (Kyodo) — The Tokyo metropolitan assembly on Wednesday enacted an ordinance to toughen regulations on the sale of “manga” comic books and anime containing “extreme” depictions of sexual acts, despite claims from writers and publishers that it could breach freedom of expression and stifle creativity.
    The ordinance calls on the industry to impose self-regulation to prevent those under 18 from purchasing or accessing comics and anime containing depictions of rape and other sex crimes and those “unduly lauding or exaggerating” incest.
    Comics that the metropolitan government determines as particularly malicious will be designated under the ordinance as “unhealthy books” and publishers will be banned from selling them to young people.
    But the metropolitan government also added a clause stating it will give consideration to artistic and social expression and apply the ordinance carefully, although the clause is not legally binding.
    The requirement for self-regulation and restrictions on sales will take effect on April 1 and July 1 next year, respectively.
    In an assembly plenary session Wednesday, the ordinance gained approval from members of the Democratic Party of Japan, the Liberal Democratic Party and the New Komeito party.
    The move has prompted a strong reaction from publishers, who have threatened to withdraw their participation in the Tokyo International Anime Fair 2011, sponsored by the Tokyo government.
    Last Friday, a group of 10 major publishers including Kodansha Ltd., Shueisha Inc. and Kadokawa Group Publishing Co. issued a statement saying they will refuse to take part in the internationally popular event, to be held next March.
    Prime Minister Naoto Kan posted comments Monday on his official blog saying that the upbringing of young people and promoting Japanese manga and anime globally are both important.
    “I want people concerned to make efforts to avoid a situation in which the International Anime Fair will be canceled,” the premier said on his Kan-Full Blog he started in November.
    The assembly first submitted a bill of similar content in March but the measure was voted down in June due to opposition from publishers as well as criticism by the assembly’s largest caucus — the DPJ — that the scope of the regulations was vague.
    The initial bill stated that comics and anime depicting sexual intercourse by characters apparently under the age of 18 would hamper the healthy development of children and must be controlled.
    (Mainichi Japan) December 15, 2010

  • Santino |

    IL nome di “Scilipoti” ricorda per assonanza la “Silly Putty”, quella palla di materiaccia molle e plastica trasformabile in mille modi.
    Anche Plastic Sam, disegnato su “Mad” da Russ Heath era fatto di Scilli Pot-Pot!
    Sciili Putti (che ora forse chiamerebbero Scilli Escorts) ha detto: “abbiamo evitato il costo delle elezioni e questi soldi possono essere usati per cose più importanti per il bene del paese.”
    Non c’è bisogno dello strizzacervelli per capire a quali spese più consone si riferiva e al bene di quale “paese”.

  Post Precedente
Post Successivo