In questo giorno festivo proseguono i tentativi di approfondimento su autori e fumetti del passato.
Questa volta, ancora una volta, la ricerca ha a che fare con una testata amatissima: Il Monello, che (ce l’hanno scritto almeno due persone diverse nel blog, e personalmente ne conosco almeno un altro paio che affermerebbero qualcosa di simile) ha influenzato profondamente la vita di alcuni giovani lettori.
Giovani quando avevano l’età per leggere questo settimanale delle Edizioni Universo, intendo.
La ricerca cade sul Monello di un periodo leggermente antecedente a quello riferibile alla copertina qui a destra, che presentava anche i fumetti di una certa “banda” di ragazzi amici di Tippy Teen (o Tippy Tin, all’italiana).
Per curiosità, andando fuori tema quasi prima di scrivere la parola “svolgimento” posiziono sotto una tavola del comic book originale dal quale erano tratte le tavole che venivano adattate e rimontate, nonché tradotte, in Italia.
Ancora più sotto, le pagine che si paravano davanti agli occhi del lettore una volta aperto quel fascicolo: le seconda di copertina con un episodio di Pedtrito el Drito di Antonio Terenghi, e una rivisitazione di Stanlio e Ollio (Laurel and Hardy) dello studio americano di Larry Harmon, ma con una illustrazione a tempera forse elaborata da Ferdinando Corbella.
Di questo argomento parlavo giorni fa con il talentuoso copertinista di Julia, Marco Soldi, grande appassionato degli albetti Universo.
Il comic book, indubbiamente un clone di Archie, era pubblicato dalla Tower Comics. La Universo aveva acquistato i diritti di questo ciclo di storie e anche di altri personaggi americani, per esempio, quelli di Larry Harmon. In quegli anni di cambiamenti feroci nel costume e nel gusto, cercava abbastanza disperatamente di rimpinguare il settimanale, carente di materia prima fresca, e soggetto a un calo progressivo di venduto, non preoccupantissimo ma in apparenza irreversibile.
Acquistare personaggi da tradurre costava molto meno che arruolare autori nuovi per farsene fabbricare alcuni. Ma, mi spiega un amico, l’operazione di riciclaggio di storie e personaggi già sfruttati in precedenza era costante, anche se ben organizzata, presso la redazione della casa editrice milanese, ed era iniziata assai prima. Per risparmiare si riciclavano addirittura trame di Grand Hotel e (se ben ricordo) il Principe Chiomadoro dell’Intrepido si riciclava agevolmente nel Nizar di Fiordistella, sul Monello.
Oltre un mese fa, tra le mail private che mi giungono (pare che una delle mie e-mail sia stata inserita, a mia insaputa in un “indirizzario di VIP” – questa la ridicola dizione) me n’è giunta una molto cortese di D. X. La chiamo così per riservatezza, ma naturalmente si è presentata con il suo nome vero.
D. X ha un quesito del quale non sono venuto a capo, pur avendo consultato vari collezionisti amici e la mia stessa collezione, estremamente lacunosa, di periodici Universo.
Scrive la mia gentile interlocutrice:
(…)
Siccome sono in fase di rivisitazione della mia vita, ho capito che due episodi de il Monello, letti da bambina, sono in relazione con eventi per me importanti, per cui m’interesserebbe sapere la data di pubblicazione.
Il primo è un episodio in cui Fiordistella viene liberata dalle bende e torna a vederci, ma ricordo anche una vecchia vestita di blu; il secondo è di Rocky Rider, in cui c’è il personaggio di una cow girl chiamata Arianna che è innamorata di Rocky e poi viene uccisa dai banditi.
La ringrazio anticipatamente se vorrà aiutarmi e cordiali saluti.
(che bello rivedere Superbone, Cuoricino, Piccola Eva…)
In seguito, durante lo scambio di mail, D. X aggiunge:
Io credo che gli anni siano 1964-1965. Te lo dico perché mi sembra di ricordare che il disegno di Rocky Rider fosse “quello vecchio”, perché a un certo punto è cambiato. Non ricordo se c’era scritto Monello Jet, probabilmente no.
Ma anche questo “aiutino” non sorte buoni esiti.
Proprio nel corso del 1964 la testata cambia da il Monello a il Monello Jet, poiché assorbe la testata e le storie di Jimmy Jet, personaggio che non aveva i numeri per camminare con le proprie gambe come titolare di una testata autonoma.
In apertura di post una copertina del Monello Jet, anno 1964, appunto con Fiordistella e Nizar.
Con il cambio di testata mutano anche alcuni contenuti del settimanale. Più cicli di storie perdono le loro testatine, qualche autore lascia e viene sostituito. A quanto pare, in quel periodo la disegnatrice di Fiordistella, Cesarima Amoretti Putato, resta in “stato interessante” e si dedica alla famiglia. La sostituisce Lina Buffolente.
A lei si devono le puntate più sensuali della “Reginetta del cielo”, con immagini quasi erotiche loro malgrado. Come la vignettona che riproduco sotto, dove lei e Nizar camminano seminudi dentro una fogna, tra animalacci viscidi e pipistrelli svolazzanti…
Particolarmente interessante è quanto Donatella aggiunge circa il “gioco di specchi” che la coinvolge rispetto a queste storie a fumetti. “Un modo per vivere altre vite e un mezzo di conoscenza del mondo.”
Lascio tutto nel vago, se possibile il discorso sarà approfondito in uno dei prossimi post.
Ma importante è l’aiuto che i visitors di questo blog vorranno dare a D. X per risolvere i suoi interrogativi. Probabilmente la ricerca deve essere fatta scavando fra i numeri usciti immediatamente prima del 1964.